Che cos’è la cisti aracnoidea? Quali sono le principali cause della sua formazione? Quali sono i sintomi tipici? Come viene diagnosticata?
In questo articolo andremo a parlare di un argomento molto diffuso nel settore neurologico, ossia la cisti aracnoidea. Si tratta di una lesione tumorale di natura benigna che si presenta con cause e sintomi ben precisi e che necessita di un certo tipo di trattamento.
Nella guida di oggi cercheremo di approfondire a 360° questa particolare formazione che si può venire a formare in diverse parti del corpo.
In questo articolo parliamo di:
Che cos’è la cisti aracnoidea?
La cisti aracnoidea, in ambito medico, è conosciuta anche come cisti di sviluppo cerebrale e si tratta di un problema neurologico che può causare diversi sintomi, soprattutto in base alle sue dimensioni e al punto cerebrale in cui si è formata.
Infatti, la cisti aracnoidea può localizzarsi in diversi punti dell’aracnoide, ossia della sottile membrana che avvolge il nostro cervello. Tra le localizzazioni più comuni ricordiamo soprattutto le seguenti:
- La regione soprasellare del cranio (ossia quella vista dall’alto);
- La fossa temporale destra;
- La fossa temporale sinistra;
- La fossa posteriore.
Più precisamente, quando parliamo della cisti aracnoidea ci riferiamo ad una condizione in cui si sono formate delle cavità dalle dimensioni variabili che contengono liquido cerebrospinale su queste zone dell’aracnoide, e sono molto più frequenti negli uomini che nelle donne.
Alcuni tipi di cisti aracnoidea sono congenite, cioè sono presenti sin dalla prima infanzia e possono esordire anche dopo l’adolescenza e, se non vengono trattate nel modo giusto, possono creare seri danni dal punto di vista neurologico. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.
Quali sono le cause più comuni della cisti aracnoidea?
Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, alcune cisti aracnoidee sono congenite, cioè sono presenti sin dalla nascita. In questo caso il problema deriva da un errore dello sviluppo che si è verificato durante la divisione della membrana aracnoidea, ossia quella che avvolge il cervello.
Con il passare del tempo, però, questa formazione può aumentare di volume e di dimensioni. Tale aumento potrebbe essere determinato da diversi fattori, ossia:
- Il fatto che sia presente una valvola nelle zone circostanti alla cisti che favorisce l’ingresso del liquido cerebrospinale all’interno della ciste, aumentandone il volume;
- Una secrezione di liquido che proviene direttamente dall’interno della ciste;
- Il liquido potrebbe essere richiamato all’interno della ciste a causa di un fenomeno in cui si verifica il passaggio di acqua da una soluzione meno concentrata ad una più concentrata;
- Il liquido potrebbe essere secreto dalla stessa cisti.
Abbiamo già detto che si tratta di formazioni tumorali di natura benigna, tuttavia è sempre bene tenerle sotto controllo. Infatti, se queste aumentano di volume e dimensioni in modo eccessivo, potrebbe essere necessario sottoporsi ad un intervento per evitare le complicazioni.
Se invece la cisti aracnoidea non è congenita, ossia non è presente sin dalla nascita, possono esserci altre cause alla base di questo tipo di problema.
Ad esempio potrebbe formarsi come conseguenza di un particolare intervento chirurgico, oppure il risultato di una encefalite, di un tumore, di un trauma piuttosto grave o di episodi in cui si è verificata una emorragia a livello della membrana subaracnoidea.
Quali sono i principali sintomi della cisti aracnoidea?
In linea di massima possiamo dire che la cisti aracnoidea è asintomatica e potrebbe non creare problemi a chi ne soffre per tutto il corso della sua vita. Tuttavia può anche capitare che, con il passare degli anni questa inizi a manifestarsi con dei sintomi ben precisi.
Tra i principali sintomi della cisti aracnoidea ricordiamo soprattutto quelli citati in seguito:
- Il decadimento cognitivo;
- Dei mal di testa che durano a lungo;
- Mancanza della coordinazione mentre si eseguono dei movimenti ben precisi;
- Un aumento della pressione intracranica da cui derivano gonfiore e pulsazioni;
- Il tinnitus (ossia la percezione continua di un suono persistente);
- Crisi epilettiche;
- La nausea con conseguente vomito;
- La paralisi degli arti che può essere completa e totale;
- La presenza di alcuni disturbi mentali;
- Paresi;
- Delle crisi comiziali;
- Movimenti incontrollati e movimenti involontari;
- La presenza di alcune allucinazioni.
Questi sintomi, talvolta, possono iniziare a manifestarsi anche dalla prima infanzia e, addirittura, possono comportare una rottura della cisti o una emorragia improvvisa.
Proprio a causa del fatto che la cisti potrebbe rompersi, soprattutto in seguito a dei traumi o a delle lesioni, spesso viene consigliato ai bambini che hanno una cisti aracnoidea di non praticare alcun tipo di sport, soprattutto quelli che prevedono il contatto fisico, come le arti marziali.
In alcuni casi, soprattutto per quanto riguarda i neonati, la cisti aracnoidea potrebbe anche manifestarsi con un ingrossamento del cranio, in cui sono particolarmente evidenti le asimmetrie.
Come funziona la diagnosi della cisti aracnoidea?
Ovviamente, nel momento in cui ti riconosci (o riconosci il tuo bambino) in uno di questi sintomi, ti consigliamo di contattare un medico o, ancora meglio, un neurologo.
Dopo un attento esame obiettivo sicuramente il medico ti prescriverà degli esami diagnostici che, solitamente, possono essere i seguenti:
- Una risonanza magnetica: ossia una tecnica che ci permette di visualizzare le parti del nostro organismo (siano esse ossa, organi interni o articolazioni), con l’ausilio di onde radio e campi magnetici;
- La Tomografia computerizzata: ossia una tecnica diagnostica che, al contrario della risonanza magnetica, utilizza i raggi X (ossia le radiazioni ionizzanti che, a lungo andare, possono causare danni al nostro organismo).
Ovviamente, sarà poi il medico, o il neurologo, ad analizzare l’esito dell’esame a cui ti sei sottoposto e ti illustrerà in modo chiaro e preciso il quadro della situazione.
Ci sono dei rischi connessi alla cisti aracnoidea?
Come abbiamo già detto in precedenza, ci possono essere dei rischi connessi alla cisti aracnoidea, soprattutto per quanto riguarda il rischio che questa vada incontro ad una rottura.
Senza dimenticare che, crescendo di dimensioni e di volume, potrebbe interferire con le zone circostanti e/o causare delle crisi epilettiche a causa del fatto che andrebbe ad irritare alcuni circuiti neuronali.
Per questo motivo è molto importante che ti rivolgi ad un medico nel momento in cui sei affetto da una cisti aracnoidea in modo tale che questa possa essere monitorata e tenuta sotto controllo nel tempo.
Quali sono i trattamenti previsti per la cisti aracnoidea?
In linea di massima possiamo dire che il trattamento da seguire nel caso di una cisti aracnoidea varia in base ai sintomi che si sono manifestati. In base al quadro sintomatologico potrebbe essere necessario ricorrere alle seguenti procedure:
- La fenestrazione endoscopica della cisti è la tecnica più diffusa per il trattamento della cisti aracnoidea ed è considerata vantaggiosa perché ci permette di evitare il posizionamento di uno shunt permanente;
- Il medico potrebbe ritenere indispensabile sottoporti ad un riposizionamento di un sistema di drenaggio permanente che ti aiuterà a sgonfiare la cisti, soprattutto quando le sue dimensioni aumentano a vista d’occhio. Si tratta di un intervento piuttosto semplice, soprattutto dal punto di vista tecnico;
- La fenestrazione delle pareti della cisti ha un elevato tasso di successo e si tratta di una procedura chirurgica aperta.
Se invece la cisti non presenta un quadro sintomatologico ben preciso e non sembra aumentare di dimensioni e volume, non è necessario sottoporsi ad alcun tipo di intervento chirurgico.
Ricorda, però, di rivolgerti sempre al medico per chiedere un parere e dei chiarimenti sullo stato della tua cisti aracnoidea. Infatti, se questa non viene trattata nel modo giusto, potrebbe incidere notevolmente sulla qualità della tua vita.
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