Le infezioni sessualmente trasmesse sono una categoria di patologie infettive che colpiscono milioni di soggetti in tutto il mondo. Nonostante l’implementazione continua dei sistemi di igiene preventiva, queste continuano a espandersi in tutto il globo.
Negli ultimi anni è stato osservato un aumento particolarmente preoccupante dei contagi, soprattutto tra i giovani. Questa situazione sembra essere dovuta alla scarsa informazione e dalla diminuzione dell’uso di metodi protettivi, come il preservativo.
Qui di seguito approfondiremo le caratteristiche delle infezioni sessualmente trasmesse, le cause del loro incremento oltre che l’importanza dell’educazione alla salute sessuale e le strategie di prevenzione che devono essere messe in atto per affrontare questa emergenza.
In questo articolo parliamo di:
- Quali sono i fattori che contribuiscono all’aumento dei contagi?
- Qual è il ruolo della mancanza di informazione?
- Cosa propongono le iniziative per affrontare questa situazione?
- Qual è il ruolo delle istituzioni in questa lotta?
- Come possiamo affrontare le IST in modo efficace?
- Perché è importante investire nella lotta contro le infezioni sessualmente trasmesse?
- Fonti
Quali sono le principali IST e le loro categorie?
Stando ai dati dell’OMS, ci sono oltre 30 patogeni che possono causate infezioni sessualmente trasmesse (IST), che possono essere suddivisi in diverse categorie:
- Batteri
- Virus
- Protozoi
- Parassiti
Le infezioni batteriche più comuni comprendono la clamidia, la gonorrea, la sifilide e altre, mentre tra quelle virali si annoverano l’HIV, l’herpes genitale, e l’epatite B e C.
Le infezioni protozoarie come la tricomoniasi, e le infezioni parassitarie, come la pediculosi del pube e la scabbia, completano questo panorama.
In Italia è stato registrato un aumento particolarmente ragguardevole di IST, in particolare tra i giovani adulti, con tendenze preoccupanti che seguono un andamento simili a quanto osservato in altre nazioni del continente europeo.
Quali sono i fattori che contribuiscono all’aumento dei contagi?
Diversi fattori possono essere considerati come causa dell’aumento delle IST: tra questi possiamo indicare un cambio dei comportamenti sessuali nei più giovani, come l’aumento del sesso occasionale.
La diminuzione dell’uso del preservativo è un altro fattore di criticità. La percezione errata che i contraccettivi ormonali possano proteggere anche dalle infezioni ha aggravato la situazione in maniera rilevante.
I dati recenti indicano che il numero di infezioni sessualmente trasmissibili in Italia è in aumento, evidenziando una crisi di consapevolezza e informazione.
Qual è il ruolo della mancanza di informazione?
Stando ai dati a disposizione possiamo essere sicuri che tra le principali cause dell’aumento delle IST vi sia la mancanza di un’adeguata educazione sessuale. Molti giovani non ricevono informazioni utili né in famiglia né a scuola, e spesso non sanno nemmeno dell’esistenza di specialisti in grado di fornire supporto.
Questa carenza di educazione porta a comportamenti rischiosi e a una scarsa comprensione dei rischi associati alle IST.
Le indagini mostrano un panorama caratterizzato da una scarsa consapevolezza riguardo ai sintomi e alle modalità di prevenzione, portando a diagnosi tardive e a complicazioni più gravi. È essenziale che le istituzioni educative e sanitarie lavorino insieme per migliorare la formazione in questo ambito.
Cosa propongono le iniziative per affrontare questa situazione?
Dinanzi a questa emergenza la Società Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIMaST) ha elaborato un vademecum per la prevenzione delle IST, specificamente rivolto ai giovani.
Questo approccio mira a dare informazioni chiare e pratiche sui comportamenti sessuali a rischio, oltre che sui sintomi e le modalità di prevenzione.
Questo vademecum include regole di base per una sessualità sicura, come l’utilizzo del preservativo in ogni rapporto occasionale; a questo si aggiunge una sensibilizzazione sul fatto che i contraccettivi ormonali non proteggono dalle infezioni, e l’importanza di mantenere la lucidità durante l’attività sessuale.
Oltre a questo viene sottolineata la necessità di evitare rapporti sessuali in presenza di infiammazioni o lesioni genitali e di sottoporsi a controlli regolari.
Qual è il ruolo delle istituzioni in questa lotta?
Le autorità italiane stanno intensificando gli sforzi per un miglioramento della consapevolezza sul tema, oltre promuovere politiche di prevenzione.
In questo momento è in fase di sviluppo un Piano Nazionale Strategico” per la prevenzione di HIV, epatiti e IST, che mira a posizionare l’Italia come un modello in Europa nella gestione di queste malattie.
Questa iniziativa comprende misure per facilitare l’accesso ai test diagnostici, in particolare per i giovani, e mira a garantire che le informazioni sui rischi siano ampiamente disponibili e comprese. L’obiettivo è rendere la salute sessuale una priorità nelle politiche sanitarie nazionali.
Come possiamo affrontare le IST in modo efficace?
Affrontare l’aumento delle IST richiede un approccio integrato e basato sulla multidisciplinarietà.
L’aspetto fondamentale è il coinvolgimento di specialisti, educatori e istituzioni per la sensibilizzazione dei giovani e fornire loro le informazioni necessarie per la protezione della propria salute sessuale.
Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile ridurre i contagi e migliorare la consapevolezza riguardo ai rischi associati.
Un’educazione efficace fa la differenza dal momento in cui le nuove generazioni riescano ad affrontare la propria sessualità nel corretto modo.
Creare spazi sicuri in cui i giovani possano discutere e informarsi su temi di salute sessuale è cruciale. Le campagne informative e le iniziative di sensibilizzazione dovrebbero essere progettate per raggiungere il pubblico giovane in modo diretto e coinvolgente.
Perché è importante investire nella lotta contro le infezioni sessualmente trasmesse?
Il crescente numero di infezioni sessualmente trasmissibili rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica, in particolare per le fasce più giovani della popolazione. La combinazione di comportamenti a rischio, scarsa informazione e mancanza di risorse adeguate rende urgente l’adozione di misure efficaci di prevenzione e trattamento.
Investire nell’educazione sessuale e nella promozione della salute è un passo di fondamentale importanza per porre fine a questi fenomeni.
L’attuazione di questi investimenti passa da una collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni sanitarie al fine di fornire informazioni chiare e accessibili, garantendo che tutti, in particolare i giovani, possano prendere decisioni informate riguardo alla propria salute sessuale.
Solo attraverso un impegno condiviso e un approccio proattivo sarà possibile contrastare l’aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili e migliorare la qualità della vita delle persone colpite, contribuendo così a una società più sana e consapevole.
Fonti
https://www.epicentro.iss.it/ist/
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