Ranidil® è un medicinale prodotto e commercializzato nel nostro Paese dalla casa farmaceutica Menarini. Agisce grazie alla presenza della ranitidina cloridrato, un principio attivo che si utilizza nel trattamento dell’ulcera duodenale e dell’ulcera gastrica benigna.
Il farmaco si utilizza anche per la terapia delle ulcere associate al trattamento con FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) in caso di ulcera post-operatoria e ulcera recidivante e in caso di esofagite da reflusso e della sindrome di Zollinger-Ellison.
Il farmaco si utilizza anche nella cura della gastrite o della duodenite se associate a ipersecrezione acida e del trattamento del reflusso gastroesofageo e delle sue conseguenze, compresa l’esofagite da reflusso. Inoltre agisce anche come farmaco sintomatico della sindrome da reflusso gastroesofageo.
Queste riportate sono le principali indicazioni terapeutiche del farmaco. Passiamo ora ad approfondire altri importanti aspetti.
In questo articolo parliamo di:
Forme Farmaceutiche Disponibili
Le forme farmaceutiche seguenti sono autorizzate per la commercializzazione in Italia dall’Agenzia Italiana del Farmaco sono le seguenti:
- Ranidil® 300 mg compresse rivestite in confezione da 20 compresse;
- Ranidil® 150 mg compresse rivestite in confezione da 20 compresse.
Quanto costa?
Ranidil® è un farmaco di classe A, ovvero un medicinale che può essere rimborsato dal SSN e necessita di una prescrizione medica per essere acquistato in farmacia. Tuttavia, è possibile acquistare il dosaggio da 75 mg che non richiede ricetta medica ed è acquistabile anche on-line dalle farmacie autorizzate. Il suo prezzo è di 6,99 euro per una confezione da 10 compresse.
Come agisce?
Il farmaco Ranidil® appartiene alla categoria dei farmaci per il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo e dell’ulcera peptica. La massima concentrazione plasmatica del farmaco viene raggiunta in circa 1-3 ore dall’assunzione ed ha un’emivita di 2-3 ore. L’escrezione del farmaco è principalmente renale.
La ranitidina è un antagonista specifico e dei recettori H2 dell’istamina presenti sulla parete dello stomaco. L’inibizione di questi recettori blocca la secrezione di acidi da parte dello stomaco riducendo in questo modo si attenua la tendenza alla risalita dei succhi gastrici. Questo farmaco ha un durata d’azione abbastanza lunga: una singola dose da 150 mg è efficace per circa 12 ore.
Come si assume? La posologia
Per quanto riguarda la posologia è necessario attenersi a quanto riportato all’interno del foglio illustrativo oppure seguire i consigli del medico. Negli adulti compresi gli anziani ed adolescenti con età pari o maggiore di 12 anni: la dose consigliata è di 300 mg al dì, 150 mg al mattino e 150 mg la sera.
Nei pazienti affetti da ulcera gastrica o da ulcera duodenale si possono somministrare in alternativa anche 300 mg, in una sola somministrazione la sera prima di andare a dormire. Nei pazienti con ulcere grandi e nell’esofagite peptica grave la dose può essere aumentata fino a 600 mg al dì, per poi tornare allo schema posologico consigliato.
La posologia del farmaco per ogni terapia ed esigenza è piuttosto complessa e deve essere valutata dal medico a seconda della patologia e della cura necessaria. Per questo motivo è necessario sempre rivolgersi al medico specie per quanto riguarda la posologia in casi di patologie serie o recidive.
I pazienti che soffrono di insufficienza renale la ranitidina può causare un aumento nelle concentrazioni plasmatiche. Le dosi consigliate di farmaco, nel caso di pazienti con insufficienza epatica devono essere prescritte dal medico.
Sovradosaggio
Sono stati effettuati studi per il sovradosaggio di Ranidil®. Il prodotto non presenta, se non in rari casi, problemi causati da un sovradosaggio, ma in caso di sintomi da eccessiva assunzione del principio attivo deve essere eseguita una terapia sintomatica e una terapia di supporto.
In caso di ingestione accidentale del farmaco o di assunzione di una dose eccessiva si consiglia di avvertire immediatamente il medico o di rivolgersi all’ospedale più vicino. Se si ha qualsiasi dubbio sull’utilizzo del farmaco si consiglia di rivolgersi al medico o al farmacista.
Gravidanza e allattamento
Per quanto riguarda le possibilità di utilizzo di Ranidil® durante gravidanza e allattamento bisogna consultare il medico in quanto è sempre preferibile non assumere nessun farmaco durante la gravidanza e l’allattamento senza prima aver chiesto il parere del proprio medico.
La ranitidina è in grado di attraversare la barriera placentare per questo motivo deve essere somministrata durante il periodo della gravidanza solo se i benefici superano di gran lunga i rischi connessi alla sua assunzione.
Il principio attivo viene escreto nel latte materno e per tale motivo si sconsiglia la sua assunzione durante l’allattamento. Per qualsiasi dubbio si consiglia di chiedere il parere del medico o del farmacista.
Controindicazioni
L’utilizzo della ranitidina è sconsigliato nei casi di ipersensibilità allo stesso, nonché nei casi di ipersensibilità agli eccipienti contenuti nel farmaco. Gli eccipienti presenti nelle compresse sono: cellulosa microcristallina, ipromellosa, titanio diossido E171 e magnesio stearato.
Non ci sono altre controindicazioni da considerare per l’utilizzo di farmaco Ranidil®. Se si ha qualsiasi dubbio sull’utilizzo del farmaco e sulle eventuali controindicazioni si consiglia di rivolgersi al medico o al farmacista.
Interazioni con altri farmaci
Come qualsiasi altro farmaco anche Ranidil® può interagire con altri prodotti. Il farmaco può interagire con il diazepam, la fenitoina, il propranololo, la lidocaina, la teofillina, il warfarin e altri anticoagulanti e può influenzare l’eliminazione di altri medicinali.
Alte dosi di ranitidina possono ridurre l’escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide e aumentare i livelli plasmatici di questi medicinali nell’organismo.
Il farmaco può causare un aumento dell’assorbimento di triazolam, glipizide e midazolam e ridurre l’assorbimento di atazanavir, ketoconazolo, delaviridina e gefitnib.
L’assorbimento della ranitidina può diminuire in presenza di alte dosi di idrossido di magnesio, sucralfato o idrossido d’alluminio (altri farmaci utilizzati per il trattamento dell’iperacidità). Per questo motivo si consiglia di somministrare questi farmaci con un intervallo di 2 ore circa. Se si ha qualsiasi dubbio sull’utilizzo del farmaco e sulle sue controindicazioni si consiglia di rivolgersi al medico o al farmacista.
Effetti collaterali
Come per ogni farmaco anche Ranidil® può avere degli effetti collaterali. Tra essi ricordiamo: agranulocitosi, pancitopenia, aplasia midollare, ipoplasia, shock anafilattico, dispnea, agitazione, depressione, allucinazioni, confusione mentale, tachicardia, bradicardia, mal di testa, sonnolenza, insonnia, offuscamento della vista, nausea, vomito, diarrea, pancreatite, aumento dei livelli di creatinina.
Se si ha qualsiasi dubbio sull’utilizzo del farmaco si consiglia di rivolgersi al medico o al farmacista.
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