Con l’obiettivo di perdere peso o con quello di tenersi in forma sempre più persone sono alla ricerca di informazioni nutrizionali su particolari alimenti che possono minare il percorso di dimagrimento. Tra questi alimenti ci sono sicuramente le patate che hanno nei regimi alimentari una collocazione particolare.
Le patate fanno ingrassare? Questa è una domanda che sicuramente chi sta cercando di perdere peso si è posto almeno una volta.
Proprio sulle patate nascono delle credenze errate e dannose per la salute che rischiano di farci eliminare ogni singolo alimento che contenga amido come pasta e pane.
In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sulle patate e sul perché spesso sono associate alla parola “ingrassare“.
Prima di rispondere a questo quesito vogliamo rimarcare l’importanza di seguire una dieta sana e variegata che preveda, nelle giuste quantità, l’assunzione di tutti gli alimenti senza privarsi a priori di un cibo perché ritenuto “dannoso” per il dimagrimento.
Una dieta equilibrata e l’assunzione di molta acqua (almeno 1,5-2 litri al giorno) sono i primi importantissimi passi da compiere per raggiungere il proprio stato di benessere.
Sommare a queste pratiche una costante attività fisica contribuisce al mantenimento del peso forma nel tempo ed evita di riprendere i chili persi.
In questo articolo parliamo di:
Proprietà nutrizionali delle patate: cosa contengono?
La patata, il cui nome scientifico è Solanum tuberosum, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Solanacee. I tuberi da essa prodotti sono ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo.
Quali sono le proprietà nutrizionali delle patate? Le patate contengono circa il 79% di acqua, il 15% di amido, il 2 % di proteine, il 2,2 % di fibre alimentari, l’1 % di ceneri e lo 0,8 % di zuccheri semplici e sono ricchissime di vitamine e sali minerali.
Contengono inoltre betacarotene, luteina e zeaxantina, tutte sostanze che apportano all’organismo importanti benefici.
I sali minerali di cui sono ricche le patate sono: potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, rame, zinco, selenio e manganese.
In particolare il potassio è contenuto in maniera consistente nel tubero e, insieme al sodio, contribuisce a mantenere normale il ritmo cardiaco, a trasmettere gli impulsi nervosi e regolare l’equilibrio idrico dell’organismo.
Non solo: tale minerale è fondamentale per la sintesi delle proteine muscolari e per la trasformazione del glucosio in glicogeno, processo che permette al fegato di immagazzinare energia che sarà utilizzata nei momenti di digiuno.
Il potassio è in grado di regolare il pH del sangue, di stimolare la produzione di urina da parte dei reni, di favorire la secrezione di insulina e l’attività di molti enzimi.
Infine molti studi clinici hanno dimostrato che un aumento della quantità di potassio assunto quotidianamente riduce la pressione arteriosa nei soggetti ipertesi, con benefici notevoli nella prevenzione di infarti e di ictus.
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Grazie a queste proprietà, dunque, le patate aiutano sia la circolazione, sia la depurazione, in quanto agevolano l’eliminazione delle tossine che si accumulano nell’organismo.
Attenzione però le patate contendono solanina, una sostanza tossica che, se assunta in grandi quantità, può provocare debolezza, crampi muscolari ed emicrania e che talvolta può portare perfino alla perdita di coscienza o al coma.
Questa sostanza si trova specialmente nei tuberi germogliati o che presentano sulla buccia e sulla polpa macchie verdi.
Il modo per eliminarla del tutto è quello di mettere in ammollo per 10 minuti oppure cuocerle ad una temperatura superiore ai 170°C (in grado di distruggere in parte questo elemento tossico).
Calorie delle patate lesse: cosa cambia?
Nonostante le proprietà benefiche della patata il pregiudizio che la riguarda è ormai radicato e spesso sentiamo dire: “le patate fanno ingrassare“, “gonfiano più di pane, pasta e riso”, “è molto calorica”.
In realtà non è sempre così o meglio la vicenda merita considerazioni più profonde.
Le patate, infatti, rappresentano di sicuro un cibo maggiormente calorico delle altre verdure, in quanto contengono amido e zuccheri.
Se rapportate però a pasta e riso potremmo definire le patate un alimento quasi dietetico perché 100 grammi di patate contengono circa 80 kcal a differenza dei cereali che ne contengono mediamente 300 per 100 grammi di alimento.
Per cui, anziché privarsi di piatti a base di pasta, cereali o patate, la cosa più saggia da fare è quella di non inserire nello stesso pasto sia patate che cereali per non aumentare le calorie ingerite e non stimolare ulteriormente la secrezione di insulina che ricordiamo è l’input per il tessuto adiposo ad accumulare grasso.
Una domanda che si pongono in molti è: cucinare le patate in svariati modi ne cambia il valore calorico?
Sostanzialmente la risposta è si perché le patate non possono essere consumate crude e la cottura di qualsiasi tipo elimina l’acqua intrinseca dell’alimento e condensa l’amido in esse contenute.
Poi le calorie dipendono anche dalla cottura: lesse sono certamente meno caloriche delle patatine fritte.
Le patate fanno veramente ingrassare? Porzioni concesse
Di solito questi tuberi vengono consigliati in sostituzione della pasta o del riso: 80 grammi di pasta o riso corrispondono circa a 300 grammi di patate, pesati a crudo. Non sono le calorie della patata in sé a cambiare attraverso il procedimento di cottura, ma sono i condimenti a fare la differenza.
Non ci sono cibi che fanno ingrassare o dimagrire: spesso dipende tutto dal quantitativo e dalla preparazione.
Sono consigliate le patate lesse o al forno, più sane e leggere, mentre vanno assolutamente evitate quelle fritte (e tutte le salse con cui si accompagnano).
Non solo anche la purea, se condita con molto burro, è sconsigliata a chi sta perdendo peso.
Attenzione dunque ai falsi miti e alle leggende metropolitane: non sempre le fonti sono attendibili. Per ogni certezza consultare un nutrizionista e/o un dietologo è la strada migliore per sapere cosa e come mangiare.
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