Negli ultimi giorni si è incominciato a parlare di una condizione singolare osservata per la prima volta in Israele: la flurona. Innanzitutto è importante precisare che non si tratta né di una malattia infettiva né di una nuova variante COVID-19. Di cosa si tratta quindi? Vediamo quali sono le caratteristiche della flurona, quali sono i sintomi principali e in che modo è possibile prevenirla e/o curarla.
In questo articolo parliamo di:
Flurona: cos’è
Come premesso nell’introduzione, la flurona non è una patologia vera e propria, poiché tale termine descrive l’infezione simultanea da Influenzavirus, ovvero gli agenti patogeni dell’influenza stagionale, e SARS-CoV-2, che è il coronavirus che causa la COVID-19. Basti pensare che “flurona” è l’unione di “flu” – influenza in inglese – e “corona“. Un simile neologismo è stato coniato da un quotidiano israeliano verso la fine di dicembre: in quell’occasione si era riportata la notizia di una donna in stato di gravidanza che aveva contratto sia l’influenza stagionale che la COVID-19, non essendo stata vaccinata contro nessuna delle due patologie.
Sintomi principali di Flurona
La flurona non presenta una sintomatologia differente da quella della comune influenza di stagione o della COVID-19. Di conseguenza, potrebbe essere stati contagiati dai patogeni delle due malattie se si accusano:
- Naso che cola;
- Febbre;
- Mal di gola;
- Spossatezza;
- Mal di testa;
- Problemi respiratori;
Solo sottoponendosi a un tampone è possibile avere conferma circa l’eventuale positività a COVID-19.
Flurona: è un caso insolito?
Nonostante numerosi media e portali web abbiano etichettato la flurona come una condizione anomala, la presenza di più infezioni batteriche e/o virali in un individuo non è un fatto strano e insolito. È sufficiente pensare che negli individui più fragili (anziani, bambini, immunodepressi etc.) possono presentarsi polmoniti di origine batterica in concomitanza con l’infezione da Influenzavirus A o B. Lo stesso vale per i malati di AIDS, per i quali le polmoniti batteriche sono frequenti e possono diventare fatali, se non si somministra da subito una terapia indicata.
Nel maggio 2020 uscì in preprint un articolo di alcuni ricercatori cinesi nel quale si mettevano in luce casi d’infezione da virus dell’influenza stagionale in pazienti positivi al SARS-CoV-2. Ne segue che la flurona era già stata osservata dalle autorità sanitarie del paese asiatico, sebbene in tale occasione non fosse stato coniato alcun neologismo per descrivere l’infezione simultanea.
Sempre nel 2020 sono stati documentati casi di soggetti positivi sia al SARS-CoV-2 che ad altri virus del sistema respiratorio, tra i quali si annoverano anche i coronavirus umani HCoV-229E e HCoV-OC43, il virus respiratorio sinciziale umano e vari tipi di adenovirus (fonte).
Qual è l’incidenza di flurona in UE e nel Mondo?
I dati in possesso delle autorità sanitarie europee ed extraeuropee sono ancora insufficienti per poter determinare l’esatta incidenza della flurona. Alcune stime parziali ipotizzano che i pazienti COVID-19 che presentano comorbilità con altre infezioni virali potrebbero costituire tra il 3-6% del totale dei positivi, ma si tratta di una stima oggetto di dibattito.
La sovrapponibilità della sintomatologia della COVID-19 a quella dell’influenza stagionale non rende facile la diagnosi, in assenza di un test specifico.
Come prevenire e curare la doppia infezione
Il miglior strumento di prevenzione contro l’influenza stagionale e la COVID-19 è rappresentato dalla vaccinazione, che in Italia può avvenire anche contemporaneamente. I vaccini anti-COVID e quelli antinfluenzali riducono di molto il rischio di sviluppare malattie in forma grave e ulteriori misure di contrasto alla diffusione dei patogeni sono:
- Utilizzo delle mascherine;
- Lavarsi spesso le mani e igienizzare gli ambienti;
- Evitare luoghi sovraffollati;
- Non entrare in contatto con persone che manifestano sintomi dell’influenza o della COVID-19;
- Mantenere il distanziamento sociale;
Il trattamento per la flurona può variare in base all’età e lo stato di salute del paziente contagiato. Un soggetto immunodepresso che contrae SARS-CoV-2 e Influenzavirus A non necessiterà delle stesse cure di un soggetto giovane con un sistema immunitario non compromesso. A ogni modo, il nesso di causalità tra l’infezione simultanea e il decorso infausto della COVID-19 è ancora oggetto di studi.
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