Iperidratazione, quando bere troppa acqua fa male

Una delle raccomandazioni degli esperti per il nostro benessere, è quella di mantenersi ben idratati. Sia bevendo acqua, sia assumendo frutta e verdura. Tuttavia, ci sono condizioni che portano alla cosiddetta iperidratazione, cioè la presenza di acqua in eccesso nel nostro corpo. Vediamo, quindi, quali sono le situazioni in cui può verificarsi e come gestire la patologia.

Cos’è l’iperidratazione

Con il termine iperidratazione si intende la presenza in eccesso di acqua nell’organismo, eventualità che può verificarsi per ingestione o per ridotta escrezione di liquidi.
Le persone che possono tendere all’iperidratazione sono gli atleti, che devono reidratarsi, chi soffre di polidipsia, cioè un disturbo psichiatrico che porta ad assumere quantità eccessive di acqua, nei soggetti con malattie cardiache, renali o epatiche dove l’escrezione urinaria non avviene normalmente. Ma anche nel caso di neonati prematuri e come effetto di alcuni farmaci (diuretici e alcuni antidepressivi) che possono provocare iperidratazione in soggetti già predisposti.

Sintomi dell’iperidratazione

I sintomi dell’iperidratazione possono essere lievi o gravi in base alla velocità con cui si sviluppa la patologia. Se in modo lento con intensità moderata, l’organismo ha più tempo per adattarsi e possono insorgere eventuali sintomi lievi, come la sonnolenza. Se, invece, l’iperidratazione si sviluppa rapidamente, si possono presentare vomito e difficoltà di equilibrio fino a confusione, convulsioni e coma.
Nel caso le condizioni siano nella norma, con livelli di sodio adeguati, un’eccessiva introduzione di liquidi può provocare una ritenzione di liquidi. In questi casi si possono presentare edema degli arti inferiori, sovraccarico cardiaco, riduzione ulteriore della funzione renale.

Perchè è pericolosa l’iperidratazione

Bere troppa acqua porta ad una riduzione dei livelli di sodio nel sangue, condizione chiamata iponatriemia. Questo può portare a spasmi muscolari, crampi e convulsioni. I pazienti possono diventare apatici, svegliarsi solo con una stimolazione vigorosa. Tuttavia, l’ingestione di molta acqua non causa automaticamente iperidratazione se ipofisi, reni, fegato e cuore funzionano normalmente. Per superare le capacità dell’organismo di eliminare l’eccesso di acqua, un adulto perfettaente sano dovrebbe bere oltre 23 litri di acqua al giorno in maniera regolare.

Il senso della sete

Secondo gli esperti il senso della sete sarebbe localizzato nell’ipotalamo quando identifica bassi livelli di idratazione nel sangue. Tuttavia, la ricerca ha ampliato questo tema supponendo che i recettori nella bocca e nella gola abbiano un ruolo nel soddisfare temporaneamente la richiesta di liquidi, ma è sempre nell’ipotalamo che viene valutato se la bevanda è effettivamente idratante per l’organismo.

Cosa fare in caso di iperidratazione

Innanzitutto, è necessario rivolgersi ad un medico, che attraverso la visita, analisi dei sintomi e esami del sangue, degli elettroliti e delle urine potrà fare la diagnosi. Per quanto riguarda il trattamento è fondamentale individuare la causa della patologia e limitare l’assunzione di liquidi, anche a meno di 1 litro, sempre sotto controllo medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ridurre l’apporto di sodio e vengono sospesi o ricalibrati i farmaci del proprio piano terapeutico se collegati all’iperidratazione.

Quanta acqua bere al giorno

Generalmente, per un adulto è bene assumere tra 1,5 e 2 litri d’acqua al giorno. Tuttavia, bere tanto senza reintegrare l’apporto salino può essere pericoloso, anche nei soggetti sani. Ci sono situazioni, ad esempio, in cui è bene ingerire più acqua, come nel caso di:

  • diarrea
  • vomito
  • eccessiva sudorazione
  • febbre
  • aumento della temperatura nell’ambiente circostante (in estate ad esempio)
  • infezione delle vie urinarie
  • calcolosi renale.

Anche in casi come durante l’attività fisica o quando ingeriamo cibi salati, è il nostro stesso corpo che percepisce la necessità di ingerire acqua.
Invece, in alcune categorie di persone il senso della sete può essere alterato, rischiando la disidratazione come negli anziani, persone con disabilità o nei malati in stato di incoscienza.

Fonti:
Fondazione Umberto Veronesi – Quanta acqua bere
MSD Manuals – Squilibri metabolici

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