L’inquinamento dell’atmosfera terrestre rappresenta un problema globale molto importante che sta influenzando da decenni la qualità dell’aria che respiriamo e di conseguenza anche la salute degli ecosistemi e degli esseri viventi. Questa situazione è il risultato di una complessa interazione tra fonti naturali e antropiche, le quali contribuiscono a un aumento significativo di sostanze tossiche nell’aria.
In questo articolo parliamo di:
Quali sono le cause dell’inquinamento atmosferico?
Le sostanze inquinanti possono originarsi da diverse fonti. Da un lato, abbiamo le fonti naturali, come le eruzioni vulcaniche o gli incendi boschivi che possono rilasciare nell’aria grandi quantità di particelle nocive.
Dall’altro abbiamo la fonte principale di inquinamento atmosferico che è l’attività antropica, tramite processi industriali, trasporti e il riscaldamento domestico, è una delle principali responsabili dell’inquinamento. Le emissioni da motori a combustione e l’uso di combustibili fossili, in particolare, hanno un impatto devastante sulla qualità dell’aria.
Inoltre, anche sostanze normalmente presenti nell’atmosfera, come l’anidride carbonica, diventano problematiche quando si accumulano in eccesso. Le principali categorie di inquinanti atmosferici includono:
- Inquinanti primari: sostanze rilasciate direttamente nell’ambiente, come il monossido di azoto e il biossido di zolfo.
- Inquinanti secondari: sostanze che si formano attraverso reazioni chimico-fisiche nell’atmosfera, come l’ozono e il nitrato di ammonio.
Tra i gassosi più comuni troviamo gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto, i composti organici volatili (VOC) e il monossido di carbonio.
Come si classifica il particolato atmosferico?
Il particolato atmosferico, un componente critico dell’inquinamento, è classificato in base alla dimensione delle particelle:
- PM10: particelle di diametro inferiore a 10 micron.
- PM2,5: particelle di diametro inferiore a 2,5 micron, note come particelle fini.
- PM0,1: particelle di diametro inferiore a 0,1 micron, definite particelle ultrafini.
Le particelle più grandi possono essere visibili ad occhio nudo, mentre quelle più piccole sono invisibili e possono penetrare profondamente nelle vie respiratorie e persino nel flusso sanguigno.
Qual è la diffusione dell’inquinamento atmosferico?
L’inquinamento atmosferico colpisce sia gli ambienti esterni che quelli interni. Gli spazi chiusi, “indoor” per dirlo alla maniera anglosassone, sono spesso sottovalutati in questo tipo di analisi, ma secondo molte stime sono responsabili di circa 3,8 milioni di decessi all’anno, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. Le stime indicano che il particolato e i gas inquinanti sono tra i principali fattori di rischio per la salute.
Le popolazioni più vulnerabili sono quelle dell’Africa, dell’Asia e del Medio-Oriente che sono effettivamente anche le più colpite.
Le persone con una bassa estrazione socio-economica, tendono a vivere in zone del mondo più inquinate, molto spesso caratterizzate dalla vicinanza con centrali energetiche e impianti di produzione industriale.
I bambini, in particolare, corrono rischi elevati a causa della loro maggiore esposizione all’inquinamento indoor e all’aria aperta.
Quali sono gli effetti sulla salute umana?
L’esposizione all’inquinamento atmosferico può determinare una serie di sintomi immediati come tosse e difficoltà respiratorie ma i problemi di salute possono presentarsi anche a lungo termine.
Viene stimato infatti che l’inquinamento dell’atmosfera contribuisca a un ammontare di circa 500.000 decessi per carcinoma ai polmoni e a 1,6 milioni di decessi per broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Inoltre, rappresenta una causa significativa di malattie cardiovascolari, contribuendo al 19% dei decessi legati a tali patologie.
Il tipo di danno causato dai gas inquinanti varia in base alla loro solubilità e concentrazione. Per esempio, il biossido di zolfo danneggia principalmente le vie respiratorie superiori, mentre il biossido di azoto e l’ozono possono penetrare più in profondità nei polmoni. Il monossido di carbonio, sebbene non irritante, può causare ipossia legandosi all’emoglobina nel sangue.
Un altro fattore con effetti particolarmente significativi sulla salute è il particolato: le particelle più grandi, infatti danneggiano il tratto respiratorio superiore, mentre quelle di massa più ridotta raggiungono gli alveoli e possono anche entrare nel torrente circolatorio.
Come affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico?
Con il crescente riconoscimento della gravità del problema, sono state adottate nuove norme sulla qualità dell’aria a livello europeo. Tuttavia, le richieste di alcuni Paesi, come la Germania, di posticipare l’adozione di misure rigorose hanno sollevato preoccupazioni.
Le nuove norme, che mirano a ridurre i livelli di inquinamento, rappresentano una rara opportunità per proteggere la salute pubblica e migliorare la qualità dell’aria.
L’Unione Europea ha avviato una revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria, ma le soglie stabilite non sono ancora completamente in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Unione Europea ha avviato una revisione delle Direttiva sulla qualità dell’aria; tuttavia, le sglie che sono state stabilite non sono ancora completamente in linea con le raccomandazioni emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
ClientEarth, un gruppo ambientalista, sta sostenendo il diritto umano a respirare aria pulita e ha accolto con favore la possibilità per i cittadini di rivolgersi ai tribunali in caso di inquinamento.
Quali misure possiamo adottare per proteggere la nostra salute?
Per ridurre i danni causati dall’inquinamento atmosferico, è fondamentale limitare l’esposizione a gas e particelle inquinanti. Alcuni comportamenti utili includono:
- Evitare le zone trafficate: Specialmente negli orari di punta, per ridurre l’esposizione ai veicoli inquinanti.
- Arieggiare gli ambienti: Cambiare l’aria in casa, ma evitando di farlo quando i livelli di inquinamento esterni sono elevati.
- Utilizzare purificatori d’aria: Diverse piante possono anche contribuire a migliorare la qualità dell’aria domestica.
Inoltre, è importante contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Alcuni suggerimenti includono:
- Limitare l’uso di veicoli: Usare mezzi di trasporto alternativi come la bicicletta o i mezzi pubblici.
- Ridurre l’uso di combustibili fossili: Limitare l’uso di forni a legna e camini.
- Smaltire correttamente i rifiuti: Evitare di bruciare i rifiuti e promuovere la raccolta differenziata.
Per concludere possiamo dire che il problema dell’inquinamento atmosferico rappresenta una sfida cruciale per la salute pubblica e per quella dell’ambiente e degli ecosistemi.
Le misure adottate a livello europeo e locale dovranno essere migliorate al più presto al fine di garantire un futuro più sostenibile sotto questo aspetto.
Sarà fondamentale che le persone, le autorità e i governi collaborino insieme al fine di affrontare questa minaccia e garantire il diritto a un’aria più pulita per tutti.
Solo attraverso azioni coordinate e consapevoli sarà possibile ridurre i rischi e migliorare la qualità della vita per le generazioni presenti e future.
Fonti
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario/inquinamento-atmosferico
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