È noto che non tutti i funghi possono essere tranquillamente ingeriti in quanto esistono diverse specie che sono velenose, e, come tali possono nuocere alla nostra salute anche molto gravemente. Ma che cosa succede se, per sbaglio, andiamo incontro ad un avvelenamento e/o intossicazione da funghi?
Oggi andremo ad occuparci insieme proprio di questo argomento. Vedremo quali sono i principali sintomi che caratterizzano un avvelenamento da funghi ma, soprattutto, andremo a vedere cosa bisogna fare in questi casi e quali sono i maggiori rischi.
In questo articolo parliamo di:
- Quali sono le differenze tra avvelenamento ed intossicazione?
- Quali sono i tipi di sindromi che possono presentarsi a causa dei funghi?
- Quali sono le sindromi a breve latenza?
- Quali sono le sindromi a lunga latenza?
- Quali sono i sintomi che si manifestano nel caso di un avvelenamento e/o intossicazione da funghi?
- Cosa bisogna fare in questi casi?
- Alcuni consigli per evitare queste condizioni
Quali sono le differenze tra avvelenamento ed intossicazione?
Prima di tutto andiamo chiarire quali sono le principali differenze tra avvelenamento ed intossicazione da funghi, due cose che spesso vengono confuse tra loro perché molto simili.
Si parla di avvelenamento quando si verifica la contaminazione di alcune sostanze, ad esempio gli alimenti o l’acqua che ingeriamo, a anche la patologia stessa che si verifica a causa della contaminazione che, a volte, può portare al decesso.
Gli avvelenamenti non avvengono solo con l’ingestione delle sostanze che sono state contaminate, ma possono avvenire anche nei seguenti modi:
- Per via respiratoria;
- Per via cutanea, ossia con il contatto diretto.
Con il termine intossicazione, invece, ci si riferisce proprio all’assunzione degli alimenti (o dell’acqua) che sono stati contaminati dalle tossine. Tale assunzione comporta un quadro patologico ben preciso, come quello che si presenta nel caso dell’ingestione di alcuni tipi di funghi.
Come puoi notare, sotto molti aspetti, i termini avvelenamento e intossicazione sono molto simili, ma oggi ci concentreremo solo su quello che accade nel caso dei funghi velenosi, ossia quei funghi che hanno delle tossine particolari in grado di scatenare delle sindromi di intossicazione.
Quali sono i tipi di sindromi che possono presentarsi a causa dei funghi?
I funghi possono contenere tante diverse tossine nocive per il nostro organismo, di conseguenza è stata fatta una classificazione per poter differenziare le varie tipologie di intossicazione che ne derivano.
Ti sembrerà strano ma, ad oggi, la maggior parte delle intossicazioni che si verificano sul territorio italiano sono causate da funghi commestibili. Infatti, anche se sono, appunto, commestibili, questi funghi, se vengono cucinati nel modo sbagliato o se vengono ingeriti in quantità eccessive, possono far male.
Per questo motivo è fondamentale fare una netta distinzione tra quelle che sono conosciute come false intossicazioni (causate dai funghi commestibili, divenuti tossici a causa di procedimenti errati a cui sono stati sottoposti), dalle vere intossicazioni (causate da funghi più o meno velenosi).
Tuttavia, la classificazione più importante da fare, e da ricordare, per distinguere le tipologie di intossicazioni a causa dei funghi, riguarda i tempi in cui i sintomi si manifestano. Abbiamo in questo caso due tipologie di sindromi di intossicazione da funghi, ossia:
- Le sindromi di intossicazione a breve latenza: ossia quelle in cui i sintomi possono iniziare a comparire già qualche minuto dopo l’ingestione del fungo, fino ad un massimo di 6 ore dal pasto Generalmente queste sindromi hanno un decorso benigno e, fortunatamente, sono le più comuni;
- Le sindromi di intossicazione a lunga latenza: in questo caso i sintomi iniziano a comparire più tardi, da un minimo di sei ore dal pasto ad un massimo di 24 ore. Queste sindromi, al contrario delle precedenti, sono da considerarsi decisamente più gravi e, addirittura, in alcuni casi possono portare al decesso.
Inoltre, le intossicazioni vere, ossia quelle causate dall’ingestione di funghi che contengono delle tossine velenose, vengono ulteriormente classificate in una lunga lista di sindromi, ognuna delle quali prende il nome della tossina responsabile dell’intossicazione, andiamo a vedere quali sono le più importanti.
Quali sono le sindromi a breve latenza?
Le sindromi a breve latenza che si manifestano più frequentemente sono le seguenti:
- La sindrome panterinica che può portare anche alla comparsa delle convulsioni;
- La sindrome gastrointestinale che, come si evince dal nome, comporta sintomi che riguardano il nostro tratto gastrointestinale, come il vomito, la nausea e la diarrea;
- La sindrome muscarinica che provoca dolori, danni epatici, vomito, nausea e diarrea;
- La sindrome coprinica, i cui sintomi si manifestano se, oltre ai funghi, viene ingerito dell’alcol;
- La sindrome paxillica che provoca dei danni ai reni e una alterazione dei livelli dei globuli rossi;
- La sindrome psilocibinica, altrimenti chiamata sindrome allucinogena o sindrome narcotica proprio per i sintomi che provoca.
Quali sono le sindromi a lunga latenza?
Per quanto riguarda, invece, le sindromi a lunga latenza, ossia le più pericolose, ricordiamo soprattutto quelle citate in seguito:
- La sindrome falloidea che può portare alla distruzione di alcune cellule e, di conseguenza, può compromettere il funzionamento dei principali organi del nostro organismo, portando spesso anche alla morte;
- La sindrome rabdomiolica che comporta una distruzione progressiva delle cellule dei nostri muscoli;
- La sindrome di szechwan che solitamente si presenta con emorragie alle gengive, epitassi e porpore emorragiche;
- La sindrome giromitrica di solito va a distruggere le cellule del sistema nervoso, del fegato e i globuli rossi, provocando anche episodi di diarrea;
- La sindrome acromelalgica di solito comporta delle crisi parossistiche, soprattutto durante le ore notturne;
- La sindrome orellanica compromette il funzionamento dei nostri reni;
- La dermatite flagellata da shiitake che, come si evince dal nome, comporta dei sintomi che interessano la nostra cute;
- La sindrome norleucinica che compromette il funzionamento dei reni, ma meno della sindrome orellanica.
E’ importante ricordare, inoltre, che alcune di queste sindromi rappresentano il tipico avvelenamento per accumulo che si verifica quando le tossine responsabili vengono ingerite in grandi quantità.
Quali sono i sintomi che si manifestano nel caso di un avvelenamento e/o intossicazione da funghi?
Come abbiamo già detto in precedenza, i sintomi che si manifestano nel caso di avvelenamento ed intossicazione da funghi, dipendono soprattutto dal tipo di tossina che abbiamo ingerito.
Tuttavia, possiamo dire che, di solito, i sintomi più comuni sono quelli che rientrano nel quadro gastrointestinale nello specifico:
- Vomito;
- Nausea;
- Diarrea;
- Dolori addominali;
- Disidratazione.
Questi sono senza ombra di dubbio i sintomi più comuni ma anche i meno preoccupanti, anche se, come vedremo più avanti, è sempre opportuno recarsi in ospedale, o comunque dal medico.
Possono, però, manifestarsi altri sintomi, sicuramente più gravi, soprattutto se riguardano il nostro fegato o il nostro sistema nervoso. Tra questi ultimi ricordiamo sicuramente le convulsioni, il coma, l’insufficienza epatica ed uno stato confusionale generale.
Cosa bisogna fare in questi casi?
Andiamo adesso a vedere come dobbiamo comportarci nel caso di un avvelenamento ed intossicazione da funghi, ricordando che si tratta di situazioni che non vanno assolutamente sottovalutate anche se i sintomi possono manifestarsi dopo giorni.
Se i funghi che abbiamo ingerito e che hanno causato l’intossicazione sono stati acquistati presso un supermercato oppure presso un esperto, quando si manifestano i sintomi può essere sufficiente recarsi dal proprio medico curante in quanto la situazione potrebbe non essere preoccupante come sembra.
Se, invece, i sintomi sono stati causati dall’ingestione di funghi poco controllati è assolutamente importante recarsi al pronto soccorso perché non sappiamo che tipo di tossina abbiamo ingerito. In questo caso ti consigliamo di portare con te i funghi che hai ingerito, anche se sono cotti.
Al pronto soccorso troverai il personale esperto che ti sottoporrà sicuramente a delle analisi per cercare di individuare la tossina che ha scatenato questa reazione, ovviamente dopo aver messo in pratica tutte le procedure necessarie per espellerla, come la lavanda gastrica.
Il trattamento a cui verrai sottoposto per ripristinare una situazione normale, intuibilmente, dipende proprio dal tipo di tossina che hai ingerito. Ad esempio, se hai avuto una sindrome gastrointestinale, probabilmente verrai reidratato con delle flebo.
In ogni caso ricordati di non ricorrere mai a dei rimedi fai da te, su internet se ne trovano sicuramente tantissimi ma potrebbero peggiorare la tua situazione e non attendere che i sintomi regrediscano spontaneamente.
Alcuni consigli per evitare queste condizioni
Per evitare di andare incontro ad un avvelenamento o intossicazione da funghi ricordati di seguire alcuni piccoli accorgimenti, come quelli citati in seguito:
- Non acquistare mai funghi che non siano certificati;
- Consuma i funghi raccolti solo dopo averli fatti identificare da un esperto;
- Informati bene sulla modalità di cottura del fungo in quanto potrebbe interferire sulla comparsa dei sintomi dell’intossicazione;
- Pulisci sempre i funghi prima di cuocerli o prima di mangiarli in quanto la terra rimasta su di essi potrebbe veicolare alcune patologie.