In questo articolo parliamo di:
Pelle secca e prurito sono i segni più comuni dell’eczema. L’eczema è causato da un mix di fattori ambientali, genetici e di stile di vita, ma forse il troppo sale potrebbe favorirne lo sviluppo. Lo rivelerebbe una ricerca americana, pubblicata sulla rivista di settore Jama Dermatology. Vediamo insieme come affrontare e prevenire questa patologia sempre più diffusa nei paesi industrializzati.
Eczema: cos’è e quali sono i sintomi
L’eczema, patologia che include la dermatite atopica, è una malattia cronica, multifattoriale. Causa pelle secca e prurito ed è diventata sempre più comune negli ultimi anni, specialmente nei Paesi industrializzati. Infatti, ogni anno, fino a circa il 10% degli adulti e il 20% dei bambini riceve una diagnosi di dermatite atopica. Negli Stati Uniti, ad esempio, colpisce un individuo su 10.
La dermatite atopica è causata da un difetto genetico della barriera cutanea che predispone la cute all’infiammazione. E’ importante sottolineare che l’eczema non è contagioso.
L’eczema solitamente esordisce nella prima infanzia, sin dai 3 mesi di età, ma può comparire anche in età adulta. Si divide in due fasi:
Fase iniziale (acuta): in alcune aree della pelle si sviluppano arrossamento, essudazione e formazione di croste e, talvolta, vescicole con prurito intenso.
Fase cronica (successiva):il grattamento e lo sfregamento creano zone che appaiono secche e ispessite (lichenificate).
Solitamente l’eczema colpisce alcune specifiche parti del corpo: le mani, i piedi, la piega interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia, polsi, caviglie, viso, collo, torace. È frequente anche intorno agli occhi.
Eczema: fattori genetici e ambientali
Sono diversi i fattori coinvolti nell’insorgenza della dermatite atopica. Ecco quali sono:
- Fattori genetici: familiarità alle malattie atopiche e la predisposizione genetica all’alterazione del gene che codifica per la proteina filaggrina coinvolta nella barriera epidermica
- Stile di vita: il fumo di sigaretta, attivo o passivo, sembra avere un ruolo nell’insorgenza e nel peggioramento della malattia. Anche una alimentazione troppo raffinata, ricca di grassi e di junk food può contribuire in senso negativo. A questo proposito una recente ricerca legherebbe l’insorgenza di eczema al consumo di troppo sale
- Fattori ambientali: in particolare con l’inquinamento cittadino, le persone che soffrono di dermatite atopica possono sperimentare un peggioramento della malattia.
Alimentazione ed eczema: perché evitare il troppo sale
La maggior parte delle persone consuma il sodio sotto forma di sale negli alimenti. È noto che l’uso eccessivo di sale può aumentare il rischio di ipertensione e malattie cardiache, ma ora sembra che sia coinvolto anche nell’eczema. Infatti, immagazzinato nella pelle, può giocare un ruolo nell’infiammazione cutanea tipica della dermatite atopica. È chiaro che limitarlo potrebbe essere un modo semplice per i pazienti di gestire la malattia.
La ricerca, recentemente pubblicata, ha analizzato i dati di oltre 215.000 persone tra i 30 e i 70 anni inseriti nella Uk Biobank, che include campioni di urina e cartelle cliniche elettroniche.
Gli esperti hanno rilevato che ogni grammo in più di sodio escreto nelle urine in 24 ore si associa a un’11% di probabilità in più di una diagnosi di eczema. Mentre, a un 16% di probabilità in più di avere una forma attiva, e a un’11% di probabilità in più di soffrirne in forma grave.
Successivamente, i ricercatori hanno esaminato 13.000 adulti americani nel National Health and Nutrition Examination Survey. Hanno trovato che consumare solo un grammo in più al giorno di sodio, cioè circa mezzo cucchiaino di sale da tavola, era associato a un 22% di probabilità in più di avere una forma attiva di eczema.
Come trattare l’eczema
Al momento non esiste una cura per l’eczema. Quello che si può utilizzare sono buone pratiche di prevenzione, farmaci sintomatici per il prurito e altri prodotti più specifici. Alcuni farmaci possono essere applicati sulla pelle (farmaci topici) oppure sono assunti per via orale (farmaci orali).
E’ importante, prima di assumere qualunque prodotto, chiedere al proprio medico di famiglia o al dermatologo di riferimento che può individuare uno o più trattamenti per il singolo caso. Ecco i farmaci che vengono utilizzati:
- Antistaminici: ad esempio l’idrossizina e la difenidramina, possono aiutare ad alleviare il prurito. Possono dare anche sonnolenza, per questo è bene assumerli poco prima di coricarsi
- Corticosteroidi: solitamente sono terapie lunghe, che prevedono cicli di applicazioni di unguenti e pomate
- Farmaci immunomodulatori: ad esempio tacrolimus e pimecrolimus applicati localmente possono ridurre l’uso di corticosteroidi
- Crisaborolo: riduce il prurito, il gonfiore e l’arrossamento
- Inibitori della Janus chinasi: come il ruxolitinib in crema per la dermatite atopica da lieve a moderata in soggetti di età pari o superiore a 12 anni. Ci son anche i più recenti upadacitinib e abrocitinib che vengono assunti per via orale.
- Fototerapia: l’esposizione alla luce ultravioletta può essere fatta in ambulatorio o a domicilio. Se la fototerapia non è disponibile, l’esposizione alla luce solare è un’alternativa.
- Immunosoppressori: ciclosporina, micofenolato, metotressato e azatioprina, sono prodotti assunti per via orale. Sono per pazienti con eczema diffuso, difficile da trattare o invalidante
- Agenti biologici: ad esempio il dupilumab e tralokinumab-ldrm sono farmaci da iniettare e vengono somministrati a soggetti con dermatite atopica che non è controllabile con altri trattamenti
- Antibiotici o antivirali: in caso di infezioni cutanee da Staphylococcus aureus o altri batteri possono essere somministrati antibiotici (topici o orali). Invece, gli antivirali come come l’aciclovir o il valaciclovir sono per trattare l’eczema erpetico.
Prevenire l’eczema, ecco qualche consiglio
Per prevenire l’eczema è possibile attuare qualche buona pratica. Ecco qualche suggerimento:
- Scegliere saponi e creme specifici in modo da non irritare ulteriormente la pelle. Inoltre, cercare di limitare i lavaggi ad una volta al giorno e ricordarsi di tamponare la pelle con l’asciugamano, non sfregarla o strofinarla
- Il calore è un possibile fattore irritativo quindi evitare docce e bagni troppo caldi. Anche fare esercizio, che si combina con un aumento del sudore, può riacutizzare la malattia. Quindi sì all’attività fisica, magari scegliendola insieme allo specialista di riferimento
- Abbigliamento: bene fibre naturali come seta, cotone e lino. Attenzione alla lana che a contatto con la pelle può grattare e alle fibre sintetiche che possono irritare
- Può portare benefici l’esposizione al sole con adeguati filtri solari
- Quando possibile ridurre fonti di stress
- Tenere le unghie corte, in particolare quelle dei bambini, per ridurre il grattamento della pelle, imitando così eventuali infezioni
Fonti:
MSD – Eczema e Dermatite atopica
Vicini di pelle – Dermatite atopica
Condividi su: