Dibase® è un medicinale prodotto e commercializzato in Italia da Abiogen Pharma Spa. Il suo principio attivo, il colecalciferolo, viene utilizzato nella terapia e nella cura delle carenze di vitamina D. Il farmaco può essere utilizzato anche per terapie di carattere preventivo specie nei mesi invernali in cui il sole scarseggia.
Teniamo a precisare che il farmaco in questione deve essere prescritto dal medico in seguito alla valutazione del propri livelli di vitamina D. Anche il dosaggio dipende dai livelli circolanti, per questo non si consiglia l’auto-somministrazione.
In questo articolo parliamo di:
Forme farmaceutiche e dosaggio
Possono essere trovate in commercio in quanto dotate dell’autorizzazione dell’Agenzia del Farmaco diverse forme farmaceutiche di Dibase®:
- Dibase® 10.000 U.I./mL gocce orali flacone da 10 mL;
- Dibase® 25.000 U.I. soluzione orale flacone da 2,5 mL;
- Dibase® 50.000 U.I. soluzione orale flacone da 2,5 mL;
- Dibase® 100.000 U.I./mL soluzione iniettabile confezione da 6 fiale;
- Dibase® 300.000 U.I./mL soluzione iniettabile confezione da 2 fiale.
Quanto costa?
Dibase® è un farmaco che appartiene alla classe A per questo è totalmente mutuabile dal Servizio Sanitario Nazionale. Il farmaco si acquista solo in seguito della presentazione di regolare ricetta medica. La ricetta è ripetibile.
Si può acquistare Dibase® in qualunque farmacia ai seguenti prezzi:
- Dibase® 10.000 U.I./ml gocce orali prezzo: 5,42 euro;
- Dibase® 25.000 U.I., soluzione orale prezzo 5,42 euro;
- Dibase® 50.000 U.I. soluzione orale prezzo: 8,25 euro;
- Dibase® 100.000 U.I./mL soluzione iniettabile prezzo: 4 euro;
- Dibase® 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile prezzo: 3,5 euro.
Indicazioni terapeutiche
Dibase® viene somministrato ai pazienti che presentano un rischio maggiore di carenza o un aumento del fabbisogno di vitamina D. Il farmaco è utile sia per la prevenzione che per il trattamento della carenza di vitamina D. La prevenzione della carenza di vitamina D è consigliata in:
- neonati;
- lattanti;
- donne in gravidanza (con cautela nell’ultimo trimestre);
- donne che allattano;
- soggetti anziani;
- in bambini, adolescenti e adulti quando l’esposizione al sole non è sufficiente.
Anche le persone che seguono un regime alimentare che elimina alcuni alimenti dovrebbero controllare i livelli di vitamina D. Anche alcune terapie farmacologiche potrebbero aumentare il rischio di carenza della vitamina D, per questo motivo è utile sentire il parere di un medico se si sta seguendo una terapia farmacologica da tempo.
La carenza di vitamina D deve essere accertata a seguito di esami clinici specifici e non è consigliabile iniziare una terapia senza prima aver ricevuto i risultati delle analisi.
Come funziona?
Il calciferolo (conosciuto anche con il nome di 25-idrossicolecalciferolo) è ottenuto per sintesi ed è un metabolita della vitamina D3. Deriva dall’idrossilazione sul carbonio 25 che viene subita dalla vitamina D3 all’interno fegato umano sotto l’influenza di una 25-idrossilasi microsomiale.
Più semplicemente il farmaco corregge una carenza della vitamina D e aumenta l’assorbimento di calcio a livello intestinale. La vitamina D ha una funzione fondamentale per la salute del corpo umano e agisce sull’assorbimento del calcio.
Posologia e modalità di impiego
Il farmaco può essere somministrato sia a diverse cadenze sia a seconda delle esigenze del paziente, del dosaggio e della forma farmaceutica. La cadenza può essere annuale, mensile, settimanale o giornaliera. Si consiglia di non superare una dose cumulativa di 600.000 U.I. durante l’anno, salvo quando il medico esprime un diverso parere. La posologia qui riportata è indicativa e può variare da caso a caso.
Dibase® 10.000 U.I./ml gocce orali
Per la prevenzione della carenza di vitamina D nei neonati, bambini e adolescenti (minori di 18 anni) si consigliano 2 o 4 gocce al giorno. Per il trattamento della carenza 8 o 16 gocce al giorno.
Per le donne in gravidanza 3 o 4 gocce al giorno durante l’ultimo trimestre (sempre dietro parere medico).
Per la prevenzione della carenza di vitamina D in adulti e anziani si consigliano 3 o 4 gocce al giorno, se il rischio di carenza è alto si può arrivare fino a 8 gocce al giorno. Per il trattamento della carenza 20 o 40 gocce al giorno.
La confezione del farmaco contiene un flacone ed un contagocce, si consiglia di dosare le gocce su un cucchiaino e assumerle per via orale senza diluirle in acqua.
Dibase® 25.000 U.I. soluzione orale
Per la prevenzione della carenza in neonati, bambini e adolescenti 1 contenitore monodose ogni 1 o 2 mesi seguendo il parere del medico. Per il trattamento della carenza 1 contenitore monodose una volta a settimana per un periodo di tempo dalle 16 alle 24 settimane.
Per le donne in gravidanza 1 contenitore monodose una volta al mese (durante l’ultimo trimestre sempre seguendo il parere del medico).
Per la prevenzione della carenza in adulti e anziani 1 contenitore monodose una volta al mese. Se il rischio di carenza è alto si consigliano 2 contenitori monodose al mese. Per il trattamento della carenza 2 contenitori monodose una volta alla settimana per un periodo di 8 o 12 settimane.
Dibase® 50.000 U.I. soluzione orale
Per la prevenzione della carenza in neonati, bambini e adolescenti 1 contenitore monodose ogni 2 o 4 mesi seguendo il parere del medico. Per il trattamento della carenza 1 contenitore monodose una volta a settimana per un periodo di tempo dalle 8 alle 12 settimane.
Per le donne in gravidanza 2 contenitori monodose (da prendere una volta iniziato l’ultimo trimestre, sempre secondo parere medico).
Per la prevenzione della carenza in adulti e anziani 1 contenitore monodose una volta ogni due mesi. Se il rischio di carenza è alto si consiglia 1 contenitore monodose al mese. Per il trattamento della carenza 1 contenitore monodose una volta alla settimana per un periodo di 8 o 12 settimane.
Dibase® 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile
Non indicata per la prevenzione della carenza nei bambini fino a 24 mesi e nei neonati, si consigliano le gocce orali o la soluzione orale.
Per il trattamento della carenza in bambini fino a 24 mesi e neonati 1 fiala una volta al mese per un periodo di tempo di 4 o 6 mesi (sempre seguendo le indicazioni del medico).
Nei bambini (oltre i 2 anni) e negli adolescenti (fino a 18 anni) per la prevenzione della carenza 1 fiala ogni 4 o 8 mesi. Per il trattamento: 1 fiala una volta al mese per un periodo di circa 4 o 6 mesi.
Per le donne in gravidanza 1 fiala all’inizio dell’ultimo trimestre (sempre dietro parere del medico).
Per la prevenzione della carenza in adulti e anziani 1 fiala ogni 4 mesi. Nei soggetti con alto rischio di carenza si può arrivare ad 1 fiala ogni 2 mesi. Per il trattamento in adulti e anziani 2 fiale una volta al mese per un periodo di circa 3 mesi.
L’iniezione deve essere fatta per via intramuscolare. Per assicurarsi di non aver toccato un vaso sanguigno si consiglia di aspirare con la siringa prima di iniettare il farmaco.
Dibase® 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile
Non indicata per la prevenzione della carenza nei bambini fino a 24 mesi e nei neonati, si consigliano le gocce orali o la soluzione orale.
Per la prevenzione della carenza nei bambini oltre i 2 anni e negli adolescenti fino a 18 anni 1 fiala una volta all’anno. Per il trattamento 1 fiala, trattamento da ripetere dopo 3 mesi.
Per le donne in gravidanza bisogna consultare il medico. Per la prevenzione in adulti e anziani 1 fiala una volta all’anno. Nei soggetti ad alto rischio si può arrivare ad una fiala ogni 6 mesi. Per il trattamento 1 fiala con trattamento da ripetere dopo 6 settimane.
L’iniezione deve essere fatta per via intramuscolare. Per assicurarsi di non aver toccato un vaso sanguigno si consiglia di aspirare con la siringa prima di iniettare il farmaco.
Per tutte le terapie indicate si consiglia di non procedere autonomamente e di chiedere consiglio ad un medico. Ogni paziente necessita di una differente terapia e di tempi diversi per il recupero. Una terapia scorretta o improvvisata può esporre il paziente a rischio di sovradosaggio o di carenza.
Sovradosaggio
Se dalle analisi la calciuria supera 300 mg/24 h negli adulti o 4-6 mg/kg/die nei bambini e la calcemia supera i 10,6 mg /dl (2,65 mmol/l) bisogna interrompere la terapia. Il sovradosaggio può causare ipercalciuria e ipercalcemia.
I sintomi di un sovradosaggio sono:
- nausea e vomito;
- sete;
- poliuria;
- disidratazione;
- polidipsia;
- costipazione.
Un sovradosaggio cronico può causare calcificazione vascolare e calcificazione degli organi. Nei primi 6 mesi di gestazione potrebbe avere effetti tossici sul feto e causare ritardi nello sviluppo fisico e mentale. L’ipercalcemia nella madre può causare al neonato anche tetania, ipocalcemia e convulsioni. In caso di ingestione accidentale di una dose massiccia di farmaco si consiglia di consultare il medico o di chiamare il più vicino ospedale.
Per evitare un sovradosaggio bisogna anche tenere conto che la dose totale di vitamina D potrebbe aumentare in caso di associazione con dei trattamenti che contengono già vitamina D, in caso di assunzione di cibi con aggiunta di vitamina D e in caso di utilizzo di latte con aggiunta di vitamina D. Per qualsiasi dubbio bisogna consultare il medico.
Controindicazioni
È assolutamente controindicata la terapia a base di Dibase® nel caso in cui il paziente abbia mostrato nel passato o anche in tempi recenti ipersensibilità al colecalciferolo, o a uno qualunque degli eccipienti che sono contenuti nel medicinale (ovvero olio di oliva raffinato).
Il farmaco è inoltre controindicato nei pazienti che soffrono di ipercalciuria (eccesso di calcio nelle urine), ipercalcemia (eccesso di calcio nel sangue), insufficienza e/o calcolosi renale. Se il paziente soffre o ha sofferto di queste patologie deve consultare il medico prima di procedere con la terapia a base di vitamina D.
Precauzioni per l’uso
Nei pazienti anziani che siano già in trattamento con glicosidi cardiaci o con diuretici bisogna controllare a cadenza regolare sia la calcemia che la calciuria (il diuretico potrebbe aumentare la concentrazione del calcio nell’organismo). Nel caso in cui il paziente presenti ipercalcemia o insufficienza renale il trattamento deve essere ridotto o interrotto (seguendo il parere del medico).
I pazienti affetti da sarcoidosi devono assumere il farmaco con cautela e devono tenere sotto controllo i livelli del calcio sia nel siero che nelle urine. Nei pazienti affetti da insufficienza renale bisogna monitorare a cadenza regolare gli effetti del farmaco sull’omeostasi di calcio e fosfato.
Gravidanza e allattamento
Durante i primi sei mesi di gestazione il farmaco deve essere prescritto solo in casi di reale necessità perché potrebbe avere effetti tossici sul feto. Nell’ultimo trimestre potrebbe risultare necessaria per la donna una terapia a base di vitamina D. Anche in questo caso la terapia va consigliata e seguita sempre e solo da un medico. Durante la gravidanza non bisogna assumere nessun farmaco senza aver prima sentito il parere del medico.
Nel periodo dell’allattamento potrebbe essere necessario per la donna seguire una terapia a base di vitamina D. Anche durante l’allattamento la terapia va consigliata e seguita sempre e solo da un medico.
Interazioni con altri farmaci
Dibase® può interagire con altre formulazioni farmacologiche ed è dunque necessario per il medico, prima dell’inizio della terapia, valutare nel complesso i farmaci assunti dal paziente.
L’uso concomitante di farmaci anticonvulsivanti o di barbiturici potrebbe ridurre l’effetto della vitamina D e inattivarla. Se il paziente segue un trattamento con diuretici tiazidici il livello di calcio nell’organismo potrebbe aumentare, per questo si consiglia un regolare controllo delle concentrazioni sieriche di calcio. Se il paziente utilizza farmaci glucocorticosteroidi possono ridurre l’effetto della vitamina D.
Se il paziente è in cura con farmaci contenenti digitale, la vitamina D potrebbe accrescere il rischio di tossicità della digitale. I farmaci antiacidi contenenti alluminio possono interferire con l’efficacia di Dibase® mentre i preparati con magnesio potrebbero esporre il paziente al rischio di ipermagnesiemia. Il farmaco potrebbe interagire anche con il warfarin. Farmaci come l’orlistat, la colestiramina e il colestipolo riducono l’efficacia di Dibase®. Prima di assumere qualsiasi farmaco si consiglia di chiedere il parere del medico.
Effetti collaterali
Il colecalciferolo può essere responsabile di effetti collaterali per il paziente anche gravi di cui si deve tenere conto prima della somministrazione del farmaco.
Come tutti i farmaci anche Dibase® potrebbe causare effetti indesiderati. Se il paziente segue la posologia del medico in genere il farmaco è ben tollerato e non presenta effetti collaterali. In alcuni casi possono presentarsi una serie di effetti indesiderati diversificati.
- Disturbi del metabolismo e della nutrizione: debolezza, inappetenza, sete;
- Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso: stato confusionale, cefalea, sonnolenza;
- Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilità;
- Patologie della cute: rash cutaneo, prurito;
- Patologie renali e urinarie: nefrocalcinosi, polidipsia, insufficienza renale, poliuria;
- Patologie gastro-intestinali: costipazione, diarrea, flatulenza, dolore addominale, nausea e vomito, gusto alterato.
Il farmaco potrebbe causare anche alterazioni degli esami del sangue come ipercalciuria, ipercalcemia. Seguire le indicazioni del medico e le istruzioni sul foglietto illustrativo riduce sensibilmente il rischio che si presentino effetti collaterali. Nel caso in cui il paziente noti effetti collaterali non presenti nel foglietto illustrativo deve avvertire il medico.
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