La dipendenza da internet è un termine che descrive una dipendenza comportamentale, ossia legata non all’assunzione di sostanze ma alla ricerca continua di abitudini, come in questo caso, l’uso eccessivo del web.
Spesso nelle fonti troviamo questo fenomeno descritto con la locuzione “Uso Problematico di Internet, quasi a non voler sottolineare le caratteristiche da dipendenza di questo fenomeno.
Per molti, la navigazione in internet è un’attività quotidiana, soprattutto per gli adolescenti, per i quali la rete è una sorta di estensione naturale del loro ambiente sociale: per questo motivo usare internet diventa una parte integrante del processo di crescita e del confronto sociale.
In questo articolo parliamo di:
Come riconoscere un uso normale di internet e uno patologico?
Gli esperti di psicologia affermano che il primo passo per avvicinarsi a questo tema è riuscire a distinguere un uso normale e uno problematico di internet.
Le persone che sono dipendenti da internet dedicano la maggior parte del tempo e delle proprie energie al perseguimento di questa attività, arrivando a manifestare stress e comportamenti disfunzionali qualora non riescano a connettersi.
Questo può avere conseguenze tangibili sulle relazioni personali e sui risultati scolastici o lavorativi.
La dipendenza da internet può determinare anche un percorso che sfocia nel ritiro sociale, dove il paziente è più motivato a vivere la vita nel mondo virtuale piuttosto che in quello reale, isolandosi e presentando alterazioni del ritmo sonno-veglia.
Questo problema è particolarmente rilevante negli adolescenti, in quanto l’adolescenza è un periodo cruciale per la formazione della personalità adulta e le relazioni sociali sono fondamentali.
Per le generazioni che sono nate in un periodo in cui la diffusione di internet è già avvenuta, la connessione in rete è un’attività normale che va ad integrarsi perfettamente con la loro vita sociale.
La società attuale, iperconnessa, vede l’uso di mezzi di comunicazione virtuale anche tra genitori e figli, modificando gli equilibri familiari tradizionali.
Oggi Internet è il luogo dove gli adolescenti si sperimentano dal punto di vista identitario, sostituendo di fatto i cortili e le piazze di un tempo.
Tuttavia, proprio come un surrogato del mondo reale, in rete si trovano pericoli paragonabili a quelli che si possono sperimentare nella società reale come il cyberbullismo, le molestie e la sperimentazione delle sfide pericolose.
Questa relazione si sviluppa in una società che valorizza popolarità e bellezza, trasmessi dai social. Gli adolescenti condividono la loro identità con i follower, cercando conferme. Quelli che non si percepiscono sufficientemente belli o popolari possono soffrire la pressione sociale e rifiutare i rapporti interpersonali.
La relazione che esiste tra dipendenza da internet e ritiro sociale è molto complessa.
Spesso non è la dipendenza da Internet che causa l’isolamento sociale ma è il contrario: la tendenza a chiudersi in casa porta a un abuso del Web, nei casi più gravi di ritiro sociale, infatti, l’adolescente può persino non usare Internet.
Come può essere affrontata la dipendenza da internet?
Quando il web diviene un rifugio per gli adolescenti che rifuggono il mondo e la società esterne si ha dinanzi una vera e propria condizione patologica.
In questo scenario, la figura professionale dello psicologo può svolgere un ruolo cruciale.
La terapia deve offrire un’alternativa valida allo spazio protetto rappresentato dalla camera e da Internet, permettendo all’adolescente di rispecchiarsi e di esprimere fragilità, bisogni e desideri.
Lo scopo della psicoterapia è quello di offrire una rinascita sociale, stimolando il soggetto a superare i blocchi e riprendere il percorso evolutivo di sé.
In questo ambiente il giovane può permettersi di essere di nuovo sé stesso, anche di fronte alla sperimentazione di sentimenti di vergogna e insicurezza.
I risultati di un nuovo studio evidenziano come l’uso eccessivo di internet agisca sulla chimica cerebrale
Recenti studi hanno evidenziato gli effetti negativi dell’uso eccessivo di internet sui giovani.
I risultati di una recente ricerca, pubblicati sulla prestigiosa rivista ‘PLOS Mental Health’, sono stati ottenuti analizzando i dati provenienti da 12 ricerche precedenti, mettendo in luce come la dipendenza da Internet possa influenzare significativamente la chimica del cervello negli adolescenti.
Questo studio ha coinvolto 237 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 19 anni, nei quali è stata diagnosticata una dipendenza da internet.
Ognuno di questi è stato monitorato per un periodo di 10 anni.
I risultati di questa analisi hanno rilevato dei cambiamenti delle reti neurali e una riduzione della connettività funzionale nelle aree del cervello legate al pensiero attivo, alla memoria e al processo decisionale.
Gli autori della ricerca sottolineano come la vulnerabilità tipica del cervello degli adolescenti agli impulsi legati alla dipendenza da internet, sia la base di partenza per l’instaurarsi questi cambiamenti neurobiologici, che in seguito possono portare a conseguenze comportamentali e di sviluppo potenzialmente negative.
Gli adolescenti affetti da questo tipo di problematiche potrebbero avere in futuro problemi a mantenere stabilmente relazioni sociali e a partecipare ad attività comuni, oltre che sviluppare abitudini che portano a un’alimentazione irregolare e a disturbi del sonno.
Lo studio evidenzia come la dipendenza da Internet alteri la connessione tra le reti cerebrali durante l’adolescenza, dimostrando un chiaro segno di dipendenza.
Possiamo dire che grazie a questo studio, gli esperti possono usufruire di una visione dettagliata degli effetti che un uso smodato di Internet può avere sulla chimica del cervello dei giovani, sottolineando l’importanza di monitorare e regolare l’uso della tecnologia durante una fase così cruciale dello sviluppo.
Fonti
https://journals.plos.org/mentalhealth/article?id=10.1371/journal.pmen.0000022
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