Il prurito notturno è un problema che può presentarsi in ogni fase della vita di una persona e che può essere sicuramente segnale della presenza di problemi che dovrebbero essere ulteriormente investigati da parte del nostro medico.
Il prurito notturno può avere localizzazioni diverse ed interessare braccia, gambe, piedi e persino il pube. Inoltre, è sicuramente un problema in grado di condizionare e di peggiorare la qualità della nostra vita, ulteriore motivo per cercare immediatamente di comprenderne le cause e individuare al tempo stesso dei possibili percorso terapeutici.
Come avremo modo di approfondire, il prurito non è solo una manifestazione di problematiche che interessano tipicamente la pelle ma è un sintomo, spesso trascurato, di alcune forme tumorali come il linfoma.
Non è certamente compito di questa guida stilare una diagnosi di un problema così grave, pertanto ci limiteremo solo ad illustrarvi in maniera generica quali sono tutte le possibili cause di prurito notturno.
In questo articolo parliamo di:
Perché di notte?
Nonostante il prurito può sicuramente colpire durante qualunque momento della giornata, per determinate condizioni patologiche che colpiscono il derma, sia per condizioni che invece sono di carattere sistemico, si fanno registrare intensità superiori proprio durante la notte.
Si tratta di un problema ben noto alla medicina, che però non è mai riuscita ad individuarne una ragione univoca.
Sono molte le condizioni che fanno registrare un peggioramento dei sintomi di questo tipo proprio durante la notte. È il caso di determinate psoriasi e anche di alcune particolari dermatiti.
In altri casi si può trattare invece di problemi che colpiscono i reni e che hanno tra i sintomi più comuni proprio il prurito.
Secondo alcune teorie, che sono però ancora al vaglio da parte della scienza, potrebbe essere il ritmo circadiano ad essere coinvolto con l’aumento del prurito durante la notte, in quanto durante la notte e in presenza di un ritmo circadiano normale:
- aumenta la temperatura della pelle, il che potrebbe contribuire a quello che un peggioramento del quadro patologico della dermatite e quindi ad una maggiore sensazione di prurito;
- si perdono liquidi, in maniera più intensa che durante il giorno, il che può portare ad una secchezza della cute che può aumentare il senso di prurito;
- i livelli dei corticosteroidi diminuiscono, il che si traduce in una ridotta attività anti-infiammatoria del nostro corpo;
- inoltre le attività parasimpatiche aumentano di notte, mentre quelle simpatetiche aumentano al mattino. Queste modificazioni del funzionamento del sistema nervoso possono altresì essere responsabili di un aumento della percezione del prurito proprio durante la notte.
Tuttavia le dinamiche descritte sopra sono solo dei fattori che possono aumentare la percezione del prurito notturno.
Ad essere causa del fenomeno deve però essere qualcos’altro.
Le cause del prurito notturno
Ci sono diverse condizioni mediche che possono essere responsabili del prurito, sia di quello che si percepisce durante il giorno, sia di quello che si percepisce invece durante la notte.
Tra le condizioni più comuni abbiamo:
- diverse patologie a carico del complesso epatico;
- insufficienza renale, che può essere causata da diverse patologie a carico dei reni stessi;
- problemi ormonali, che sono in genere collegati in questo caso con malfunzionamenti della tiroide;
- diabete.
Questo per quanto riguarda le condizioni di carattere sistemico. Ci sono però anche cause che possono essere collegate in modo più diretto con il derma:
Il caso della scabbia
L’ultimo caso che può portare alla presenza di prurito, che si tratti di prurito notturno oppure anche diurno, è la scabbia.
Si tratta di una condizione che è dovuta all’infestazione contagiosa della pelle da parte del Sarcoptes scabiei, un parassita in grado di colpire tanto gli esseri umani quanto gli animali.
Si tratta di una patologia piuttosto comune nei bambini, soprattutto nelle aree non igieniche e nelle aree particolarmente affollate. Nel nostro paese il numero di casi è purtroppo in aumento e si registrano ormai circa 6.000 contagi l’anno.
Nonostante si tratti di una patologia relativamente rara, nel caso in cui fosse presente del prurito persistente, sarà sicuramente il caso di investigare anche questa opzione.
Bisogna andare necessariamente dal medico?
Il prurito, nel caso in cui dovesse protrarsi per un tempo superiore alle 36-48 ore, dovrebbe essere necessariamente considerato come sintomo potenziale di una condizione patologica. Per questo motivo è sicuramente necessario, in questi casi, rivolgersi al proprio medico curante.
Sarà il medico di famiglia il primo da visitare, il quale, dopo i primi test, sarà in grado di indirizzarvi verso lo specialista di riferimento:
- il dermatologo nel caso in cui si tratti ad esempio di problemi di dermatiti, psoriasi, anche o anche herpes;
- gli altri specialisti nel caso in cui si sospetti invece la presenza di problemi che potrebbero interessare tiroide, fegato o reni.
Ad ogni modo, data l’ampio spettro di patologie che possono essere collegate con la comparsa del prurito, sarà sicuramente il caso di iniziare un percorso diagnostico il prima possibile.
Quando il prurito notturno può nascondere un linfoma
Il linfoma di Hodgkin è una manifestazione tumorale che si caratterizza per l’ingrossamento dei linfonodi con particolare interessamento di quelli del collo.
Altri sintomi che spesso si associano a questa patologia sono: sudorazione notturna, febbre che può durare anche settimane o mesi, perdita di appetito e calo ponderale, stanchezza cronica e prurito notturno.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che l’ingrossamento dei linfonodi non indica sempre e comunque la presenza di un linfoma: può capitare infetti che in quel preciso periodo si è stati colpiti da un’infezione virale o batterica che il nostro sistema immunitario sta contrastando.
Si può curare il prurito con rimedi naturali?
Sono moltissimi i rimedi naturali che potrebbero fornire immediato sollievo dal prurito, anche durante la notte.
Si tratta di rimedi che però non sono assolutamente risolutivi, ma solo palliativi che ci permetteranno di recuperare un po’ di tranquillità durante la notte e metterci alle spalle il prurito che ci fa passare il sonno.
Innanzitutto dovremmo cercare di evitare biancheria e lenzuola che non siano di cotone. Il cotone è uno dei materiali più delicati sulla pelle e permette anche una certa traspirazione, limitando anche il sudore, che può peggiorare quello che è il fenomeno in questione.
Sarà inoltre il caso di utilizzare saponi molto delicati ed evitare essenze profumate per tutta la durata del prurito.
Si possono preparare anche degli unguenti, in genere a base di mentolo, latte e limone, in grado di lenire il prurito, da utilizzare anche prima di andare a dormire.
Tuttavia, finché non sarà chiara l’origine del problema, sarebbe indicato evitare utilizzare prodotti sulla pelle, anche nel caso in cui fossero al 100% naturali.
Quali sono le cure da seguire?
Trattandosi di una problematica che può avere origini anche radicalmente diverse tra loro, sarà in principio necessario andare ad investigare quelle che sono le cause, e poi successivamente, sempre sotto la più stretta supervisione medica, interessarsi di quelli che potrebbero essere i percorso terapeutici.
Non sempre dietro il prurito si celano condizioni patologiche serie, quindi non vi è alcun motivo per farsi prendere dal panico prima delle diagnosi di rito: le patologie gravi tra quelle che abbiamo elencato sopra, inoltre, si fanno accompagnare anche da altri sintomi.
Se il vostro stato di salute è buono in senso generale ma è solo il prurito notturno a causarvi problemi, potrebbe essere più verosimilmente il caso di una dermatite o di un semplice fenomeno allergico.
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