La prima serata del Festival di Sanremo ha, come ogni anno, stupito e divertito. C’è però una parola che ha catturato l’attenzione di molti: Trifluoperazina.
Infatti ad accompagnare l’esibizione del cantante romano in gara Max Gazzè è una band sconosciuta con un soprannome piuttosto bizzarro, in cui compare appunto la parola Trifluoperazina. Ma cos’è e da cosa deriva questo nome?
Attorno alla Trifluoperazina Monstery band si era creato un vero e proprio caso: quando annunciati insieme al cantante, nessuno sapeva di cosa si trattasse e chi fossero i componenti. Durante la prima serata però è stato tutto chiaro e l’unico dubbio rimasto è capire cosa sia la Trifluoperazina. Andiamo quindi ad approfondire la questione.
In questo articolo parliamo di:
Cos’è la Trifluoperazina?
La trifluoperazina appartiene alla classe chimica delle fenotiazine, ossia composti organici con capacità antipsicotiche utilizzati principalmente per il trattamento della schizofrenia. Questi farmaci possono però anche essere utilizzati per il trattamento dell’ansia lieve.
In generale possiamo dire che questo trattamento è adatto alle manifestazioni di disordini psicotici, come stati di ansia, tensione e agitazione che si osservano nelle nevrosi o associati a somatizzazioni.
La trifluoperazina ha diversi effetti collaterali e per questa ragione può essere venduta solo con ricetta medica. Può infatti essere associata alla comparsa della sindrome neurolettica maligna, può scatenare movimenti muscolari incontrollati, abbassare il numero delle piastrine, ridurre i tempi di risposta del nostro organismo alle infezioni, aumentare la sensibilità della pelle al sole, indurre sonnolenza e stanchezza e alterare i risultati di diverse analisi. Inoltre dopo la somministrazione di questo composto si può verificare secchezza della fauci, reazioni cutanee e amenorrea.
L’assunzione di trifluoperazina è controindicata nei soggetti che soffrono di grave sonnolenza, di ridotta funzionalità del midollo osseo, di disturbi del sangue e di danni al fegato; inoltre è da evitare l’assunzione insieme a grossi quantitativi di alcol e di farmaci che già provocano sonnolenza.
Trifluoperazina Monstery band: da chi è composta la band di Max Gazzè
La Trifluoperazina Monstery band non è composta da veri musicisti: Max Gazzè ha portato sul palco di Sanremo 2021 una serie di cartonati di personaggi molto famosi, con il nome di una band che deriva da una sostanza antipsicotica utilizzata per il trattamento di malattie psicotiche. D’altronde il brano con cui il cantante romano è in gara ha il titolo di Farmacista e dunque il collegamento è presto fatto.
È un modo per riflettere, ma anche per provare a ridere in questo periodo difficile in cui politica e sanità si sono mescolate troppo, queste le parole con cui Max Gazzè ha presentato il suo brano; dunque una canzone ironica ma riflessiva che mescola consigli medici con pungente satira politica.
Nel brano, il cantante dialoga con la donna amata e cerca di nascondere, senza molto successo, il disappunto nei confronti di chi dice di avere la verità in tasca per ogni cosa. Max prende in giro questa categoria di saccenti, mostrando come in un periodo di così grande confusione basta mescolare qualche ingrediente, proprio come fa il farmacista, per apparire il risolutore di ogni problema.
Tutti i farmaci nominati nella canzone di Max Gazzè
La Trifluoperazina non è l’unico farmaco nominato nella canzone di Max Gazzè. Nel testo ritroviamo il nome di molti principi attivi e di rimedi naturali comunemente usati. Vediamoli insieme:
Té verde: ha proprietà antiossidanti, per il contenuto in omega 3 e omega 6, riduce colesterolo e l’assorbimento di grassi, è diuretico e depurativo, ha effetti ipoglicemizzanti e aiuta il dimagrimento.
Dimetisterone e Norgestrel: sono progestinici, utilizzati come principi attivi in contraccettivi ormonali.
Stramonio: è nota come erba del diavolo ed erba delle streghe per i suoi effetti velenosi e allucinogeni, dati dall’elevata concentrazione di alcaloidi, in particolare atropina e scopolamina. Date le proprietà sedative e narcotiche, è stata utilizzata in via sperimentale per curare stati d’ansia e depressivi, ma può causare effetti allucinogeni e tossici molto marcati, che includono paralisi della muscolatura e del sistema respiratorio, fino alla morte.
Pindololo: è un principio attivo beta-bloccante presente in farmaci utilizzati per l’ipertensione e nel trattamento delle aritmie cardiache e dell’angina pectoris. In psichiatria, è utilizzato in associazione agli antidepressivi della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), dei quali è in grado di accelerare la risposta antidepressiva.
Secobarbital: è un farmaco barbiturico ad azione breve con proprietà sedative ed ipnotiche, utilizzato per trattare gli stati d’ansia prima degli interventi chirurgici e l’insonnia, ma solo per brevissimo periodo di tempo. L’utilizzo prolungato per oltre due settimane può infatti causare dipendenza.
Noci: oltre a essere ricche di sali minerali (magnesio, calcio e potassio), vitamina E, acidi grassi omega 3 e proteine vegetali, le noci contengono una melatonina naturale, utile a ristabilire i cicli di sonno-veglia, contrastare jet lag e favorire l’addormentamento.
Zafferano: non molti sanno che lo zafferano ha effetti benefici sul tono dell’umore, riduce ansia, stress e può giovare in caso di lieve depressione.
Lavanda: l’olio essenziale di lavanda ha molteplici effetti benefici sul corpo e sulla mente. Con effetti distensivi sul sistema nervoso, è utile in caso di stati d’ansia, insonnia, palpitazioni, nervosismo e stress.
Passiflora: la passiflora rientra negli ansiolitici naturali, ha effetti benefici in caso di stress, ansia, tosse nervosa, sindrome dell’intestino irritabile, tachicardia, dolori mestruali e disturbi causati dalla menopausa. Ha un effetto calmante sul sistema nervoso, combatte l’insonnia causata da preoccupazioni, stati di ansia e angoscia e previene risvegli notturni per un sonno ristoratore.
Guaranà: ricco di antiossidanti, ha benefici simili a quelli del tè verde. I semi di guaranà hanno una concentrazione di caffeina superiore a quella dei chicchi di caffè e per questo motivo la loro bevanda ha effetti stimolanti, aumenta il metabolismo, diminuisce l’affaticamento, migliora concentrazione e capacità di apprendimento.
Fiori di Bach: i rimedi floreali individuati da Bach possono essere utilizzati in caso di stress, depressione, ansia, stanchezza, psoriasi e gastriti nervose.
Trifoglio rosso: ricco di flavonoidi, è un alleato in particolare della donna, sia in età fertile (riduce i sintomi della sindrome premestruale) che in menopausa (previene l’osteoporosi e favorisce la mineralizzazione delle ossa, allevia sintomi tipici come nervosismo e vampate di calore).