Con l’arrivo dell’estate, riparte il “Piano anti-Caldo”, un’iniziativa volta alla prevenzione degli effetti negativi delle alte temperature estive sulla salute, con un focus particolare sui soggetti più vulnerabili.
Questo programma è di cruciale importanza ai fini di una mitigazione dei rischi associati al caldo, i cui effetti possono essere anche gravi soprattutto nelle persone anziane, nei malati cronici, nei neonati e nei bambini piccoli.
In questo articolo parliamo di:
- Cosa prevede e cos’è il piano anti-caldo del Ministero della Salute?
- Come sono impostati i bollettini? Quali livelli di rischio sono riconosciuti?
- Sono disponibili alcune risorse informative utili ad affrontare le ondate di calore?
- I risultati di uno studio: l’esposizione al calore è un rischio maggiore per i cardiopatici
- Prevenzione dei problemi di salute legati alle ondate di calore estive
- Quali sono i consigli per affrontare al meglio il caldo estivo?
- Fonti
Cosa prevede e cos’è il piano anti-caldo del Ministero della Salute?
Il “piano anti-caldo” del Ministero della Salute prevede l’organizzazione di una serie di attività chiave utili a gestire le ondate di alta temperatura. Tra queste troviamo:
- Elaborazione giornaliera di bollettini: ogni giorno, sono redatti bollettini specifici per ogni città, contenenti previsioni sulle ondate di calore. Questi sono strumenti fondamentali per fornire una giusta informazione alla popolazione, per quanto riguarda i rischi.
- Invio al Centro di Riferimento Locale: i bollettini prodotti vengono inviati ai centri di riferimento locali, che sono le strutture responsabili per il coordinamento degli interventi di prevenzione a livello sociosanitario.
L’obiettivo di questa misura è quello di attuare misure preventive mirate in tempi rapidi. - Pubblicazione sul sito del Ministero della Salute: i bollettini e altre informazioni utili sono pubblicati sul portale del Ministero della Salute, garantendo un’ampia diffusione delle previsioni e delle misure preventive a tutta la popolazione.
I bollettini sono poi elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, nell’ambito del Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, coordinato dal Ministero della Salute. Vengono pubblicati dal lunedì al venerdì, fino a metà settembre.
Come sono impostati i bollettini? Quali livelli di rischio sono riconosciuti?
I bollettini sulle ondate di calore forniscono quattro livelli di rischio graduato:
- Livello 0: nessun rischio
- Livello 1: Rischio basso previsto per le successive 24-72 ore.
- Livello 2: Rischio elevato previsto per le successive 24-72 ore.
- Livello 3: Condizioni di rischio elevato persistenti per 3 o più giorni consecutivi, previste per le successive 24-48 ore.
Il sistema operativo dei bollettini copre 27 città italiane per le quali vengono monitorate continuamente le condizioni meteo: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, e Viterbo.
Sono disponibili alcune risorse informative utili ad affrontare le ondate di calore?
Il portale del Ministero della Salute è fornito di numerosi testi informativi riguardanti le ondate di calore, disponibili sia per la popolazione che per gli operatori sanitari.
Queste risorse sono di cruciale importanza ai fini di diffondere una certa consapevolezza per quanto riguarda le misure di prevenzione utili per affrontare le ondate di calore e proteggere la salute delle persone più fragili.
I risultati di uno studio: l’esposizione al calore è un rischio maggiore per i cardiopatici
Gli individui che soffrono di patologie coronariche possono sperimentare un rischio maggiore: è il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista “Annals of Internal Medicine” che ha evidenziato la maggiore vulnerabilità dei soggetti affetti da condizioni morbose alle coronarie, alle alte temperature estive.
Questo studio ha analizzato 20 giovani adulti sani, 20 anziani con malattia coronarica e 21 anziani sani.
Nel corso delle sperimentazioni, i soggetti sono stati esposti a calore in laboratorio.
Il gruppo ha quindi esaminato il flusso di sangue nelle arterie coronarie di tutti i soggetti della corte scoprendo che questo parametro è direttamente influenzato da un’esposizione al calore, in maniera indipendente dall’età del soggetto.
I dati ottenuti hanno mostrato che le alte temperature possono aumentare notevolmente lo stress sul muscolo cardiaco, rappresentando un rischio notevole per i soggetti che soffrono di patologie coronariche.
In questi soggetti infatti sono stati osservati piccoli eventi di ischemia miocardica asintemoatica indotti dall’alta temperatura.
Attualmente stiamo assistendo a un aumento generale delle temperature medie globali; quindi, è di cruciale importanza che si riescano a individuare i soggetti più fragili in questo senso.
L’esposizione a un calore intenso può portare il cuore a uno sforzo ingente con la potenzialità di innescare ischemie ed eventi vascolari avversi.
Pertanto, è essenziale che il personale medico ricordi ai pazienti più a rischio l’importanza di riconoscere e prevenire l’ipertermia per proteggere la loro salute cardiaca.
Prevenzione dei problemi di salute legati alle ondate di calore estive
Al di là dei risultati dello studio che abbiamo illustrato pocanzi, l’esposizione al caldo può causare diverse problematiche di salute, anche gravi, soprattutto tramite alterazioni del sistema di regolazione della temperatura corporea.
Normalmente il corpo si raffredda tramite la sudorazione corporea, tuttavia in alcune condizioni ambientali, questo meccanismo può essere inefficiente.
Ad esempio, quando il tasso di umidità è molto alto, il sudore evapora lentamente, impedendo un efficace raffreddamento del corpo e facendo aumentare la temperatura corporea a livelli pericolosi per gli organi vitali.
La capacità termoregolatoria del corpo è influenzata da molti fattori, fra i quali spiccano l’età, le condizioni di salute generali o l’assunzione di farmaci.
I soggetti a rischio da questo punto di vista sono:
- Persone anziane o non autosufficienti.
- Persone che assumono regolarmente farmaci.
- Neonati e bambini piccoli.
- Chi pratica esercizio fisico o svolge lavori intensi all’aperto.
Quali sono i consigli per affrontare al meglio il caldo estivo?
Durante i periodi di elevato rischio di ondate di calore e per le successive 24 o 36 ore gli esperti raccomandano di seguire alcune norme di comportamento:
- Non uscire nelle ore centrali della giornata che sono anche quelle più calde
- Proteggersi dal calore nelle proprie abitazioni usando tende o persiane, e mantenere une temperatura compresa tra i 25 e i 27 gradi qualora si disponga di un impianto di climatizzazione. Se si usa un ventilatore, evitare di indirizzarlo direttamente sul corpo.
- Idratarsi e alimentarsi in maniera corretta con l’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno, evitare caffeina e consumare pasti leggeri
Adottare queste misure può aiutare a prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, specialmente per le persone più vulnerabili.
Il Piano Caldo rappresenta una risposta efficace e necessaria per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dall’aumento delle temperature, proteggendo la salute pubblica e riducendo i rischi per i gruppi più fragili.
Fonti
https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M24-3504
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