Il prurito vaginale non è un fenomeno patologico in sé, ma piuttosto il sintomo o segnale di patologie, gravi e meno gravi, a carico della vagina o dell’apparato genitale femminile. Può essere sia esterno che interno con cause talvolta molto diverse tra loro e presentarsi spesso come un forte bruciore intimo piuttosto che un vero e proprio prurito.
Si tratta di problematiche che ogni donna si trova ad affrontare almeno una volta nella vita e che possono causare fastidi importanti, non solo durante l’atto sessuale, ma anche durante la minzione o semplicemente a riposo.
Il prurito vaginale può avere diverse cause, che richiedono il ricorso a terapie e rimedi particolarmente diversi tra loro. Vediamo quali sono, come combatterlo o alleviarlo e quando sia il caso di rivolgersi al proprio ginecologo.
In questo articolo parliamo di:
Le cause del prurito vaginale
Il prurito vaginale può essere causato da problemi di carattere diverso, inclusa anche la possibilità che si tratti di problemi di natura psicologica.
Innanzitutto il prurito vaginale può essere la manifestazione più evidente di patologie sessualmente trasmesse, come può essere il caso della candida, dell’herpes vaginale e della tricomoniasi.
In altri casi invece si può trattare di problematiche che sono riconducibili a squilibri di carattere endocrino, come il caso:
- della menopausa, dove si ha un evidente calo di estrogeni che causa una maggiore secchezza delle pareti vaginali;
- della gravidanza: le alterazioni ormonali possono essere causa del prurito vaginale che ci angustia;
- dall’utilizzo di contraccettivi ormonali, che alterando il normale equilibrio degli ormoni, possono portare a secchezza vaginale.
Il prurito vaginale può essere anche causato dalla vaginite, che non è una patologia specifica, ma piuttosto un gruppo di patologie e di disturbi che hanno come oggetto appunto la vagina:
- si può trattare di vaginiti batteriche, che sono causate dall’aumento di uno specifico batterio all’interno della flora vaginale;
- si può trattare invece di vaginite da irritazione, che può essere causata sia da un’eccessiva secchezza del canale vaginale, sia dall’eccessiva frizione di indumenti oppure di rapporti sessuali non adeguatamente lubrificati.
Quanto c’è presenza di cattivo odore
Uno dei sintomi che più spesso si presentano in concomitanza con il prurito vaginale è il cattivo odore che proviene, appunto, dalla vagina. In questo caso, è piuttosto facile andare a restringere quelle che sono le possibili cause che hanno portato allo sviluppo del prurito: si tratta infatti con ogni probabilità di infezioni di carattere micotico (e quindi derivanti da funghi, come nel caso della Candida albicans) oppure di infezioni di carattere batterico.
A distinguere le due, in genere, possono aiutarci le eventuali secrezioni che fuoriescono dalla vagina: se si presentano come grumose e bianche, si tratta nella maggioranza dei casi di candida, in caso contrario, ovvero di colore verde o giallo, si tratta con ogni probabilità di infezioni che sono derivanti da batteri che solo un tampone vaginale può svelare la loro identità.
Il primo passo: una biancheria adeguata
Il prurito intimo vaginale può essere anche frutto di una reazione allergica combinata alla sudorazione in genere causata dagli indumenti intimi che non sono di cotone. Per questo motivo, qualunque sia la causa che si cela dietro il prurito vaginale, il primo passo è quello di impegnarsi ad utilizzare esclusivamente biancheria di cotone non colorata, o di altra fibra naturale analoga.
Se sei alla ricerca di un intimo di qualità che sia efficace nel proteggere le parti intime da possibili pericolose infezioni.
Si tratta di un passo importante verso il recupero e dunque verso l’eliminazione del prurito vaginale.
Gli impacchi come rimedi naturali
Ci sono moltissimi impacchi naturali che vengono utilizzati per lenire il prurito vaginale e porre rimedio a questo disturbo. Si tratta di rimedi naturali che, talvolta, riescono a sortire gli effetti desiderati. Tra i più popolari non possiamo che segnalare:
- gli impacchi di camomilla;
- gli impacchi a base di aceto.
Si tratta di rimedi che possono sicuramente funzionare, anche se, data la complicatissima eziologia del prurito vaginale, sarebbe forse meglio non affidarsi al fai da te e piuttosto contattare il proprio ginecologo, proponendo magari proprio la possibilità di percorrere le vie della guarigione naturale, se sono queste ad interessarci.
Le lavande vaginali
A seconda del tipo di problema che ha causato il prurito vaginale, possiamo anche ricorrere all’utilizzo di lavande vaginali, sia naturali, sia di sintesi. Dato che ogni specifica lavanda vaginale però è concepita per uno specifico problema o infezione, è necessario anche in questo caso affidarsi all’esperienza e alle conoscenze del ginecologo prima di scegliere quella che più fa al caso nostro.
Cose da non fare se si ha prurito intimo vaginale
Quelle che troverete di seguito sono delle norme di buonsenso che dovrebbero essere seguite nel caso in cui avvertissimo prurito vaginale sia esterno che interno:
- non utilizzare saponi intimi che siano troppo aggressivi;
- non indossare indumenti troppo stretti o che sviluppano alte temperature nei punti di frizione (no a pantaloni sintetici o jeans);
- evitare di grattare l’area: si potrebbero creare delle lesioni che aumenterebbero il prurito e allungherebbero i tempi di guarigione;
- utilizzare profumi o deodoranti genitali: si tratta di prodotti che sono irritanti e sicuramente non adatti quando la situazione è compromessa;
- utilizzare creme spermicide;
- utilizzare preservativi in lattice, in caso di sensibilità;
- utilizzare asciugamani non perfettamente puliti;
- consumare, nel caso di problemi di Candida, una dieta troppo ricca di zuccheri.
Creme e unguenti utili per il prurito
Si possono utilizzare diversi unguenti e rimedi naturali per andare ad alleviare il prurito vaginale:
- olio di borragine: ha proprietà antipruriginose importanti e viene utilizzato anche in ambito non genitale;
- pomate di camomilla: possono alleviare le infiammazioni;
- tea tree oil: un rimedio sempre più comune per diversi problemi cutanei, che può andare anche a ridurre le infezioni batteriche localizzate;
- unguenti a base di canfora;
- olio di mandorle dolci per uso topico.
Se preferite utilizzare un farmaco al posto dei rimedi naturali, in farmacia potete trovare sicuramente il prodotto che fa per voi.
Il più conosciuto è Vagisil® crema un prodotto davvero ottimo per alleviare il bruciore intimo e ritornare alla normalità. Si tratta di un farmaco che contiene al suo interno un anestetico locale ed è indicato per tutte quelle situazioni in cui il prurito intimo vaginale non è causato da infezioni batteriche e fungine.
Quando visitare il ginecologo?
Nel caso in cui il prurito vaginale dovesse prolungarsi, è necessario fare visita al ginecologo, che una volta effettuati gli accertamenti del caso sarà in grado di andare ad individuare la presenza o meno di patologie o di infezioni da curare ricorrendo all’utilizzo di farmaci.
Il nostro consiglio è quello di consultare comunque il ginecologo anche nel caso in cui il prurito intimo sia di lieve entità e volessimo semplicemente affidarci ad uno dei tanti rimedi naturali che abbiamo presentato in questa guida.
Il fai da te è sempre sconsigliato quando in ballo c’è la salute di una parte tanto delicata del nostro corpo.
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