Viaggiare, in qualsiasi stagione, comporta alcune piccole attenzioni: dall’abbigliamento adeguato, alle medicine da portare con sé. Tuttavia, possono avvenire alcuni imprevisti, ingerendo ad esempio alimenti o bevande contaminate che possono causare la cosiddetta diarrea del viaggiatore. È una condizione trattabile, ma di certo rovina la vacanza. Per evitare questa spiacevole situazione ci sono alcune accortezze che si possono facilmente mettere in pratica. Le vediamo in questo approfondimento.
In questo articolo parliamo di:
Che cos’è la diarrea del viaggiatore e quali sono i sintomi
La diarrea del viaggiatore è una condizione che colpisce spesso chi soggiorna in zone del mondo in cui le condizioni sanitarie sono precarie, ingerendo acqua o alimenti contaminati.
I sintomi si manifestano normalmente nei primi giorni del viaggio e possono anche ripresentarsi più avanti. La sintomatologia regredisce di solito in un paio di giorni e la guarigione avviene entro la settimana. In alcuni casi, però, il disturbo può protrarsi fino a 7-10 giorni e solo raramente con la diarrea del viaggiatore si rischia la vita.
Si riconosce dai seguenti sintomi:
- diverse scariche diarroiche, 3 o 4 evacuazioni di feci non formate nell’arco di 24 ore
- vomito
- crampi addominali
- febbre
- disidratazione
- toc dei nutrienti.
In alcuni casi può sopraggiungere anche confusione mentale o disorientamento spazio-temporale.
Diarrea del viaggiatore: quali sono le cause scatenanti
La diarrea del viaggiatore è causata da agenti infettivi che nell’80% dei casi sono gli enteropatogeni batterici. In particolare l’agente causale più comune è l’Escherichia coli. L’Escherichia coli produce una diarrea acquosa associata a crampi e febbre bassa o assente. Oltre a Escherichia coli possono causare la diarrea del viaggiatore altri batteri (Salmonella, Vibrio parahaemolyticus…), protozoi (Giardia lamblia, Cyclospora cayetanensis…) e virus (Rotavirus, Enterovirus…). È da tenere presente che questa condizione può in alcuni casi essere scatenata anche dallo stress del viaggio, il cambio di alimentazione, il clima e l’altitudine.
Come trattare la diarrea del viaggiatore
È possibile contrastare e prevenire la diarrea del viaggiatore. Per quanto riguarda il trattamento della condizione, normalmente viene consigliato di reintegrare i liquidi, reidratandosi spesso ma a piccoli sorsi. Poi di utilizzare farmaci antidiarroici (ad esempio la loperamide) per ridurre le scariche e in caso di diarrea moderata o grave causata da batteri verificata dal medico anche gli antibiotici. Ad oggi non esiste un vaccino per prevenire la diarrea del viaggiatore, per questo è necessario conoscere come trattarla e come prevenirla. In particolare, bisogna fare attenzione alla categoria di pazienti fragili, che in casi specifici possono richiedere la profilassi antibiotica. Questo se hanno condizioni mediche quali: immunocompromissione (malattia infiammatoria intestinale o l’HIV), i riceventi di trapianti d’organo e i pazienti con grave malattia cardiovascolare o renale.
Prevenzione della diarrea del viaggiatore: i consigli utili
Ma generalmente chi viaggia può minimizzare il rischio di incorrere nella diarrea del viaggiatore seguendo alcune misure preventive di igiene alimentare:
- evitare cibi e bevande acquistate da venditori ambulanti (street food) o altri posti dove sono presenti condizioni non igieniche
- non assumere carni o pesci crudi o poco cotti. I cibi ben cucinati e conservati solitamente sono sicuri
- evitare di mangiare frutta e verdura cruda senza averla sbucciata, e in particolare i vegetali crudi specialmente quelli che includono le salse lasciate aperte sul tavolo
- meglio non assumere acqua del rubinetto, ghiaccio o latte non pastorizzato. Preferire invece l’acqua o bibite in bottiglie confezionate. Per quanto riguarda l’acqua preferire quella gassata, perché le bottiglie di bevande non gassate possono contenere acqua di rubinetto aggiunta da venditori poco scrupolosi. Sì a te e caffè caldo, e acqua bollita o trattata in modo opportuno con iodio o cloro
- sarebbe bene anche evitare i buffet
- evitare di lavarsi i denti con uno spazzolino sciacquato impropriamente o con acqua del rubinetto. Meglio utilizzare l’acqua in bottiglia anche per lavarsi i denti
- igienizzare le mani: lavare con sapone e asciugare con gli erogatori di aria calda presenti nelle toilette o all’aria evitando salviette di stoffa o carta. Successivamente igienizzare le mani con una soluzione idroalcolica.
Fonti:
Humanitas – Diarrea del viaggiatore
MSD Manuals – Gastroenterite
ISS – Tossinfezioni