Il trattato globale sulle pandemie: a che punto siamo?

Negli ultimi anni il mondo si è confrontato con una delle sfide più impegnative del nostro tempo: la pandemia da Covid-19.

L’emergenza sanitaria globale nata dalla diffusione del virus ha messo a nudo le debolezze della globalizzazione di fronte a una minaccia pandemica, sottolineando sia la necessità che le istituzioni sappiano attuare una risposta coordinata e rapida, ma anche l’obbligatorietà di dotarsi di sistemi di prevenzione efficaci per affrontare future crisi sanitarie.

In questo contesto, l’attuazione di negoziato di un trattato globale sulle pandemie è cruciale, pur affrontando ostacoli significativi che hanno ritardato il raggiungimento di un accordo finale.

Cosa si intende nello specifico con il concetto di pandemia?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una pandemia è un evento caratterizzato dalla diffusione di una nuova malattia infettiva su almeno due continenti, che deve avere tra le sue caratteristiche, una trasmissibilità significativa da persona a persona.

La preoccupazione di fronte a un fenomeno pandemico, non si concentra solo attorno alla gravità della malattia, ma soprattutto sulla sua rapida e efficace diffusione attraverso le popolazioni globali.

Un indicatore molto importante ai fini epidemiologici, cruciale per valutare il potenziale di diffusione è l’R0, che rappresenta il numero medio di persone contagiate da ogni individuo infetto.

Questo parametro dipende da variabili complesse, tra cui le caratteristiche del patogeno, la densità della popolazione, le condizioni igieniche, climatiche e il livello di immunità e vaccinazioni.

Pandemie e spill-over

Da un punto di vista storico, molte pandemie si sono originate a partire da focolai di patogeni provenienti da specie animali: è il caso dei virus che hanno effettuato alcuni adattamenti evolutivi utili ad infettare gli esseri umani, con quel fenomeno che viene indicato come “salto di specie”, o “spill-over” in lingua inglese.

Il Covid-19 ha costretto ogni paese a implementare un Piano Pandemico conforme alle linee guida dell’OMS, continuamente aggiornate per rispecchiare l’evoluzione epidemiologica.

Quali sono le differenze tra epidemia, endemia e pandemia?

Il concetto di pandemia non può essere chiaro se prima non vengono affrontati altri concetti chiave, cruciali da un punto di vista epidemiologico, che sono quelli di epidemia ed endemia.

Un’epidemia è un fenomeno che si verifica quando una malattia infettiva si manifesta in maniera frequente e in una regione bene delineata, laddove si registra una diffusione significativa del patogeno.

La caratteristica fondamentale è quella che ogni individuo infettato dal patogeno può contagiarne più di uno, determinando un aumento rapido dei casi.

Al contrario, l’endemia indica una presenza stabile e continua di un agente patogeno all’interno di una popolazione, con un numero di casi che si distribuisce in maniera uniforme nel tempo.

Le fasi cruciali dell’evoluzione di un evento pandemico: quali sono?

L’OMS ha definito sei fasi chiave all’interno di una pandemia, ciascuna con misure specifiche di controllo e gestione:

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha delineato sei fasi cruciali che contraddistinguono l’evoluzione di un evento pandemico, ciascuna caratterizzata dall’applicazione di misure specifiche di controllo e di gestione:

  • Fase 1-2: Il patogeno circola tra gli animali; in questa fase è importante ridurre il rischio di trasmissione all’uomo attraverso un monitoraggio attento e strategie di prevenzione.
  • Fase 3: In questa fase inizia la trasmissione saltuaria del patogeno dal serbatoio animale all’uomo. In questo momento deve avviarsi l’allerta pandemica, con la necessità di identificare in maniera rapida il virus e monitorare in modo attento i primi casi umani.
  • Fase 4: Possono svilupparsi piccoli gruppi di casi epidemici, con misure mirate al contenimento dei focolai e alla gestione delle prime ondate di infezione nell’uomo.
  • Fase 5: caratterizzata dall’espansione dei focolai epidemici che vanno ad aumentare il rischio di un fenomeno pandemico conclamato. Le misure di contenimento vengono intensificate per limitare la diffusione su larga scala.
  • Fase 6: Inizio della fase pandemica ufficiale, con l’attuazione piena dei piani pandemici nazionali e internazionali. Le pandemie possono manifestarsi con più ondate di picchi di casi, seguite da periodi di rallentamento della diffusione.
  • Fase post-pandemica: Fase successiva alla pandemia, caratterizzata dalla fine dello stato di emergenza sanitaria globale. Restano essenziali il monitoraggio continuo e la preparazione per future emergenze sanitarie.

La nuova sfida è l’attuazione di un trattato globale sulle pandemie

In quest’ultimo periodo si sono svolti i primi incontri tra i vari attori internazionali per attuare un trattato globale sulle pandemie ma il processo negoziale ha affrontato numerosi ostacoli che hanno rallentato il progresso verso un accordo finale condiviso.

I negoziatori internazionali hanno lavorato senza sosta per definire un testo che possa migliorare la capacità globale di prevenire, rilevare e rispondere alle pandemie future.

La scadenza prefissata per il raggiungimento di un accordo era il mese di maggio: durante le settimane precedenti sono stati fatti colloqui intensi e spesso anche molto prolungati, con alcuni paragrafi che hanno richiesto ore di discussione per trovare un accordo comune.

Gli aspetti che hanno inciso sulla difficoltà di trovare un accordo sono state le profonde differenze geopolitiche e gli interessi nazionali: queste differenze hanno reso difficili il raggiungimento di un consenso diffuso su questioni cruciali come l’accesso equo ai vaccini e alle terapie, la condivisione delle tecnologie e la gestione della proprietà intellettuale durante le emergenze sanitarie.

Qual è il ruolo dell’unione Europea e degli enti privati nell’attuazione di un piano contro le pandemia?

L’Unione Europea e altri membri del G7 hanno cercato di assumere il ruolo di attori chiave nei negoziati per un trattato globale sulle pandemie.

Tuttavia, è necessario che venga effettuata una valutazione post-negoziato per affrontare e bilanciare le diverse posizioni degli stati membri e garantire un impegno un’impegno duraturo per la salute pubblica globale.

Le aziende farmaceutiche hanno sicuramente giocato un ruolo cruciale nel delineare la risposta alla pandemia, soprattutto per quanto concerne lo sviluppo e la fornitura e soprattutto lo sviluppo di vaccini e terapie durante la pandemia da Covid-19.

Il comparto farmaceutico sta partecipando alle riunioni tramite la Federazione Internazionale dei Produttori e delle Associazioni Farmaceutiche (IFPMA), che ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i protagonisti dell’industria farmaceutica globale nei negoziati per garantire una risposta sanitaria globale efficace.

C’è la necessità di costruire un mondo pronto ad affrontare le minacce pandemiche: ce la faremo?

Possiamo concludere affermando che qualora il mondo dovesse affrontare nuove sfide pandemiche (non ce lo auguriamo), l’implementazione di un trattato frutto di un accordo globale sul tema, rappresenta sicuramente uno strumento cruciale per rafforzare l’architettura sanitaria planetaria.

Tale accordo dovrebbe in primis promuovere la solidarietà internazionale, migliorare l’accesso equo ai vaccini e alle terapie, oltre che delineare un quadro giuridico internazionale che regolamenti e imponga la cooperazione durante le emergenze sanitarie.

Nonostante le sfide e le complessità dei negoziati, vi è la speranza che il dialogo tra le nazioni possa portare alla creazione di un trattato efficace, che sia equo, che promuova la resilienza di tutte le nazioni e che miri a salvaguardare i concetti di equità e accessibilità.

La salute globale non può aspettare: è ora di agire congiuntamente per garantire un futuro più sicuro e sano per tutti.

Fonti

https://it.euronews.com/salute/2024/06/19/trattato-globale-sulle-pandemie-perche-i-paesi-non-riescono-a-trovare-un-accordo

https://www.alleatiperlasalute.it/alla-scoperta-di/pandemie-definizione-fasi-ed-esempi-illustri-nella-storia

 

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