L’acetilcisteina, più precisamente detta N-acetilcisteina (NAC), è una molecola che deriva strutturalmente dall’aminoacido cisteina in seguito alla reazione di acetilazione del gruppo aminico. Si tratta di una sostanza che possiamo trovare all’interno di farmaci o integratori dove svolge un’azione prevalentemente mucolitica.
A cosa serve l’acetilcisteina? Si tratta di un principio attivo dall’azione antiossidante e mucolitica indicata in tutti quei casi in cui si ha necessità di fluidificare le secrezioni bronchiali. Il prodotto più famoso a base di acetilcisteina che avrai sicuramente sentito nominare è Fluimucil. Abbiamo dedicato due guide specifiche su questi prodotti che ti invito a leggere qui: Fluimucil Mucolitico® e Fluimucil 600 mg®.
L’acetilcisteina è un coadiuvante nelle terapie delle affezioni bronchiali in cui si ha produzione di muco denso e vischioso. Può essere usato in caso di bronchite acuta, cronica ed in tutte le sue riacutizzazioni. Questa molecola rappresenta anche l’antidoto in caso di avvelenamento da paracetamolo (Tachipirina®), infatti nei paesi anglosassoni il paracetamolo viene formulato insieme al suo antidoto.
Tuttavia l’acetilcisteina non è esente da controindicazioni ed effetti collaterali di cui vi parlerò nel corso dell’articolo.
In questo articolo parliamo di:
Per cosa si usa? Mucolitico e Antidoto
L’acetilcisteina è senza dubbio nota per le sue proprietà mucolitica ovvero quella di fluidifcare il muco e facilitare l’espulsione del muco accumulato. Questa azione si esplica grazie al fatto che questa molecola è in grado di scindere i ponti disolfuro delle proteine che compongono il muco rendendole idratabili dall’acqua, più fluide e quindi facilmente eliminabili attraverso la normale clearance bronchiale.
Inoltre, l’acetilcisteina è in grado di interagire con gli acidi nucleici dei batteri che proliferano nelle secrezioni bronchiali provocando la loro depolimerizzazione e quindi la loro morte. Svolge un’azione positiva sulla protezione dell’albero bronchiale in quanto, fluidificando i muchi evitando la deposizione di polveri ed inquinanti.
Quest’azione è particolarmente importante per tutti quei pazienti che soffrono di insufficienza respiratoria più o meno severa o sono tracheostomizzati.
Dosi e modi di somministrazione
L’acetilcisteina è disponibile in commercio in forme farmaceutiche e dosaggi differenti. In genere parliamo di compresse effervescenti, granulato in bustine, sciroppo, fiale per inalazione e fiale per iniezione. La dose massima raccomanda al giorno è di 600 mg e modi e tempi di somministrazione vengono stabiliti dal medico.
Se l’acetilcisteina viene utilizzata per il trattamento delle patologie a carico delle vie respiratorie la dose è di 600 mg al giorno da assumere preferibilmente la sera prima di coricarsi. La terapia può durare da un minimo di 5 giorni fino ad un massimo di 10 nelle forme acute ma si può arrivare anche ad un mese se il medico lo ritiene.
Il dosaggio dell’acetilcisteina come antidoto per l’intossicazione da paracetamolo è di 140 mg ogni chilogrammo di peso corporeo che va somministrata, in genere per via iniettiva, entro massimo 10 ore dall’assunzione del paracetamolo. La dose va poi dimezzata (70 mg per chilo) per 1-3 giorni ogni 4 ore.
Inoltre, l’acetilcisteina può essere utilizzata per ridurre la sintomatologia irritativa causata da particolari farmaci come isofosfamide e ciclofosfamide responsabili di uropatia. Si consiglia una dose di 4 g giornaliera da suddividere in 4 somministrazioni di 1 g per 5 giorni consecutivi ogni 28 giorni.
Questi sono i dosaggi generalmente consigliati per l’acetilcisteina ma essi possono subire variazioni a seconda della condizione. Infine, poiché l’acetilcisteina può aumentare la probabilità di formazione di calcoli renali si consiglia di bere molta acqua durante tutto l’arco della terapia.
Controindicazioni
L’acetilcisteina è controindicata nei pazienti che soffrono di asma e nei bambini di età inferiore ai due anni. Nei bambini, infatti, è controindicata la somministrazione di ogni tipo di fluidificante in quanto il meccanismo della tosse e dell’espettorazione su consiglio del genitore è assente; pertanto, quindi, accade che il bambino non riesce a liberarsi della secrezione fluida, sputandola, col rischio di soffocamento.
Coloro che soffrono di ulcera gastrica dovrebbero assumere il farmaco sotto stretto controllo medico. La sua attività come antidoto nei confronti del paracetamolo viene esplicata attraverso la rigenerazione a livello epatico del glutatione. Il glutatione è un tripeptide che regola le reazioni di ossidoriduzione nella cellula e la sua presenza è fondamentale per proteggerla dallo stress ossidativo.
E’ controindicato nelle donne in gravidanza e in allattamento e in coloro che sono allergici al principio attivo.
L’acetilcisteina è un farmaco salvavita in caso di intossicazione da paracetamolo e la sua somministrazione è necessaria per scongiurare danni epatici gravi.
Effetti collaterali
Come tutti i farmaci anche l’acetilcisteina può causare effetti collaterali che sono in genere poco comuni trattandosi di un medicinale con una buona tollerabilità. Tra essi ricordiamo:
- reazioni allergiche al principio attivo,
- mal di testa;
- tinnito;
- tachicardia;
- nausea, vomito e diarrea;
- stomatite;
- aumento della temperatura corporea;
- brocospasmo e difficoltà a respirare.
A causa del suo meccanismo d’azione, l’acetilcisteina aumenta notevolmente (specie all’inizio del trattamento) la fluidità e quindi il volume dell’espettorato bronchiale. Per questo motivo bisogna essere pronti espellere con facilità questo muco.
Può capitare che dopo avere aperto il medicinale si avverta un odore di zolfo: non c’è da preoccuparsi perché lo zolfo è presente all’interno della struttura chimica dell’N-acetilcisteina e non, come si potrebbe pensare, ad un’alterazione del prodotto.
Tra i possibili effetti collaterali di questo farmaco dobbiamo citare a che la sua capacità di alterare alcuni esami del sangue e delle urine come ad esempio il dosaggio dei chetoni nelle urine.
Ci sono farmaci con cui può dare interazioni?
L’acetilcisteina non deve essere assunta in associazione con gli antitussivi perché possono causare l’accumulo di muchi all’interno dei bronchi. Anche i rimedi naturali per il meteorismo come il carbone vegetale devono essere assunti lontano dall’acetilcisteina in quanto può sequestrare il farmaco e ridurre la sua concentrazione. In questo modo si rischia che il farmaco non agisca correttamente.
Prima di salutarci ti invito a leggere due guide fondamentali per la tua salute se soffri di accumuli di muco nell’apparato respiratorio:
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