In questo articolo parliamo di:
Betabioptal® è un farmaco prodotto e commercializzato dall’azienda farmaceutica Thea Farma S.p.A.
Il farmaco viene utilizzato tipicamente nelle infezioni di carattere oftalmico non purulente, causate da germi che sono sensibili al trattamento a base di cloramfenicolo. In particolare la terapia a base di Betabioptal® viene indicata per i pazienti che presentino:
- congiuntivite allergiche;
- congiuntivite batteriche;
- flogosi del segmento anteriore dell’occhio, specificatamente nel caso di flogosi post-operatorie;
- iridociclite acuta.
Forme farmaceutiche
Sono attualmente autorizzate per la commercializzazione e la somministrazione diverse forme farmaceutiche di Betabioptal®:
- Betabioptal® 0,13% + 0,25% gel oftalmico in flacone da 5 g;
- Betabioptal® 0,2% + 0,5% collirio, in flacone da 5 g;
- Betabioptal® 0,2% + 0,5% unguento oftalmico in tubo da 5 g;
- Betabioptal® 2,6 mg/ml collirio in flacone da 5 g con contagocce.
Meccanismo d’azione
Il farmaco appartiene alle categorie farmaceutiche dei corticosteoridi e degli antibatterici in associazione.
Fonte foto: www.gekofar.it
Il betamasone, uno dei principi attivi di Betabioptal®, è un farmaco con azione anti-infiammatoria che può determinare una remissione rapida dell’infiammazione, sia che sia determinante la condizione patologica, sia nel caso in cui sia invece concomitante con forme di infezione.
Il cloramfenicolo è invece un antibiotico ad ampio spettro: è in grado di agire su germi Gram-positivi e Gram-negativi con una spiccata attività batteriostatica.
Indicazioni Terapeutiche
L’utilizzo di Betabioptal® è consigliato nel caso di infezioni che colpiscono gli occhi che non siano purulente e che siano causate da germi che sono sensibili al cloramfenicolo. L’utilizzo del farmaco è, inoltre, indicato nel caso in cui debba essere associata all’azione anti-batterica anche un’azione anti-infiammatoria, che nel caso di questo specifico farmaco viene garantita dal betametasone.
Betabioptal® è consigliato nel caso di:
- flogosi del segmento anteriore dell’occhio: è uno stato infiammatorio che interessa tipicamente la camera anteriore, l’iride e il cristallino;
- congiuntivite allergica: è un processo di carattere infiammatorio che attacca la congiuntiva che può essere indotto da diversi tipi di allergeni. Tipicamente è causata dall’utilizzo della soluzione delle lenti a contatto oppure da pollini, anche se non sono da escludersi altri allergeni. La congiuntivite allergica può distinguersi in acuta e cronica: la prima causa gonfiore delle palpebre e prurito intenso, la seconda invece ha sintomi sicuramente meno visibili, ma persiste per periodi molto lunghi, può essere inoltre accompagnata da prurito, fotofobia e arrossamento;
- congiuntivite batterica: patologia benigna che può essere efficacemente combattuta con una adeguata terapia antibatterica. È tipicamente dovuta all’infezione causata da Haemophilus influenzae, Streptococcus pneumoniae e Moraxella catarrhalis. Tra i sintomi più evidenti troviamo lacrimazione anomala, fotofobia persistente e gonfiore delle palpebre.
Posologia
L’utilizzo di Betabioptal® nella forma farmaceutica collirio prevede la somministrazione di una o due gocce di prodotto per occhio, da 3 a 6 volte al giorno secondo consiglio del medico.
Per quanto riguarda invece il gel oftalmico, sono tipicamente previste due o tre applicazioni al giorno, sempre secondo indicazione del medico. Nel caso in cui ci siano utilizzino altri prodotti farmaceutici per uso topico che interessano l’area dell’occhio, è necessario attendere almeno 15 minuti per la somministrazione di Betabioptal®.
È da preferirsi la forma farmaceutica dell’unguento nel caso di applicazione notturna o di applicazione con fasciatura.
Sovradosaggio
Non sono stati mai segnalati casi di sovradosaggio. Nel momento in cui vi scriviamo non vi sono dunque informazioni per quanto riguarda le reazioni nel caso di superamento delle dosi consigliate nella sezione Posologia.
Controindicazioni
L’utilizzo del farmaco è controindicato nel caso in cui il paziente abbia mostrato in passato ipersensibilità ai principi attivi, nonché ad uno qualunque degli eccipienti contenuti nel farmaco.
Il farmaco è, inoltre, controindicato nel caso di ipertensione endoculare.
Non bisogna utilizzare Betabioptal® nel caso di Herpes simplex acuto, nonché nelle altre infezioni di carattere virale che possono colpire la cornea, a meno che non si ricorra all’utilizzo concomitante di chemioterapia specifici per l’herpes.
È sconsigliato l’utilizzo del farmaco nella congiuntivite con cheratite ulcerativa, anche nel caso in cui la patologia si trovasse nella fase iniziale.
L’utilizzo di Betabioptal® è controindicato nei casi di tubercolosi e micosi dell’occhio.
Non è possibile ricorrere a terapie a base di Betabioptal® nel caso di oftalmia purulenta acuta, nel caso di congiuntiviti purulente e anche nel caso di blefariti purulente nonché erpetiche. Possono essere infatti le patologie in questione mascherate o aggravate dal ricorso al farmaco di cui stiamo parlando.
Precauzioni per l’uso
Nel caso in cui la terapia fosse di lunga durata, sarà necessario tenere sotto monitoraggio frequente il tono oculare.
L’utilizzo prolungato del farmaco può causare in taluni casi glaucoma con annesso danno al nervo ottico, nonché difetti al campo visivo. Può anche causare riduzione dell’acuità visiva.
Nel caso di utilizzo prolungato in alcuni pazienti potrebbe formarsi una cataratta subcapsulare posteriore.
Ad ogni modo è sconsigliato proseguire con la terapia per periodi che superano i 30 giorni.
È necessario un monitoraggio particolarmente attento per i pazienti che soffrono di patologie che possono causare l’assottigliamento della cornea.
L’utilizzo prolungato può inoltre causare la stabilizzazione delle infezioni oculari, a causa dei patogeni che vengono rilasciati dal tessuto oculare. È probabile lo sviluppo di micro-organismi che non siano sensibili al principio attivo.
È sconsigliato durante l’episodio infettivo l’utilizzo di lenti a contatto.
Per la popolazione pediatrica è richiesto il controllo medico costante durante tutta la durata della terapia.
Gravidanza e allattamento
Non esistono dati sufficienti per quanto riguarda l’utilizzo di Betabioptal® durante la gravidanza. A meno che le condizioni cliniche della paziente non lo richiedano, è necessario evitare l’utilizzo del farmaco e di tutti quelli che contengono tra i principi attivi il betametasone per tutta la durata della gestazione.
Per quanto riguarda l’allattamento, il cloramfenicolo viene escreto nel latte materno e dunque è necessario interrompere la terapia o, nel caso in cui i benefici siano superiori ai potenziali danni, interrompere l’allattamento al seno.
Effetti collaterali
L’utilizzo ripetuto e prolungato del farmaco può causare irritazioni locali, che tipicamente si manifestano con sensazione di bruciore diffusa o anche dolore di tipo puntorio. Il trattamento deve essere prontamente interrotto nel caso in cui dovessero presentarsi i sintomi di cui sopra.
In casi molto rari, ovvero meno di un caso su 10.000, possono presentarsi reazioni di carattere transitorio di sensibilizzazione, come bruciore, orticaria, dermatite vescicolare o maculo-papulare. Anche in questo caso è consigliato interrompere prontamente il trattamento nel caso di razione avversa.
Deve essere tenuto in considerazione, seppur estremamente raro, il rischio di sviluppare ipoplasia midollare o anemia aplastica, che possono essere indotti dall’utilizzo prolungato di cloramfenicolo.
Regime di dispensazione, prezzo e ricetta
Betabioptal® è un farmaco di classe C il cui costo è a totale carico del cittadino e non rimborsabile dal SSN. Non esistono note AIFA:
La ricetta è ripetibile qualora si voglia acquistare il farmaco in regime non convenzonato. Per quanto riguarda invece il prezzo, abbiamo:
- Betabioptal® collirio: 12,90 euro;
- Betabioptal® gel: 12,90 euro;
- Betabioptal® unguento: 10,90 euro.