Breath Test per intolleranza al lattosio: come funziona, preparazione e quando è positivo

Il Breath Test al lattosio (LBT) è la tecnica diagnostica maggiormente utilizzata per individuare l’incapacità di digerire e assorbire il lattosio a livello intestinale (malassorbimento del lattosio). È il metodo più utilizzato in quanto molto semplice, non invasivo e con un impatto economico abbastanza contenuto. Il test ha un’elevata sensibilità (77.5%) e specificità (97.6%); ha una durata di quattro ore e consiste nel misurare la concentrazione di idrogeno e altri gas presenti nel respiro prima e dopo aver bevuto una specifica quantità di lattosio sciolta in acqua.

Vediamo in dettaglio quando si verifica l’intolleranza al lattosio e viene richiesto il test, come prepararsi per fare il test, lo svolgimento e i possibili effetti collaterali.

Intolleranza al lattosio: quando si verifica

Il lattosio è uno zucchero complesso costituito da due molecole di zucchero più piccole, glucosio e galattosio legate tramite un legame glicosidico.

Il lattosio viene digerito a livello dell’intestino tenue ad opera dell’enzima lattasi-florizina idrolasi (LPH) che scinde tale legame liberando i due zuccheri che saranno quindi assorbiti e utilizzati dall’organismo come fonte di energia (glucosio) e a livello epatico come componente di glicolipidi e glicoproteine (galattosio).

La carenza (ipolactasia) o l’assenza (alactasia) di lattasi può essere causata da un difetto congenito o da infezioni e lesioni del tratto gastrointestinale, ma nella maggior parte dei casi, la quantità di lattasi comincia a diminuire fisiologicamente e progressivamente dopo il primo anno di vita.

Quando l’enzima lattasi è completamente o parzialmente assente si ha un malassorbimento del lattosio, condizione in cui le molecole dello zucchero non digerite raggiungono il colon, dove vengono trasformate in acidi grassi a catena corta dalla flora batterica presente; questo causa un effetto osmotico con richiamo di fluidi nell’intestino e diarrea. Nello stesso tempo, il contatto tra il lattosio non assorbito e il microbiota intestinale porta alla fermentazione del lattosio in gas quali idrogeno, anidride carbonica e metano che saranno poi assorbiti nel sangue e in parte eliminati dai polmoni attraverso la respirazione. Tali gas possono provocare un ampio range di sintomi gastrointestinali come dolore addominale, gonfiore, flatulenza che sono alla base dell’intolleranza al lattosio.

È in presenza di tale sintomatologia, non riconducibile ad altre patologie, che il medico prescrive un test diagnostico per verificare l’intolleranza; in particolare, il breath test è quello più utilizzato per le sue caratteristiche di semplicità e affidabilità.

Breath test al lattosio: come prepararsi al test

Esistono alcune linee guida da seguire prima di sottoporsi al breath test; riportiamo di seguito le più importanti, ma, generalmente, è il laboratorio presso cui viene eseguito il test che provvede a fornire al paziente tutte le informazioni necessarie.

Prima della procedura si deve evitare l’assunzione di alcuni farmaci (non salvavita) tra cui:

Si consiglia di non assumere antibiotici nelle quattro settimane precedenti il test, in quanto gli antibiotici provocano disbiosi a livello intestinale, andando ad uccidere anche i batteri commensali che giocano un ruolo fondamentale nella fermentazione del lattosio nei gas idrogeno, anidride carbonica e metano che verranno rilevati con il breath test.

Anche i farmaci procinetici e lassativi dovrebbero essere sospesi un mese prima della procedura, in quanto essi agendo sui movimenti peristaltici e sul tempo di transito del lattosio a livello del colon, influenzano la concentrazione di gas rilevati, con la possibilità di dare dei risultati falsi positivi.

Allo stesso modo, l’uso dei probiotici è sconsigliato in quanto un’eccessiva presenza di batteri a livello intestinale può avere un forte impatto sulla produzione di gas e quindi dare origine anche in questo caso a falsi positivi.

Il giorno in cui viene effettuato il test è necessario:

  • non fumare
  • non svolgere attività fisica
  • essere a digiuno

In particolare, il fumo può alterare la quantità di idrogeno e anidride carbonica presente nell’espirato, impattando sui risultati.

L’attività fisica dovrebbe essere sospesa, in quanto l’aumento della respirazione che si verifica durante l’esercizio fisico può alterare i livelli di idrogeno che diminuiscono in caso di iperventilazione, portando a risultati non corretti.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante osservare una dieta povera di carboidrati e fibre (FODMAP) nelle ventiquattro ore precedenti ed essere a digiuno dalla sera precedente il test; questo permetterà di avere bassi livelli di idrogeno al tempo zero, aspetto essenziale per l’interpretazione dei risultati.

Breath test al lattosio: come funziona e quando è positivo

All’inizio del test vengono misurati i livelli basali di idrogeno e metano (tempo zero), in modo da confrontare tali valori con quelli presenti nell’espirato dopo l’assunzione del lattosio. Successivamente, il paziente deve assumere una specifica quantità di lattosio (25 grammi in 200 ml di acqua per i pazienti adulti) e soffiare nella sacca per le quattro ore successive ad intervalli di trenta minuti.

Il metodo consiste nel far riempire al paziente, espirando, una sacca apposita; l’espirato verrà poi analizzato attraverso uno strumento chiamato gas-cromatografo che registrerà la composizione del respiro e verificherà la quantità di idrogeno e metano prodotta.

Durante il test vengono registrati anche gli eventuali sintomi riportati dal paziente.

Il test è considerato positivo per l’intolleranza al lattosio se la concentrazione di idrogeno e metano nell’espirato supera i livelli basali rispettivamente di 20 ppm e 10 ppm (parti per milione)

Possibili effetti collaterali

Il breath test per l’intolleranza al lattosio è un esame non invasivo e sicuro; tuttavia, richiede un tempo abbastanza lungo in cui il paziente dovrà rimanere a digiuno e a riposo. Gli effetti collaterali che possono manifestarsi includono i sintomi tipici da intolleranza al lattosio che sono:

  • dolori addominali
  • flatulenza
  • gonfiore
  • diarrea

Generalmente sono di lieve entità, infatti, anche un soggetto con intolleranza al lattosio, riesce a sopportare abbastanza bene una dose di almeno 12 g di lattosio (corrispondenti a 250 ml di latte); tuttavia, in presenza di sintomi più accentuati, il personale medico potrà decidere di interrompere il test.

Fonti

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