Diagnosi: quali sono i criteri per valutare l’anoressia?
I principali criteri diagnostici si basano sui seguenti sintomi:
- Magrezza eccessiva: viene calcolato il BMI (Indice di Massa Corporea), ossia il rapporto tra il peso e il quadrato della statura del paziente. A seconda del valore ottenuto si verifica su opportune tabelle l’adeguatezza o meno rispetto a valori fisiologici. Nei pazienti anoressici si può arrivare a pesare circa l’85% in meno rispetto al peso ideale ed avere un indice di massa corporeo inferiore a 1,75 kg/m²;
- Alterata immagine di sé: è una delle caratteristiche che meglio rappresentano l’anoressia. Il paziente anoressico ha un’errata percezione del proprio corpo, mentre l’immagine che ha degli altri è congrua e corretta;
- Fobia di ingrassare: questo punto è un altro caposaldo dell’anoressia. Il paziente, come detto, ha un’errata percezione del suo corpo ed è terrorizzato dall’idea di ingrassare;
- Amenorrea: la forte perdita di peso porta il fisico via via ad una condizione di stress, ed una delle manifestazioni più comuni è l’interruzione del ciclo mestruale per un periodo di almeno 3 mesi (amenorrea) e che può prolungarsi tanto più il quadro clinico è grave.
Perché si interrompe il regolare ciclo mestruale? L’eccessiva magrezza comporta un blocco dell’attività dell’asse ipotalamo-ipofisario e dell’attività delle gonadi.
Nell’anoressia sono poi presenti un numero corposo di sintomi associati, che non servono a fare diagnosi, ma piuttosto a valutare la gravità del singolo caso e a pianificare un adeguato intervento terapeutico e di supporto.
Andiamo ad elencare sotto quali sono questi sintomi:
- Nello stato iniziale di malattia il soggetto può essere iperattivo e si sente motivato nel vedere che la sua strategia sta portando ad un calo del peso corporeo. Pertanto è frequente che si sottoponga ad intensi allenamenti o stress fisici, fino a che le forze vengono via via a mancare;
- Dopo un primo periodo di iperattività in cui si sente in forma, con il progressivo venir meno della forza è comune si instauri uno stato di depressione, e quindi di insonnia, stanchezza, malinconia, perdita di piacere e voglia di fare (anedonia) ed una profonda tristezza;
- Molti pazienti instaurano meccanismi stereotipati e ossessivo-compulsivi nella fase del pasto;
- Alterazioni negli esami ematochimici dovuti allo stato di malnutrizione: si hanno importanti ripercussioni negative sui globuli bianchi, sul numero di piastrine e sui valori degli elettroliti (condizione di ipopotassiemia e ipocloremia);
- Chi è colpito da anoressia sviluppa anche disturbi come atteggiamenti di chiusura e inibizioni nei confronti della vita di relazione e nella sessualità;
- Infine, in uno stato avanzato della malattia si hanno manifestazioni quali il diradamento dei capelli, alterazioni della pelle e delle unghie e la comparsa di un velo di peluria (detto lanugo) sul volto e sulla pancia.
Voltiamo pagina per analizzare le principali terapie che abbiamo a disposizione per curare l’anoressia.
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