Clostebol: cos’è il farmaco del caso Sinner e quando è doping

Nelle scorse settimane, minime tracce del principio attivo clostebol, considerato una sostanza dopante, sono state trovate nelle analisi del tennista Jannik Sinner. Il clostebol è normalmente contenuto in farmaci che aiutano la cicatrizzazione delle ferite, ma nel caso in cui venga utilizzato per aumentare la massa muscolare, viene considerato doping. Ecco, quindi, cos’è il clostebol, quali sono le sue indicazioni terapeutiche e quali effetti collaterali può dare.

Cos’è il clostebol e per cosa si utilizza

Il clostebol (Clostebol (4-cloro-testosterone; 4-cloro-4-androsten-17β-ol-3-one) fa parte della categoria degli steroidi anabolizzanti androgeni, è quindi un derivato del testosterone. È utilizzato al’interno di creme per applicazione topica (sulla cute) e spray per cicatrizzare le ferite. In Italia è contenuto nel prodotto Trofodermin, una preparazione farmaceutica che contiene lo 0,5% di acetato di clostebol e lo 0,5% di solfato di neomicina (un antibiotico). Il prodotto si utilizza nei seguenti casi:

  • abrasioni ed erosioni della pelle
  • lesioni e ferite, come ulcere da varici, dovute ad una cattiva circolazione del sangue,
    piaghe da decubito (dovute all’immobilità nel letto) o ulcere da traumi
  • ragadi (taglietti) sul capezzolo, che possono comparire durante l’allattamento
  • ragadi anali (taglietti intorno all’ano)
  • ferite da ustione
  • ferite infette
  • ferite che ritardano a formare la cicatrice
  • irritazione, arrossamento e sensibilizzazione della pelle che compare dopo radioterapia
    (radiodermiti)
  • secchezza, screpolature con ulcerazione della pelle o desquamazione.

Clostebol: le controindicazioni del farmaco

È bene evitare l’uso di prodotti a base di clostebol se si è allergici al principio attivo o ad uno dei componenti. Inoltre bisogna evitare l’uso prolungato e su superfici di cute estese perché possono insorgere effetti indesiderati come ad esempio aumento dei peli sulla pelle. In questo caso è bene contattare un professionista sanitario e sospendere il trattamento. Infine, chiedere al proprio medico di famiglia in caso di utilizzo in bambini molto piccoli, in gravidanza – o se se ne sta pianificando una- e in allattamento.

Doping da clostebol: ecco cosa sapere

Il caso del clostebol è legato alla presenza in quantità molto limitate nelle analisi del tennista Sinner effettuate qualche mese fa. Secondo le indagini del International Tennis Integrity Agency (Itia) sarebbero legate all’uso del farmaco in pomata da parte del suo fisioterapista che poi avrebbe contaminato l’atleta per via cutanea. La molecola, infatti, contenuta in alcuni medicinali cicatrizzanti in pomata o spray, è altamente assorbibile dall’organismo e il passaggio a Sinner è stato dovuto ai diversi massaggi effettuati dal fisioterapista senza la protezione dei guanti. La contaminazione sarebbe avvenuta perché il tennista, a sua volta, presentava delle ferite aperte.

Proprio nel foglio illustrativo del clostebol, che si può leggere dal sito dell’Agenzia Italiana del Farmco (AIFA), il suo utilizzo dovrebbe essere particolarmente attento in chi svolge attività sportiva, perché il suo uso costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping. Per queste sue caratteristiche era stato, già in passato, utilizzato dagli atleti dell’ex Germania dell’Est.
Come fa presente il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano, all’Adnkronos Salute il farmaco a base di testosterone può sì aumentare la massa muscolare, ma non certo se utilizzato per via cutanea. Per il doping, servirebbero dosi e preparazioni diverse, continua.

Nel doping, afferma ancora Garattini,

“per quanto riguarda il testosterone, il problema della via di somministrazione è fondamentale perché è quello che determina il successo dell’utilizzo. L’uso per via orale o per via iniettiva può dare effetti. Ma se usato per via cutanea non può determinare granché. La via cutanea non avrebbe alcun senso.”

La vicenda del caso Sinner si è conclusa con l’ITIA che ha recentemente ufficializzato il proscioglimento dell’atleta dall’accusa di doping.

Fonti:
AIFA – Clobestol

 

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