Quando si decide di iniziare una dieta alcuni alimenti vengono esorcizzati ed eliminati perché considerati troppo calorici e zuccherini.
Tra di essi troviamo spesso la banana, frutto noto per la sua elevata quantità di zuccheri e calorie spesso ingiustificatamente eliminato dall’alimentazione di quanti stanno cercando di perdere peso.
Ma davvero la banana fa ingrassare? Quante calorie contiene? Quali sono le sue proprietà benefiche?
Nell’articolo di oggi risponderemo ad ogni singola domanda su questo frutto e cercheremo di capire se mangiare questo frutto può essere compatibile con un percorso di dimagrimento oppure no alla luce anche di quante calorie effettivamente sono contenute nel frutto.
Mangiare le banane se si è a dieta è sempre la scelta giusta?
In questo articolo parliamo di:
Un po’ di storia della banana
La parola “banana” deriva dall’arabo e significa “dito”. Essa è il frutto del banano, appartenente alla famiglia delle Musaceae: in realtà si tratta di una pianta erbacea che però a primo impatto assomiglia ad un albero vero e proprio, in quanto i suoi gambi posso raggiungere fino gli 8 metri di altezza e le foglie i tre metri di lunghezza.
Sin dal lontano 600 a.C. la banana era conosciuta e consumata quotidianamente e lo si evince anche da alcuni scritti buddisti.
Questo frutto sbarca in Europa solamente nel periodo del Rinascimento grazie ai coloni portoghesi che scoprirono le prime piantagioni di banane nei Caraibi e in America Centrale.
Oggi la banana è consumata in tutto il mondo: il maggior produttore mondiale di banane è l’India con il 23% circa della produzione mondiale seguono Brasile, l’Ecuador, la Cina e infine le Filippine.
Composizione e calorie della banana
Esistono differenti tipi di banana, che si diversificano per diversi elementi, a partire dalla dimensione, dal sapore e anche nella struttura della polpa, la quale può apparire più o meno soda.
Una curiosità che non molti conoscono e che inizialmente la banana conteneva moltissimi semi, mentre anni di selezione da parte dei coltivatori hanno portato a frutti privi di semini proprio come li conosciamo oggi.
In commercio esistono molte varietà, ma quella più esportata e consumata è la banana Cavendish.
Qual è la composizione di una banana? Una banana acerba, di colore verde per intenderci, contiene carboidrati costituiti soprattutto da amido, cioè da molecole di glucosio saldate tra loro analogamente a quelle che si trovano in pane e pasta.
Durante la maturazione del frutto, ogni singola molecola di glucosio viene scissa in zuccheri più semplici.
Una banana giunta a sua completa maturazione contiene solamente l’1-2% di amido ed acquista il classico sapore dolce che caratterizza questo frutto.
Oltre agli zuccheri questo frutto tropicale contiene anche altre sostanze benefiche a partire dall’acqua (47%) e fibre alimentari (2,6%).
Ma la banana è forse uno dei frutti meglio apprezzati e conosciuti per il suo elevato contenuto di potassio: una banana copre mediamente il 15-20% del fabbisogno giornaliero di potassio di un adulto.
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Proprietà benefiche della banana
Per quanto riguarda i benefici apportati dalla banana, queste sono ricche di nutrienti come le fibre, che aiutano a regolarizzare il transito intestinale nel caso di stitichezza, e di vitamine, in particolare di vitamina C, vitamina A, vitamina B1, vitamina B2 e vitamina PP.
Inoltre apportano sali minerali importantissimi come potassio, calcio, ferro e fosforo che svolgono nel nostro organismo una funzione antiossidante proteggendo le cellule, la pelle ed il DNA dall’azione negativa dei radicali liberi.
Mangiare questo frutto rafforza il sistema nervoso e contribuisce a sostenere il metabolismo cellulare grazie alla vitamina B6.
Questo frutto molto versatile e gustoso fa bene al cuore grazie alla presenza di potassio. Questo minerale, infatti, contribuisce a regolare il battito cardiaco. Il potassio contenuto nelle banane, secondo alcuni studi americani, previene il rischio di ictus durante la menopausa.
La vitamina A, altro componente importante della polpa della banana, aiuta a preservare le membrane oculari e la cornea, contribuendo a tenere giovane l’apparato visivo.
Infine forniscono molta energia, per questo è ideale per coloro che praticano sport e anche per chi deve studiare e concentrarsi.
Conclusioni: la banana fa ingrassare?
Abbiamo visto che la banana è un frutto ricco di carboidrati semplici, a causa dell’alto contenuto di amidi che si trasformano in zuccheri durante il processo di maturazione.
Per questo motivo la banana viene sovente eliminata o bandita da molte diete a causa del suo elevato apporto calorico: 100 grammi della sua polpa contengono 90 kcal, contro le 50 calorie medie degli altri frutti.
Tuttavia la consistenza della banana è decisamente fibrosa e questa caratteristica la rende un frutto abbastanza saziante e difficilmente viene voglia di mangiare una seconda banana.
A differenza di frutti meno calorici, dunque ha questo vantaggio: quante volte, dopo un mandarino, è venuta voglia di mangiarne un altro, o anche più?
Una banana da 120 g contiene circa 80-100 kcal ed è dunque un ottimo spuntino oppure un ottimo frutto da mangiare a fine pasto se non si hanno particolari problemi di gonfiore addominale.
Inoltre, grazie alla presenza di zuccheri e alla sua consistenza, la banana si presta molto bene per la preparazione di budini, frullati e dolci di varia natura, assecondando la voglia di dolce che spesso tormenta chi è a dieta.
La banana, dunque, se inserita in un regime alimentare equilibrato, non fa ingrassare, ma può essere un alleato della linea grazie al suo sapore gustoso e al potere saziante.
È dunque un falso mito che questo frutto vada eliminato dal menù di chi è a dieta.
Come sempre vi consigliamo di non affidarvi a diete fai da te o quelle che trovate sulle riviste: l’unico modo di perdere peso è seguire una dieta varia ed equilibrata affidandosi all’esperienza e alla professionalità di un nutrizionista.
Consiglio: quando mangiare le banane?
Quando conviene mangiare una banana durante il giorno? Teniamo presente che gli alimenti contenenti amido e zuccheri rallentano la digestione, per questo motivo si sconsiglia di consumarli la sera.
Infatti a cena bisognerebbe mangiare cibi leggeri e digeribili poco calorici e ricchi di vitamine e sali minerali.
I cibi contenenti discrete quantità di zuccheri sono indicati durante la prima fase della mattinata, poiché forniscono l’energia sufficiente per affrontare gli impegni lavorativi e di studio durante la giornata.
I momenti in cui è consigliato mangiare una banana sono: a colazione, metà mattina oppure prima o dopo un allenamento.
Sono questi i momenti della giornata in cui il senso della fame è più elevato ed il desiderio di concedersi uno spuntino non salutare prende il sopravvento: mangiare una banana può essere il giusto compromesso tra gusto e paura di ingrassare.
Come abbiamo visto le banane saziano facilmente, e inoltre sono pratiche da portare anche a lavoro o fuori casa, grazie alla semplicità con cui si sbuccia. Attenzione però a non esagerare per non ingrassare: una banana al giorno è sufficiente.
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