Artrosilene Schiuma, Ketoprofene: Consigli e Modalità d’Impiego

Artrosilene® schiuma deve essere utilizzato con cautela in pazienti che soffrono di ridotta funzionalità cardiaca, epatica e renale.

Non va utilizzato con bendaggi occlusivi, su pelle irritata, ferite o piaghe e nel caso si manifesti una qualsiasi reazione cutanea è necessario sospendere immediatamente il trattamento. È necessario, inoltre, lavarsi accuratamente le mani dopo l’applicazione.

Sebbene gli studi di biodisponibilità di Artrosilene® schiuma non hanno rivelato concentrazioni rilevanti di ketoprofene nel sangue tali da provocare effetti sistemici, ciò non è da escludersi quando Artrosilene® schiuma viene utilizzato per periodi prolungati ed ad elevati dosaggi.

Infatti, vi è la possibilità che si instauri un’interazione farmacocinetica perché il ketoprofene compete con altri farmaci nel legame alle proteine plasmatiche; questo è di particolare importanza per i pazienti in terapia con cumarinici.

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Si può assumere Artrosilene® schiuma in gravidanza ed allattamento? Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, tutti i farmaci a base di ketoprofene vanno evitati in quanto i dati sulla sua sicurezza non sono noti.

Dal terzo trimestre di gravidanza, l’uso di tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine va evitato in quanto possono provocare tossicità cardiaca, polmonare e renale nel feto.

Se assunto nelle fasi finali della gravidanza può verificarsi un prolungamento del tempo di sanguinamento sia nella mamma che nel bambino.

Dati sufficienti non sono riportati nemmeno per il ketoprofene in allattamento, pertanto a scopo preventivo se ne sconsiglia l’assunzione.

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