La natura è una fonte inesauribile di piante con proprietà utili in medicina. Tra queste, c’è la Boswellia serrata, una pianta conosciuta in India e Medio Oriente per il suo utilizzo in patologie infiammatorie. Ad oggi, la ricerca sta continuando a studiare le sue proprietà per poterla applicare nel trattamento di vari tipi di cancro. Vediamo, quindi, quali sono le caratteristiche della Boswellia, in quali situazioni si può utilizzare e a quali effetti collaterali è bene fare attenzione.
In questo articolo parliamo di:
Boswellia, la pianta della medicina ayurvedica
La Boswellia, anche chiamata incenso indiano, è un estratto della resina della corteccia dell’albero Boswellia serrata, originario dell’India, del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale. La Boswellia serrata è un albero deciduo di medie dimensioni. Rimuovendo la corteccia sottile come carta dagli alberi di Boswellia, si ottiene una gommo-oleoresina, i cui estratti sono stati utilizzati nella medicina ayurvedica. La resina è ricca di acidi triterpenici ed è stata utilizzata per secoli nella medicina ayurvedica tradizionale per trattare condizioni infiammatorie.
Proprietà della Boswellia
La resina ha al proprio interno sostanze utilizzate per secoli nella medicina ayurvedica tradizionale per per le loro proprietà:
- antinfiammatorie
- antisettiche
- astringenti
- stimolanti.
La parte resinosa della Boswellia serrata contiene monoterpeni, diterpeni (diterpenoidi macrociclici come incensolo, ossido diincensolo, iso-ossido di incensolo e un alcol diterpenico chiamato serratolo), triterpeni, acidi triterpenici pentaciclici (acidi boswellici) e acidi triterpenici tetraciclici.
Oltre a contrastare patologie infiammatorie e disturbi gastrointestinali, più recentemente, gli estratti di Boswellia serrata sono stati commercializzati per il loro potenziale beneficio nell’artrite, osteoartrite, mal di schiena, lombalgie, colite. È impiegata anche per altri disturbi come asma, diabete, ictus, cancro (pancreas, fegato,colon-retto, vescica, prostata, mammella, polmone), malattia di Parkinson, ma sono necessari ulteriori studi.
Funzionamento nell’organismo
Sembra che alcune ricerche dimostrino che l’acido boswellico potrebbe prevenire la formazione di leucotrieni nell’organismo, cioè molecole infiammatorie che possono scatenare i sintomi di asma. Sono quattro acidi presenti nella resina che contribuiscono alle proprietà antinfiammatorie andando a inibire la 5-lipossigenasi, un enzima che produce leucotrieni.
Quali sono gli effetti collaterali
L’assunzione di Boswellia sembra essere ben tollerata con pochi effetti collaterali e generalmente lievi. Includono:
- sintomi gastro intestinali transitori (nausea, diarrea o stitichezza)
- mal di testa
- bruciore allo stomaco
- ipersensibilità
- eruzioni cutanee.
L’estratto della pianta è spesso incluso in integratori alimentari che presentano composizioni multiple di ingredienti, alcuni dei quali possono portare a danno epatico. Tuttavia, non è stato possibile stabilire se la Boswellia svolga un un ruolo specifico in tali eventi. L’assunzione da parte di categorie specifiche è ancora sotto indagine, infatti non ci sono informazioni sufficienti sulla sicurezza del suo utilizzo durante la gravidanza o l’allattamento. Quindi, per precauzione, è consigliabile evitarne l’uso in queste condizioni.
Attenzione alle interazioni con i farmaci
A causa delle sue proprietà farmacologiche, è sconsigliato il suo uso contemporaneamente all’assunzione di anticoagulanti orali in quanto potrebbe potenziarne l’effetto e causare emorragie. Inoltre, può interagire anche con i FANS (Farmaci antinfiammatori non steroidei) come aspirina, naprossene e ibuprofene.
Fonti:
ARTOI – Boswellia serrata
Liver Tox – Boswellia serrata