Mal di gola da streptococco: come riconoscerlo, diagnosi e cura

Il mal di gola da Streptococco, detto anche faringite streptococcica, è causato dallo Streptococcus Pyogenes, un batterio normalmente presente nelle mucose di naso e gola, ma che in condizioni particolari (abbassamento delle difese immunitarie) può superare i meccanismi di difesa dell’organismo e provocare l’infezione. Sebbene le infezioni a carico della gola siano prevalentemente su base virale, lo Streptococcus Pyogenes (Streptococco A) rappresenta il principale batterio responsabile del mal di gola.

Vediamo cosa sono gli streptococchi, i sintomi della faringite streptococcica, come avviene la diagnosi e come curarla.

Streptococchi: cosa sono?

Gli streptococchi sono dei batteri Gram-positivi con la caratteristica forma di cocci. Si possono classificare in due modi:

  • 1. A seconda della capacità di digerire la membrana dei globuli rossi.
  • 2. A seconda delle caratteristiche dell’antigene di superficie (Polisaccaride C) presente sull’involucro della membrana batterica.

Nel primo caso si distinguono in:

  • Alfa emolitico,
  • Beta emolitico,
  • Gamma emolitico

Nel secondo caso in gruppi sierologici identificati dalle lettere da A ad U.

Il mal di gola da streptococco è causato da Streptococcus Pyogenes, un batterio beta emolitico di gruppo A. Si distingue quindi da altre specie patogene di streptococco (Streptococcus Agalactiae, Enterococcus faecalis, Streptococcus pneumoniae e Streptococcus viridans) responsabili di patologie molto gravi quali meningite, polmonite, endocardite, infezioni alle vie urinarie, artrite settica.

Mal di gola da streptococco: come avviene il contagio?

Il contagio avviene prevalentemente attraverso l’inalazione di goccioline (droplets) respiratorie contenenti il batterio e provenienti da starnuti, colpi di tosse e dal semplice parlare di persone infette. Tuttavia, il contagio può avvenire anche se si utilizzano piatti, posate, bicchieri, bottiglie di persone ammalate o, ancora, toccandosi naso e bocca dopo aver maneggiato un oggetto impregnato di goccioline.

Il periodo di incubazione varia dai due ai cinque giorni e rappresenta il momento in cui l’infezione può essere trasmessa agli atri. A causa delle modalità di trasmissione, scuole, uffici, ambienti pubblici chiusi e affollati sono i luoghi in cui avviene più facilmente il contagio; per questo il mal di gola da streptococco è particolarmente diffuso tra i bambini.

Infezione da streptococco: i sintomi

I sintomi principali di un’infezione da Streptococco A possono includere:

  • Bruciore e arrossamento della gola
  • Difficoltà a deglutire
  • Tonsille gonfie con possibile presenza di placche
  • Linfonodi del collo ingrossati
  • Febbre alta
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari
  • Nausea e Vomito

La maggior parte di questi sintomi si riscontrano anche in infezioni causate da virus, come quello dell’influenza. Pertanto fare una diagnosi sulla base dei soli sintomi riportati dai pazienti non è corretto, in quanto si rischierebbe di non trattare in modo tempestivo e appropriato l’eventuale faringite streptococcica, generando anche complicazioni importanti. Esistono piuttosto dei metodi diagnostici specifici per determinare la presenza del batterio.

Come riconoscere il mal di gola da streptococco: come avviene la diagnosi?

Una diagnosi via telefono non è possibile, in quanto la prima cosa da fare per un medico è l’ispezione visiva della faringe e palpazione dei linfonodi del collo. Successivamente all’esame visivo e fisico, per accertare la presenza di Streptococco A si deve ricorrere a metodi diagnostici. Tra questi i più utilizzati sono i test antigenici rapidi (tamponi faringei) e l’analisi in coltura di un campione prelevato dalla gola.

Nel caso di sospetto di un’infezione pregressa da Streptococco, si può ricorrere anche all’esame del valore del TAS (titolo Antistreptolisinico) nel sangue, che tuttavia non è utile in fase acuta, in quanto la presenza di antistreptolisina nel flusso ematico è rilevabile solo dopo una settimana dal momento in cui si è contratta la malattia.

Il test antigenico si esegue passando un bastoncino con del cotone ad una estremità (tampone) nella gola del paziente, in particolare a livello della faringe (parte posteriore della gola). Successivamente il campione viene trattato con una soluzione chimica specifica per individuare l’antigene A dello Streptococco. Il test fornisce un risultato in meno di dieci minuti e non richiede personale specializzato nell’esecuzione. Dal momento che i test rapidi potrebbero fornire falsi negativi a causa della bassa sensibilità, in presenza di tampone negativo, laddove ci sia un forte sospetto di faringite streptococcica, si potrebbe richiedere un’analisi in coltura del campione, soprattutto per bambini e adolescenti.

L’esame in coltura si esegue sempre sfregando un tampone nella parte posteriore della gola, il quale viene poi inviato ad un laboratorio e seminato su un adeguato terreno di coltura che permette di individuare la presenza e la tipologia dei batteri; in particolare, la presenza dello Streptococco A viene confermata da:

  • la forma delle colonie che si sviluppano (cocchi),
  • il tipo di risposta alla colorazione di Gram (Gram-positivo)
  • l’individuazione del gruppo sierologico (A).

Il principale vantaggio di questo tipo di tecnica è l’elevata sensibilità e specificità che permette di identificare la presenza di Streptococco A anche quando la quantità è minima. Inoltre permette di rilevare anche eventuali altri ceppi di batteri patogeni e di sviluppare in seguito un antibiogramma per una terapia mirata ed efficace. Nonostante l’elevata affidabilità e il basso costo del test, il principale limite consiste nei tempi di risposta che variano da 24 a 48 ore, ritardando la diagnosi e l’inizio del trattamento.

Mal di gola: antibiotico sì o no?

In caso di mal di gola, la terapia deve essere prescritta solo dal medico a seguito dell’esame diagnostico da lui indicato. Se non viene confermata la presenza di Streptococco, il mal di gola potrebbe essere di natura virale, stagionale e non necessiterebbe dell’uso di antibiotici. Questi ultimi, se utilizzati impropriamente porterebbero, infatti, ad un incremento del fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Diversamente, quando è accertata una faringite streptococcica, il paziente deve essere trattato con uno specifico antibiotico, ad uno specifico dosaggio e per il tempo giusto affinché l’infezione venga eradicata dalla faringe. È solo il medico che può prescrivere l’antibiotico e scegliere il tipo più adatto per il singolo paziente, anche in base alla risposta dell’antibiogramma.

Nel caso di infezioni da streptococco, generalmente gli antibiotici di prima scelta sono le penicilline (per pazienti che non presentano allergie a questa classe di farmaci) in quanto sono molto efficaci, presentano rari effetti collaterali e hanno uno spettro d’azione molto ristretto, per cui sono molto specifiche nel combattere determinate specie di batteri. In soggetti allergici alle penicilline il medico raccomanderà l’utilizzo di altri antibiotici, valutando i composti per cui lo Streptococco A non è resistente e, quindi, saranno in grado di combattere l’infezione.

La terapia è raccomandata per dieci giorni, sebbene nuove linee guida, considerino per alcune classi di antibiotici, una terapia più breve e quindi più semplice da seguire per i pazienti. I sintomi cominciano a regredire significativamente al terzo giorno di terapia , questo tempo si accorcia se l’antibiotico viene assunto entro le prime 48 ore dalla comparsa dei sintomi. In associazione agli antibiotici, il trattamento dell’infezione prevede anche la somministrazione di analgesici e antipiretici (Paracetamolo) per fornire un immediato sollievo dai sintomi.

Mal di gola da Streptococco: le complicazioni

Un mal di gola da Streptococco può portare ad alcune complicazioni, come infezione alle orecchie, sinusite e in particolare l’insorgenza della scarlattina. Inoltre, a distanza di qualche settimana, se non trattata correttamente, l’infezione può diffondersi anche in organi distanti e portare complicanze più gravi come:

  • febbre reumatica (colpisce cuore, articolazioni e sistema nervoso),
  • glomerulonefrite (reni),
  • sindrome da shock tossico,
  • infezioni della pelle,
  • infezioni del sangue.

Lo sviluppo delle infezioni più gravi e invasive (Invasive Group A Strep) a partire dal mal di gola da Streptococco è molto raro, tuttavia ci sono diverse evidenze per cui negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di casi. I soggetti più a rischio sono pazienti con concomitanti infezioni virali, immunodepressi, oncologici o in generale, con un quadro clinico difficile.

Come prevenire il mal di gola da streptococco: raccomandazioni

Dal momento che l’infezione si diffonde molto facilmente, è importante seguire alcune precauzioni:

  • Evitare il contatto stretto con persone infette
  • Lavarsi spesso le mani
  • Coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e si tossisce
  • Non usare piatti, bicchieri, asciugamani di persone infette

Inoltre, è di fondamentale importanza, in caso di mal di gola accompagnato dai sintomi precedentemente descritti, non totalmente riconducibili ad un mal di gola stagionale di natura virale, recarsi quanto prima dal medico, seguire le sue indicazioni ed evitare il fai da te. Infatti, una corretta diagnosi e una terapia adeguata permettono di gestire e risolvere la maggior parte delle infezioni da Streptococco A. A questo proposito, è altresì importante che tutti siano a conoscenza dei comportamenti corretti da adottare in modo da ridurre la diffusione dell’infezione e proteggere la salute di bambini, in particolare, e adulti.

Fonti

Condividi su: