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Posologia
Nel caso di iperaldosteronismo primario o anche secondario, si procede con una somministrazione dai 100 mg ai 300 mg, che vengono somministrati in forma separata durante tutto l’arco della giornata.
Una volta analizzato il responso clinico del paziente alle dosi sopra indicate, il medico può decidere di aumentare o diminuire la dose di Aldactone®. Ad essere fondamentale per una decisione in tal senso è anche la risposta diuretica.
Nel caso, invece, di ipertensione arteriosa di tipo essenziale, la dose giornaliera, sempre da ripartirsi durante tutto l’arco delle 24 ore, può andare dai 200 mg ai 400 mg. La terapia a questi dosaggi avrà una durata di 2 o 3 settimane. Superato il periodo in questione si può passare alla terapia di mantenimento, con un dosaggio giornaliero tra i 25 mg e i 100 mg al giorno.
Il farmaco fa deglutito senza previa masticazione, accompagnato da mezzo bicchiere d’acqua.
Va prestata attenzione particolare nel dosaggio e nella somministrazione nel caso di pazienti che soffrano di insufficienza epatica o renale grave, che potrebbero andare ad alterare il metabolismo del farmaco nonché la sua escrezione.
Sovradosaggio
Se assunto in dose eccessiva, Aldactone®, può causare al paziente alterazioni anche importanti del bilancio idroelettrolitico. Può portare anche a sintomi acuti come sonnolenza e stati di confusione.
Non sono attualmente disponibili antidoti specifici contro l’intossicazione da spironolattone, il principio attivo di Aldactone®. Nel caso in cui fosse accertato un sovradosaggio, è necessario rimuovere il principio attivo tramite lavanda gastrica, oppure in alternativa mettere in opera sistemi in grado di ridurre l’assorbimento dello stesso, come ad esempio trattamento con carbone attivo.
Si rende necessario, inoltre, intervenire al fine di correggere le alterazioni del bilancio elettrolitico, nel caso in cui queste siano clinicamente importanti.
Il paziente deve essere monitorato per almeno 48 ore.
Controindicazioni
È sconsigliato l’utilizzo del farmaco nei casi di ipersensibilità, anche se manifestatasi nel passato, al principio attivo e agli eccipienti che sono contenuti in Aldactone®.
È sconsigliato l’utilizzo di Aldactone®, inoltre, nel caso di funzionalità renale compromessa, con clearance della creatinina minore di 30 mL/minuto.
È sconsigliato inoltre l’utilizzo del farmaco nel caso in cui il paziente soffra di anuria.
Nel caso di pazienti con iperkaliemia, conseguenza di diverse patologie (Morbo di Addison su tutte), è sconsigliato il ricorso al farmaco, se non nei casi che il medico riterrà estremamente necessari.
L’utilizzo del farmaco è altresì sconsigliato nel caso di gravidanza e allattamento.
Aldactone® è controindicato anche per i pazienti che presentino iponatremia grave, nonché ipovolemia.
Precauzioni per l’uso
È necessario il monitoraggio per tutta la durata della terapia con Aldactone® dei pazienti che soffrano di ipotensione grave.
Allo stesso modo si rende necessario lo stretto monitoraggio di quei pazienti che presentino funzionalità renale ridotta, in quanto questa condizione aumenta la possibilità che si sviluppi iperkaliemia.
Durante tutta la durata del trattamento con Aldactone® sarà necessario, inoltre, controllare:
- livelli sierici di glucosio;
- livelli di creatinina;
- livelli sierici di potassio;
- livelli sierici di sodio.
Voltiamo pagina per approfondire le possibili interazioni con altri farmaci, gli effetti collaterali ed il prezzo a cui è possibile acquistare il prodotto.
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