Perdere peso è una battaglia che richiede davvero molto impegno e forza di volontà: per questo motivo chi ha deciso di mettersi a dieta si trova ad interrogarsi sulle calorie e sui benefici o sugli effetti collaterali legati all’assunzione di particolari cibi, anche quelli meno “sospetti”, come i mandarini.
In questo articolo vogliamo proprio esaminare i valori nutrizionali di questo piccolo agrume, cercando di capire se fa ingrassare (o dimagrire) e se è consentito mangiarlo durante un periodo di dieta ipocalorica.
Come sempre, vogliamo prima ricordarvi l’importanza di affidarvi ad un medico o un dietologo/nutrizionista in grado di darvi i giusti consigli circa l’elaborazione di un menù vario e soprattutto equilibrato.
Uno degli errori in cui si incappa più spesso è proprio quello di escludere determinati cibi sulla base di supposizioni errate, che ci portano a etichettare un prodotto come dannoso o ingrassante e quindi ad escluderlo dalla propria alimentazione.
Farsi seguire da un professionista, praticare sport e bere acqua sono certamente i passi fondamentali per mantenersi in forma.
Ma ora veniamo al nocciolo della situazione: i mandarini fanno ingrassare?
In questo articolo parliamo di:
Proprietà e benefici dei mandarini
I mandarini, come il pompelmo e il cedro, appartiene alla famiglia delle Rutacee e sono degli agrumi. In commercio esistono davvero tante varietà di mandarini, il quale è originario di Giappone, India, Cina e Marocco che sono anche i principali produttori di questo frutto.
Dal mandarino sono nati altri frutti, come le clementine e il mandarancio (nati dall’incrocio tra il mandarino e l’arancia) e il mapo, un incrocio tra il mandarino e il pompelmo.
Le proprietà del mandarino sono utili soprattutto in inverno e autunno, quando, con il freddo, le difese immunitarie scemano mentre i benefici del frutto, al culmine della maturazione naturale, aumentano.
Quali sono i valori nutrizionali e le proprietà del mandarino? Vi troviamo innanzitutto la vitamina C e la vitamina P, utili a contrastare l’insorgenza del raffreddore e le irritazioni alle mucose e anche a contrastare la ritenzione idrica, attraverso la stimolazione della diuresi.
La vitamina C e il potassio, oltre a rafforzare il sistema immunitario, aiutano anche a contrastare l’insorgenza di problematiche a livello osseo.
Il mandarino è in grado di agire positivamente sul sistema nervoso, aiutando a distendere i nervi e donare un senso di serenità generale: per questo è fortemente consigliato mangiarlo prima di andare a dormire in modo tale da godere a pieno dei suoi benefici.
Gli spicchi del mandarino sono, inoltre, ricchi anche di vitamina A che aiuta a proteggere la vista e interviene nel processo di accrescimento delle ossa.
Inoltre, contribuisce a mantenere la pelle elastica e sana e svolge una funzione antiossidante, oltre ad essere implicata nel corretto sviluppo del feto.
I mandarini sono ricchi di vitamine del gruppo B che sono di fondamentale importanza per produrre energia e ricavare il massimo dei benefici dai nutrienti che assumiamo con l’alimentazione.
Favoriscono il buon funzionamento dei globuli rossi, avendo un ruolo molto importante nell’ossigenazione dei tessuti e sono ricchissimi di sali minerali, quali il ferro e il magnesio.
I mandarini contengono molta fibra, utile a contrastare la stitichezza perché capace di stimolare e facilitare il transito intestinale contribuendo alla formazione di feci morbide e facili da espellere.
Sempre a livello dell’apparato digerente, l’olio essenziale di mandarino rende più facile la digestione: aggiungerne qualche goccia può quindi rendere più digeribili alimenti solitamente mal tollerati.
Alcuni studi avrebbero evidenziato che i benefici del mandarini sull’apparato digerente sono molteplici e non si limitano solo alla digestione. Essi avrebbero proprietà antitumorali e protettive a favore dell’intestino e del fegato.
Anche in gravidanza è consigliato mangiarne, in quanto contengono l’acido folico, fondamentale per la prevenzione della spina bifida nel feto.
Gli effetti positivi di questo frutto molto conosciuto si trovano a anche a livello estetico: mangiare i mandarini aiuta a contrastare l’invecchiamento cellulare e della pelle, grazie all’effetto antiossidante che è capace di regalare.
Anche applicare il già citato olio essenziale sulla pelle può essere d’aiuto nel mantenimento della propria bellezza, in quanto aiuta a contrastare le smagliature, senza dimenticare che l’effetto diuretico degli spicchi è alleato nella battaglia alla cellulite.
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Quante calorie hanno i mandarini? Fanno ingrassare?
Il sapore molto dolce dei mandarini potrebbe insospettire coloro che stanno cercando di dimagrire, in quanto, si sa, gli zuccheri non so alleati della perdita di peso.
Si possono mangiare i mandarini durante una dieta? Fondamentalmente questi frutti contengono poche calorie, circa 40 per 100 grammi di prodotto sbucciato.
Tuttavia, il fruttosio contenuto al loro interno rappresenta la principale fonte di queste calorie e quindi non bisogna esagerare con le quantità.
Il risultato è l’aumento della glicemia e dunque l’aumento della concentrazione degli zuccheri nel sangue, che rappresentano la principale causa dell’aumento di peso e di diabete.
Come comportarsi, dunque, se i mandarini fanno ingrassare? I mandarini non fanno ingrassare in maniera assoluta, l’importante è stare attenti alle quantità e alle porzioni che si consumano.
Si possono tranquillamente mangiare, anche in virtù dei loro benefici, considerando però che in 300 grammi di mandarini troviamo all’incirca gli stessi zuccheri e le stesse calorie di una lattina di bibita gassata (anche se il paragone non sussiste affatto).
La frutta non va mai eliminata dalla dieta, ma consumata con moderazione, soprattutto quando è zuccherina come il protagonista di questo articolo.
I mandarini hanno controindicazioni?
I mandarini hanno effetti collaterali o controindicazioni? La risposta è tranquillizzante, in quanto questi frutti non causano particolari problemi problemi, a meno che non vi siano specifiche allergie da diagnosticare in giusta sede medica.
Inoltre, l’alta concentrazione di acido citrico in alcune persone può essere causa di effetti lassativi.
Come mangiare i mandarini: cosa fare della buccia?
Abbiamo sottolineato l’alto contenuto calorico dei mandarini, per cui è bene non esagerare con le dosi, anche perché si tratta di un prodotto molto zuccherino ed a alto indice glicemico.
Detto questo, come fare a capire se un mandarino è buono?
È sufficiente valutarne il peso (il quale deve essere consistente rispetto al volume), senza contare che la buccia deve essere soda e aderente alla polpa. La dose giornaliera massima per una persona è costituita da due frutti al giorno.
Per concludere vogliamo darvi qualche consiglio per utilizzare al meglio la buccia del mandarino, che si può sfruttare in molteplici modi.
Innanzitutto, è bene farla essiccare, al sole o su un radiatore/termosifone/stufetta per un periodo di 10/24 ore massimo.
Le bucce, che di solito vengono scartate, possono apportare molti benefici: sono ricche di vitamine e antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi e di mantenere la nostra salute.
Sono ricche di fibre, che, come abbiamo già visto, sono molto importanti per la regolarità intestinale, senza contare che aiutano ad abbassare il livello di colesterolo e di zuccheri nel sangue, prevenendo così le patologie cardiache e circolatorie e il tumore al colon.
Usare le bucce di mandarino essiccate ha effetti antinfiammatori.
Dopo averle fatte disidratare è possibile polverizzarle con un macina-caffè e adoperare questa polverina per dare più gusto ai dolci, alle torte, ai biscotti, ai budini, alle creme per farcire e le tisane.
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