Nella lingua italiana “agire di pancia” significa comportarsi e pensare in modo impulsivo, istantaneo o inconscio, come se ci si riferisse a una sorta di encefalo indipendente insito nel nostro addome.
In realtà, in questo modo di esprimersi c’è un’allusione a qualcosa di reale: nel nostro apparato digerente c’è davvero un sistema neuronale, chiamato sistema nervoso enterico, che potremmo considerare come un secondo cervello che comunica costantemente con il primo.
Anche lo stomaco, secondo i dati ottenuti da uno studio recente, è collegato alle attività cerebrali, modificando il proprio livello di acidità in base al tipo di emozione sperimentata.
Vediamo di approfondire il tema insieme.
In questo articolo parliamo di:
- Il sistema nervoso enterico, il nostro secondo cervello: che funzioni ha?
- Come prendersi cura dell’intestino e della sua componente nervosa?
- Relazione tra stomaco e emozioni: cosa ci dicono i risultati di uno studio?
- Come è stato impostato lo studio?
- La veicolazione di stimoli di paura cambia il pH dello stomaco: i risultati dello studio
- Quali possono essere le implicazioni nel futuro dei risultati di questo studio?
- Fonti
Il sistema nervoso enterico, il nostro secondo cervello: che funzioni ha?
Il sistema nervoso enterico, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, si comporta in modo autonomo, aiutando nel processo di fissazione dei ricordi legati alle emozioni, oltre che a rivestire un ruolo di primario ordine nella segnalazione di sensazioni di gioia e dolore.
Il sistema nervoso dell’intestino è in grado di riprodurre emozioni in modo indipendente, andando a rilasciare anche neurotrasmettitori, come la serotonina, la sostanza che veicola sensazione di felicità.
Come prendersi cura dell’intestino e della sua componente nervosa?
Porre al centro la salute del nostro intestino, significa quindi anche prendersi cura della nostra sfera mentale, perseguendo un approccio di benessere integrato sia fisico che psicologico.
Mangiare correttamente, può aiutare a stare bene con sé stessi e con gli altri.
Tra gli alimenti migliori per la salute dell’intestino, quelli della dieta mediterranea sono spesso raccomandati.
- Pasta e pane integrali
- Riso nero, rosso o integrale
- Frutta e verdura fresche e di stagione
- Legumi
- Latticini (formaggi, latte, kefir e yogurt)
- Pesce azzurro e carne bianca
- Uova
- Olio di oliva di prima spremitura
Relazione tra stomaco e emozioni: cosa ci dicono i risultati di uno studio?
Una ricerca recente condotta in Italia ha esaminato le influenza reciproche tra l’attività gastrica e una serie di emozioni generate tramite la visione dei filmati, andando a valutare il contributo della componente gastrica al modello dei due cervelli.
Lo studio si è avvalso di pillole ingeribili dotate di sensori che hanno permesso di raccogliere dati all’incirca lo stretto rapporto tra gli stati psicologici e le condizioni dello stomaco, in particolare il parametro del pH.
Come è stato impostato lo studio?
Lo studio ha coinvolto 31 soggetti, tutti uomini, di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
A tutti i partecipanti è stato chiesto di ingerire una capsula dotata di sensori in grado di misurare pH, temperatura e pressione all’interno degli organi digerenti.
Questo tipo di strumentazione è stata sviluppata per scopi di ricerca nell’ambito della medicina gastroenterica, tuttavia si sta rivelando uno strumento molto utile anche per la persecuzione di studi psicologici che hanno come obiettivo lo studio della componente digerente.
In seguito all’ingestione della capsula, i soggetti sono stati monitorati dall’esterno tramite la misurazione continua delle pulsazione del cuore, dell’attività elettrica dello stomaco e dello sbattere delle ciglia.
La veicolazione di stimoli di paura cambia il pH dello stomaco: i risultati dello studio
Durante la registrazione dei parametri i soggetti sono stati esposti alla visione di cinque tipi di video in grado di comunicare cinque diversi stati d’animo diversi:
- Paura
- Disgusto
- Felicità
- Tristezza
- Stato neutrale
I dati raccolti hanno evidenziato che gli effetti prodotti dalla visione del video non vanno solo a concentrarsi sul cuore o nei polmoni ma coinvolgono anche lo stomaco, soprattutto durante la visione dei video caratterizzati da disgusto e paura.
Per quanto riguarda i dati relativi al pH gastrico, valori di acidità (pH basso) erano associati valori di paura e disgusto, mentre valori di pH più alto erano invece associati alle sensazioni di felicità.
Per quanto concerne i segnali elettrici misurati durante la visione dei filmati, non è stata individuata nessuna relazione con l’emozione provata, tranne un incremento nella velocità del ciclo gastrico durante la visione di video felici.
Anche i parametri di temperatura e pressione non hanno fornito particolari indicazioni, se non la posizione del dispositivo all’interno dell’apparato digerente.
L’analisi del battito cardiaco ha mostrato una grande influenza delle sensazioni prodotte dai video, e lo stesso vale per i battiti di ciglia, che diminuiscono per gli scenari sia positivi che negativi rispetto a quelli neutri, con l’eccezione dei filmati tristi.
Questo rivela il legame tra il battito delle ciglia e l’attenzione, la necessità di rimanere vigili e l’acquisizione di informazioni.
Quali possono essere le implicazioni nel futuro dei risultati di questo studio?
Questo studio mostra la presenza di una complessa rete di relazioni tra l’attività gastrica e la veicolazione di emozioni, aprendo la strada a ulteriori nuove indagini, ampliando la coorte a soggetti con patologie gastrointestinali, pazienti con disturbi depressivi e dello spettro autistico, che mostrano alterazioni nella sfera emozionale
In conclusione, possiamo dire che la cura del benessere fisico e psicologico passa anche dalla consapevolezza sull’esistenza del nostro secondo cervello a livello del sistema gastrointestinale.
Il sistema enterico partecipa allo sviluppo delle emozioni esattamente come il cervello che occupa il cranio, giocano un ruolo cruciale nella regolazione delle nostre emozioni e del nostro benessere generale.
I risultati del nuovo studio italiano, inoltre, ci mostrano come oltre all’intestino, anche lo stomaco risulta essere continuamente in correlazione con il sistema nervoso centrale, modificando il proprio pH in base al tipo di emozione che viene sperimentata dal soggetto.
Comprendere meglio questa relazione ci permette non solo di migliorare la nostra salute mentale e fisica attraverso una nutrizione adeguata, ma anche di sviluppare nuove terapie per disturbi emotivi e gastrointestinali.
Fonti
https://www.insalutenews.it/in-salute/
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