La borsite del piede è una delle problematiche più comuni tra quelle che colpiscono appunto il piede e può colpire tanto chi svolge attività fisica e atletica di livello avanzato, sia invece chi svolge uno stile di vita più sedentario.
Come avremo modo di vedere più avanti, non si tratta di un’infiammazione generica, ma di quella che colpisce la borsa sierosa nella parte inferiore del tallone, che finisce per riempirsi di liquido e andare a premere su tutte le zone circostanti, diventando causa del tipico dolore che accompagna questa problematica.
Nella guida di oggi ci occuperemo delle cause che possono portare alla borsite del piede, delle eventuali terapie e dei rimedi naturali che possono darci una mano a superare quanto meno le fasi più acute della problematica.
In questo articolo parliamo di:
Una piccola introduzione all’anatomia del calcagno e del piede
Come abbiamo detto nell’introduzione, la borsite del piede è un’infiammazione che attacca una struttura ben precisa tra quelle che costituiscono il piede.
Nello specifico la borsite impegna le sacche che si trovano tra tendini e ossa e hanno il compito da un lato di ridurre per quanto possibile l’attrito tra le due parti, dall’altro quello di distribuire il carico su tutta l’articolazione, bilanciandolo ed evitando che si impegnino alcune parti dell’articolazione in modo maggiore rispetto alle altre.
Le borse sierose svolgono dunque un ruolo fondamentale per quanto riguarda il corretto funzionamento delle articolazioni e del piede e l’infiammazione, oltre a presentarsi con il tipico dolore che analizzeremo nel paragrafo dedicato alle cause, può creare problemi distributivi e di equilibrio.
La borsa retrocalcaneare, che è quella interessata della borsite, si trova nella parte del tallone posteriore, precisamente tra il calcagno e la parte visibile del tenidne d’Achille.
I diversi tipi di borsite del piede
Le borsiti del piede possono dividersi in diverse tipologie a seconda di quella che è stata la causa che l’ha innescata. Abbiamo infatti:
- Borsite del piede infiammatoria: è la più tipica e vede la sua origine tipicamente nel sovraccarico della sacca sierosa, dovuta o ad attività fisica eccessiva, oppure ad affaticamento. É un problema che colpisce molto di frequente gli sportivi che praticano attività con sollecitazione intensa degli arti inferiori;
- Borsite emorragica: causata in genere da traumi consistenti, la borsite emorragica è dovuta al versamento di sangue all’interno della sacca sierosa. La sacca, gonfiandosi, finisce per avere maggiore attrito con tendine e articolazione, causando dolore;
- Borsite di origine chimica: quando invece la degenerazione del tendine è la causa dell’infiammazione a carico della borsite, degenerazione che può essere ricondotta a sostanze chimiche specifiche che sono in grado di attaccare il tendine stesso;
- Borsite batterica: in questo caso il problema è innescato da infezioni batteriche che possono attaccare la sacca sierosa oppure i tessuti circostanti.
Le cause del grosso delle borsiti sono comunque riconducibili a episodi traumatici che interessano particolarmente sportivi che sono sottoposti a sollecitazioni importanti, nonché coloro i quali sono sottoposti ad uno sfregamento dei tendini ripetuto e costante.
Il suolo sul quale si svolge l’attività sportiva è, inoltre, di fondamentale importanza: più è duro il fondo, più è probabile che la borsite faccia la sua comparsa.
Le patologie reumatiche e la borsite
Vale la pena ricordare che la borsite, soprattutto quando dovesse presentarsi senza eventi traumatici, può essere ricondotta anche a patologie reumatiche e delle articolazioni, come l’artrite reumatoide, la gotta e anche il grosso delle collagenopatie, categoria di patologie all’interno delle quali sono contenute tutte quelle malattie in grado di alterare la salute o la rigenerazione del collagene.
Come riconoscere la borsite: i sintomi
Riconoscere la borsite del piede è relativamente semplice, in quanto presenta un quadro sintomatico relativamente preciso e facilmente individuabile anche se non si è specialisti.
Tra i sintomi più comuni troviamo:
- dolore mentre si cammina;
- dolore durante i movimenti della caviglia, anche se effettuati senza carico;
- dolore lancinante nel caso in cui si dovesse applicare pressione sull’area infiammata.
Il dolore è tipicamente localizzato sul calcagno posteriore, anche se nei casi di infiammazione più grave può irradiarsi e raggiungere anche il polpaccio e la pianta del piede.
Nel caso di infortunio complesso, con la borsite che è accompagnata dallo stiramento del polpaccio, la tensione alla quale è sottoposto il tendine d’Achille può innescare i dolori tipici che sono sintomo della borsite.
Quali sono le terapie più efficaci per la borsite del piede?
La borsite del piede deve essere trattata cercando di considerare tutti gli aspetti di una patologia così complessa:
- bisogna intervenire per eliminare il dolore, che può essere insopportabile per alcuni pazienti;
- bisogna intervenire per eliminare lo stato infiammatorio ed evitare che si ripresenti in futuro.
Per le fasi più acute del dolore ci si può sicuramente aiutare con il ricorso ad una borsa del ghiaccio, da tenere per un massimo di 10 minuti, tutte le volte che il dolore si farà troppo acuto.
Va interrotta l’attività fisica che solleciti eccessivamente il tallone e vanno valutate con l’ortopedico le possibilità offerte da plantari aggiuntivi oppure un cambio delle scarpe che vengono utilizzate per l’allenamento.
Sarà poi il medico a valutare la possibilità di ricorrere a terapie a base di anti-infiammatori, laddove queste dovessero essere necessarie.
Negli ultimi tempi si è fatto ricorso con un discreto successo anche con le terapie a base di onde d’urto, che devono comunque essere prescritte, laddove il medico ne ravvisi l’utilità, dal medico stesso.
Nel caso in cui la borsite sia riconducibile a patologie reumatiche, dovrà essere seguito un percorso diagnostico prima e terapeutico poi in base alla patologia riscontrata.
Fatta eccezione per la borsa del ghiaccio, non è consigliabile procedere per conto proprio con l’utilizzo di rimedi naturali e non. La situazione può essere relativamente complessa e necessita dell’intervento di uno specialista.
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