Le infezioni micotiche sono problemi della pelle molto comuni, in particolare sono frequenti le infezioni cutanee dai dermatofiti, ossia un gruppo di funghi responsabili delle infezioni che riguardano la superficie della cute, delle unghie o dei peli.
La micosi della pelle può colpire diverse parti del corpo, assumendo un nome diverso a seconda della zona interessata: può riguardare indifferentemente sia pazienti di sesso maschile che femminile e tra le forme più note annoveriamo senza dubbio la micosi inguinale.
Le infezioni sono principalmente contagiose: il contagio avviene per contatto diretto tra due soggetti oppure per autocontagio da trasferimento di materiali infettanti.
Per quanto concerne la micosi inguinale, nota anche come Tinea cruris, o ancora dermatofitosi inguinale, dobbiamo sapere che si tratta di un tipo di infezione molto frequente negli uomini che può però colpire anche le donne.
Nelle donne, in particolare, l’infezione è causata da un lievito chiamato candida che comincia a livello della vagina e si propaga alla cute esterna quando non viene trattata correttamente ed immediatamente.
In questo articolo parliamo di:
Micosi inguinale: cause
L’infezione funginea che colpisce la zona inguinale è dovuta soprattutto a umidità e sudore.
E’, infatti, un disturbo favorito soprattutto da ambienti umidi non a caso la zona dell’inguine resta umida in alcune casistiche particolari: ad esempio, indossando un abbigliamento sportivo realizzato con tessuti sintetici che fanno sudare molto oppure non asciugare bene la zona dopo la doccia.
Altra situazione che può portare al contagio è la fruizione di docce pubbliche nelle palestre, che sono spesso luoghi in cui tali funghi proliferano rapidamente: ecco perché è un disturbo tipico degli sportivi.
Inoltre, la micosi inguinale può interessare anche uomini e donne obesi o particolarmente sovrappeso che spesso presentano piaghe cutanee delle cosce che sfregano tra di loro camminando e sono anch’essi predisposti a sviluppare questo tipo di micosi.
La sintomatologia è fondamentalmente un arrossamento tumefatto e pruriginoso a livello dell’inguine e dei genitali esterni; a volte può raggiungere i glutei e la parte interna delle cosce.
Nelle donne è di norma una conseguenza della candidosi: un fungo che si sviluppa nella vagina e in rari casi può estendersi alla cute esterna, coinvolgendo inguine e cosce.
Nell’uomo, al contrario, è una infezione totalmente diversa dalla candidosi, che pure può manifestarsi nel sesso maschile.
Micosi inguinale: la Tinea maschile
La micosi inguinale colpisce soprattutto gli uomini, ma anche le donne ne sono soggette.
Ne soffrono soprattutto gli sportivi, che utilizzano un abbigliamento sintetico; tra di essi i ciclisti sono i più soggetti a tale tipo di infezione funginea, proprio per il motivo appena descritto: la zona è a contatto con il sellino della bicicletta, tende a sfregare sull’abbigliamento sintetico ed è particolarmente soggetta a sudorazione.
A causare la Tinea è il fungo Trichophyton rubrum, che si manifesta con un arrossamento che interessa parte della piega inguinale e si protrae fino alla coscia, a volte coinvolgendo anche i glutei e all’addome senza raggiungere, tuttavia, i genitali esterni.
Questa caratteristica di risparmiare i genitali esterni, distingue questo tipo di dermatofitosi da altre infezioni, come ad esempio la candidosi.
Quest’ultima può colpire sia i genitali femminili che quelli maschili, con sintomi pressoché identici. La Candida è un fungo presente nel cavo orale e prende il nome di mughetto, nella vagina e nel tratto gastrointestinale. In determinate condizioni il fungo si moltiplica e può dare luogo ad una serie di disturbi e fastidi.
Un’altra infezione dalla quale si distingue la micosi inguinale è l’eritrasmna, ossia un’infezione batterica che porta irritazione cutanea molto simile a quella provocata dalla Tinea cruris.
La differenza in questo caso sta nell’aspetto dell’eruzione cutanea: nel caso della tinea ha bordi sollevati, netti e squamosi con un colore rossastro; nel caso dell’eritrasma l’eruzione cutanea è piatta, marrone e non presenta squame né vesciche.
Altro problema da ricordare è l’intertrigine: disturbo cutaneo dovuto allo sfregamento continuo delle cosce che porta alla conseguente rottura della pelle, con evidente ferite che in una seconda fase possono essere infettate.
Solitamente non è necessario rivolgersi ad un medico professionista, ameno che l’eruzione sia particolarmente grave o si diffonda rapidamente.
Il problema può essere curato con farmaci da banco comuni, facilmente reperibili nella propria farmacia di fiducia. Solo il 20% dei soggetti colpiti da micosi sviluppano una malattia cronica: in questi casi rivolgersi al medico diviene necessario per farsi prescrivere farmaci più potenti.
Cura e trattamenti per la Micosi inguinale
Una volta riscontrato il problema, è fondamentale recarsi da un medico che dopo aver attentamente esaminato la vostra condizione vi suggerirà dei farmaci in grado di alleviare il disturbo. I principi attivi più indicati per queste situazioni sono il miconazolo e il clotrimazolo che sono alla base di pomate, creme e polveri che potete acquistare in farmacia.
E’ sufficiente applicare la sostanza sulla parte interessata dalla micosi inguinale, con cadenza quotidiana fino a alla scomparsa dell’eruzione cutanea e comunque almeno per un mese in modo da eradicare completamente il fungo.
E’ importante anche mantenere la zona più asciutta possibile e non indossare abbigliamento aderente, cambiando ogni giorno la biancheria intima e lavandola in acqua molto calda e con i giusti saponi.
Nei casi più gravi e complessi, specie se il disturbo è accompagnato da un forte prurito o dalla presenza di vesciche, è possibile che vengano prescritti prodotti topici a base di antibiotici e corticosteroidi: in questo caso sarà il medico a indicarvi il prodotto adatto alla vostra tipologia.
Molto rari, infine, i casi in cui la micosi deve essere sconfitta attraverso l’impiego di antimicotici per via orale.
Durante il trattamento, come già accennato, è utile mantenere la zona asciutta e pulita, possibilmente indossando abiti larghi; utilizzare biancheria di cotone anche durante le attività sportive.
Per gli uomini è consigliabile utilizzare i boxer al posto degli slip, che mantengono la zona inguinale più asciutta e permettono una maggiore circolazione dell’aria. Eventualmente è possibile anche utilizzare del borotalco per bambini per mantenere la zona asciutta ed evitare l’insorgenza del prurito con le dovute precauzioni e dosando il prodotto.
Per lavarvi utilizzate saponi antibatterici, avendo cura di sciacquare bene via il sapone che, nel caso rimanesse sulla pelle, potrebbe essere irritante.
Ovviamente è sconsigliabile utilizzare asciugamani altrui, così come è importante avere cura delle delle stesse lavandole accuratamente dopo l’utilizzo e non appoggiarle ovunque negli spogliatoi. Ricordate bene che l’infezione è contagiosa.
Vi sono, inoltre, alcune terapie alternative che possono tornare utili nella cura della micosi inguinale. Ad esempio, l’applicazione di olio dell’albero del tè o Tea tree oil opportunamente diluito con olio di mandorle dolci e applicato sulla zona interessata diverse volte al giorno.
Altri unguenti per ridurre il senso di prurito possono essere il legno di cedro e il gelsomino. Anche il succo di limone può essere utile ad alleviare il prurito e a seccare più velocemente l’eruzione.
Terminata la cura prescritta dal medico nei casi più complessi e gravi, è importante mantenere alcune corrette abitudini per evitare una recidiva.
E’ quindi fondamentale impiegare gli stessi accorgimenti che si sono sviluppati durante la cura, quali ad esempio indossare biancheria intima di cotone durante l’attività fisica; lavarsi bene con acqua tiepida dopo l’allenamento e avendo cura di asciugare bene la parte interessata, aiutandosi anche con il getto di aria del phon; utilizzare, se ve ne fosse bisogno, del talco che mantenga asciutta la zona. Prediligere boxer, per quanto riguarda gli uomini, rispetto agli slip. Con queste accortezze si potrà evitare la recidiva della micosi inguinale.
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