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Aspirina® è farmaco prodotto e commercializzato dalla casa farmaceutica Bayer S.p.A. Il suo principio attivo, l’acido acetilsalicilico, è un antinfiammatorio non steroideo che appartiene alla famiglia dei salicilati.
Il farmaco è generalmente utilizzato per combattere, tipicamente, i sintomi dell’influenza, nonché, grazie al blocco della formazione del trombossano A2 nelle piastrine, per il suo effetto di fluidificatore del sangue alla dose di 100 mg.
Se stati cercando informazioni su altri tipi di Aspirina® ti consiglio di leggere le schede dedicate che trovi qui sotto:
- Aspirina C;
- Cardioaspirina;
- Aspirina Dolore ed Infiammazione;
- Aspirinetta.
Forme Farmaceutiche
Aspirina® è attualmente disponibile in diverse forme farmaceutiche:
- Aspirina® compresse da 500 mg in flacone da 20 unità;
- Aspirina® compresse da 500 mg in confezione da 4, 10, 20, 24, 30 compresse;
- Aspirina® granulato da 500 mg in confezione da 20 bustine;
- Aspirina® compresse da 325 mg in confezione da 4, 10, 20 compresse.
Inoltre, l’acido acetilsalicilico può trovarsi anche in associazione con la vitamina C nei seguenti prodotti:
- Aspirina® compresse effervescenti con vitamina C da 400 mg in confezione da 10, 12, 20, 40 compresse;
- Aspirina® granulato effervescente con vitamina C da 400 mg, in confezione da 10 o 20 bustine
- Aspirina® granulato effervescente con vitamina C da 500 mg in confezione da 2, 4, 10 o 20 bustine.
Meccanismo d’azione
L’acido acetilsalicilico agisce come analgesico e antipiretico, nonché come anti-infiammatorio. Appartiene appunto alla categoria dei farmaci ad azione antinfiammatoria non steroidea (FANS).
Inibisce in modo irreversibile l’enzima ciclo-ossigenasi, che è coinvolto nella sintesi delle prostaglandine.
Inoltre, nelle versioni che prevedono anche l’aggiunta di vitamina C nel preparato, vanno considerate anche le azioni di rinforzo nei confronti del sistema immunitario. Riesce infatti ad interagire contro i radicali e gli agenti ossidanti, che siano di origine interna o esterna, che sono inoltre in grado di interagire con i processi infiammatori.
Indicazioni Terapeutiche
Aspirina® è utilizzata come terapia sintomatica per gli stati febbrili. Può essere inoltre utilizzata per combattere tutti i sintomi delle sindromi di tipo influenzale o anche del raffreddore.
Aspirina® può inoltre essere utilizzata per il trattamento del mal di testa, per il mal di denti, per le nevralgie. Aspirina® è talvolta utilizzata inoltre per i dolori reumatici.
Posologia
La posologia che troverete esplicitata di seguito si riferisce all’uso di Aspirina® in compresse da 500 mg. Per le altre forme farmaceutiche sarà necessario aggiustare i dosaggi di conseguenza.
Per gli stati febbrili e più in generale per i sintomi dovuti agli stati influenzali si possono assumere 1 o 2 compresse in dose singola, ripetendo l’assunzione fino a tre volte al giorno, secondo bisogno.
Il consiglio è comunque quello di partire da dosaggi minimi e poi successivamente di valutare possibili incrementi, nel caso in cui la dose assunta non fosse sufficiente.
Il medicinale va inoltre assunto solo quando strettamente necessario e per il periodo più breve possibile. Nel caso di assunzioni che dovessero protrarsi per oltre 3 giorni, è necessario consultare il medico. Il medicinale va assunto sempre a stomaco pieno.
Aspirina® non deve essere utilizzata da bambini in età pediatrica, se non sotto controllo medico.
Sovradosaggio
I salicilati possono indurre tossicità se assunti con dosaggi che sono superiori ai 100 mg/kg di peso al giorno. Inoltre la tossicità di Aspirina® può essere causata sia da un’assunzione cronica e dunque prolungata nel tempo, sia nel caso invece di sovradosaggio acuto.
L’avvelenamento di tipo cronico causato dai salicilati presenta segni e sintomi aspecifici. Tra i sintomi comunque più comuni troviamo:
I sintomi possono essere controllati riducendo il dosaggio, con conseguente riduzione a livello plasmatico della concentrazione del farmaco.
L’intossicazione acuta invece comporta in genere un’alterazione grave dell’equilibrio acido-base, che può colpire con maggiore veemenza a seconda dell’età del paziente. Nei bambini può causare acidosi metabolica. Risulta inoltre impossibile procedere con la stima della tossicità semplicemente valutando la concentrazione plasmatica del farmaco.
L’assorbimento dell’acido acetilsalicilico può essere infatti ridotto a causa di uno svuotamento gastrico a ritmo ridotto, nonché a causa della formazione di concrezioni a livello gastrico, o anche quando il paziente abbia ingerito in concomitanza dei preparati castro-resistenti.
Individuare la portata di una intossicazione da acido acetilsalicilico deve necessariamente passare dall’analisi dell’intensità dei sintomi.
Si può procedere con lavanda gastrica nel caso di intossicazione che sia valutata da lieve a moderata, con l’accompagnamento di somministrazioni anche ripetute di carbone attivo e con diuresi alcalina forzata.
Anche nel caso di intossicazioni gravi si deve procedere nella medesima maniera, con lavanda gastrica immediata, somministrazione di carbone attivo anche in più soluzioni e, nei casi più gravi, con emodialisi.
Può essere indicata anche una terapia di sostegno con gestione dei liquidi e degli elettroliti. Individuare l’eventuale grado dell’intossicazione non può prescindere dai sintomi.
Nel caso di intossicazione lieve si presentano in genere i seguenti sintomi:
- alcalemia e alcaluria;
- alcalosi di tipo respiratorio;
- cefalea;
- iperventilazione;
- nausea;
- sudorazione;
- tachipnea;
- vertigini;
- vomito.
Agli stessi sintomi, nel caso di intossicazione più grave, possono abbinarsi:
- edema polmonare non cardiogeno;
- arresto respiratorio e conseguente asfissia;
- aritmia;
- ipotensione;
- arresto cardiaco;
- perdita di liquidi;
- disidratazione;
- insufficienza renale;
- alterazione della pressione arteriosa;
- alterazioni del metabolismo dei glucidi;
- chetosi;
- depressione del sistema nervoso centrale;
- letargia;
- confusione;
- coma;
- convulsioni;
- edema cerebrale.
In caso di assunzioni a dosaggi estremamente elevati possono anche presentarsi alterazioni sensoriali del gusto, anoressia, sonnolenza e eruzioni cutanee, nonché prurito.
Controindicazioni
Aspirina® non va utilizzata nel caso di
- ipersensibilità manifesta ai principi attivi contenuti nella preparazione. Nel caso di Aspirina® semplice l’acido acetilsalicilico, nel caso invece di Aspirina® con vitamina C va considerato anche l’acido ascorbico;
- per chi abbia dimostrato ipersensibilità ai farmaci analgesici;
- per chi abbia avuto in precedenza problemi con farmaci anti-infiammatori FANS.
Aspirina® non va utilizzata nel caso di ulcera gastroduodenale, di presenza di diatesi emorragica.
È sconsigliato inoltre l’uso del farmaco nel caso di inefficienza renale, cardiaca o epatica, soprattutto se queste siano gravi.
Aspirina® non va utilizzata nel caso in cui (vedere Interazioni) il paziente stia seguendo una terapia a base di metotrexato ad alte dosi, oppure con warfarin.
Il farmaco è sconsigliato per i bambini e per gli adolescenti al di sotto dei 16 anni.
Passiamo ora ad analizzare le precauzioni d’uso del medicinale e le interazioni con altri farmaci.
Precauzioni per l’uso
Il principio attivo di Aspirina®, l’acido acetilsalicilico, può causare reazioni di tipo allergico, che possono causare asma, angioedema, orticaria e anche rinite. Il rischio è ovviamente maggiore per i pazienti che abbiano avuto in passato episodi simili, dovuti all’ipersensibilità al farmaco.
Il farmaco non dovrebbe essere inoltre utilizzato per i soggetti che sono a rischio di lesioni di tipo gastrointestinale. Aspirina® può infatti causare effetti anche gravi, come sanguinamento, perforazioni e ulcere. L’uso dovrebbe essere, dunque, evitato anche dai soggetti che hanno sofferto di queste problematiche in passato.
Aspirina® non va somministrata ai pazienti che soffrono di problemi relativi alla coagulazione del sangue o che siano comunque in terapia con farmaci di tipo anti-coagulante.
Il farmaco non è indicato per i pazienti che presentano problemi nella funzionalità dei reni o del fegato, nonché del cuore.
L’acido acetilsalicilico può essere, inoltre, responsabile dell’aggravamento delle condizioni di asma del paziente.
Il farmaco deve essere assunto soltanto sotto strettissimo controllo medico per i pazienti che abbiano superato i 70 anni di età.
L’acido acetilsalicilico inoltre può avere interferenze per la normale eliminazione dell’acido urico, soprattutto se ad alte dosi: è dunque sconsigliato l’uso di Aspirina® per i pazienti che presentino problemi quali la gotta o anche iperglicemia.
L’acido acetilsalicilico farmaco che inibisce la sintesi delle prostaglandine può interferire con la fertilità.
L’azione di inibizione a carico delle prostaglandine può avere effetti negativi sulla gravidanza e sullo sviluppo del feto. C’è un aumentato rischio di aborto che coincide con l’utilizzo di Aspirina durante la gestazione, nonché di malformazioni cardiache e gastroschisi. Il farmaco va dunque utilizzato durante i primi 6 mesi di gravidanza soltanto in caso di estrema necessità e va evitato durante il periodo che va dal sesto al nono mese.
L’utilizzo durante il terzo trimestre della gravidanza può portare infatti il feto a sviluppare:
- chiusura del dotto arterioso prematura;
- ipertensione polmonare;
- disfunzioni renali.
Durante l’allattamento è sconsigliato utilizzare il farmaco.
Interazioni con altri farmaci
Aspirina® ha interazioni importanti con il metotrexato, soprattutto nel caso in cui questo sia assunto in dosi superiori ai 15 mg alla settimana. Ne aumenta i livelli tossici e ne aumenta la concentrazione plasmatica.
Aspirina®, inoltre, aumenta il rischio di emorragia conseguente all’utilizzo concomitante con warfarin. Non andrebbe consumata con farmaci anti-aggreganti piastrinici, dato che sommerebbe la sua azione e aumenterebbe il rischio di emorragia.
Non va utilizzata in concomitanza con alti FANS, a meno che non siano per uso topico.
Non va utilizzato con gli inibitori selettivi del re-uptake della serotonina, i cosiddetti SSRI, in quanto aumenta il rischio di emorragia a carico dell’apparato gastrico e intestinale.
Non va utilizzata con gli ACE-inibitori (farmaci anti-ipertensivi), dato che ne potenzia l’effetto ipotensivo. Non va usata con gli anti-acidi, che possono ridurne l’assorbimento.
Se assunta in concomitanza con la digossina, ne aumenta la concentrazione plasmatica. Se la sua assunzione avviene in concomitanza con l’assunzione con i corticosteroidi aumenta il rischio di lesioni a carico dell’apparato gastrico e intestinale.
L’acido acetilsalicilico, inoltre, inibisce la sintesi delle prostaglandine e può interferire con la fertilità per i pazienti di sesso femminile.
Quali sono gli effetti collaterali del farmaco? ed il suo prezzo? Voltiamo pagina ed analizziamo questi aspetti.
Effetti collaterali
All’utilizzo di Aspirina® sono collegati degli effetti collaterali importanti, che possono essere ridimensionati se si rispettano le dosi consigliate dal medico.
Il grosso degli effetti collaterali, inoltre, è condivisi con i farmaci di tipo FANS.
In primo luogo l’utilizzo di Aspirina® può prolungare i tempi di sanguinamento, portando a anemia da sanguinamento a carico del sistema gastrointestinale, nonché a riduzione delle piastrine, anche se in casi molto rari. In casi comunque non comuni può portare a capogiri e cefalee. Può causare in soggetti predisposti tinnito. Può causare anche epistassi, ovvero sangue dal naso.
Eventuali reazioni di tipo allergico o di ipersensibilità possono inoltre colpire anche gli occhi, tipicamente con congiuntiviti. Può causare sanguinamento gastrointestinale, nonché disturbi gastrici, dolori, gengivorragia.
Può causare vomito, diarrea e crampi all’addome: questi casi sono tipicamente associati a reazioni di ipersensibilità. Può essere, anche se raramente, epatotossica.
Può alterare la funzione renale, anche se tipicamente in presenza di condizioni di funzionamento renale già non ottimali.
Regime di dispensazione, ricetta e prezzo
Aspirina® è un farmaco di classe C e dunque a totale carico del cittadino. Non sono presenti note AIFA. Non è necessaria la ricetta per l’acquisto, in quanto trattasi di farmaco da banco.
Il prezzo di Aspirina® è il seguente:
- Aspirina® compresse da 325 mg: il prezzo è a discrezione;
- Aspirina® compresse da 500 mg: 3,95 euro.