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La rupofobia è definita come la paura dello sporco. Il nome della patologia deriva dal greco “rùpos“, che significa sporco, e “fobia” che significa paura. Si tratta di una reale fobia ossessiva, spesso di natura grave, che può colpire donne e uomini di qualsiasi età e stile di vita e che interferisce con la vita quotidiana visto che si manifesta in modo incontrollabile ed evidente.
Sono molte le persone che sono afflitte da questo problema e che devono combatterlo ogni giorno della loro vita. Se avete un vero e proprio terrore dello sporco e non potete smettere di pensare a pulire e disinfettare voi stessi e gli ambienti e se pensate che non pulendo vi accadrà qualcosa di terribile è possibile che soffriate di rupofobia.
Vediamo insieme come riconoscere i sintomi della patologia, di indagarne le cause e di capire le possibili cure del disagio.
Rupofobia cos’è?
Come anticipato la rupofobia è un disturbo ossessivo che costringe il soggetto che ne è afflitto a fare pulizie approfondite in maniera continua e fino allo stremo. In genere i soggetti affetti da rupofobia si lavano in maniera ossessiva le mani o puliscono la propria casa diverse volte al ogni giorno e per ore.
Nel corso di studi scientifici fatti negli anni, si è compreso che si tratta di una patologia scatenata da un disturbo di ansia che causa una forte e incontrollabile paura dello sporco perché correlata alla smania di perfezione del soggetto che non sopporta mancanze personali nella vita di tutti i giorni. Queste mancanze (come ad esempio piccoli errori o fallimenti) fanno sentire il soggetto inadeguato e sporco e per rimediare a questa sensazione il soggetto deve continuamente pulire gli ambienti.
Il disturbo causa un forte senso di angoscia interiore che si esteriorizza tramite questi atteggiamenti di tipo compulsivo e con un attaccamento maniacale e perfezionista alla pulizia estrema, il tutto per scongiurare la paura che lo sporco si impossessi dell’anima e della mente della persona oltre che della abitazione.
Il paziente affetto da rupofobia ha terrore di un qualsiasi possibile contatto con la polvere e con altri materiali e in alcuni casi gravi, il paziente inizia ad uscire dalla propria casa munito di guanti che gli impediscano qualsiasi contatto e che assolvano una una funzione protettiva.
Sintomi della rupofobia
I sintomi e i segnali tipici della rupofobia sono:
- il soggetto pensa di avere un pensiero magico, ovvero la persona rupofobica ha la tendenza a compiere delle azioni oppure ad evitarne altre oppure a ripetere alcune azioni un preciso numero di volte pensando e convincendosi che queste azioni equivalgano a formule per modificare il corso degli eventi. I soggetti affetti da rupofobia puliscono continuamente ciò che potrebbe essere contaminato dai germi sperando in modo convinto che questi non li attacchino;
- il soggetto si impegna ad evitare situazioni che possano metterlo a contatto con lo sporco o con una possibile contaminazione. Il soggetto in genere mostra indecisione e incertezza quando deve entrare in luoghi sconosciuti o che possano essere sporchi, mostra preoccupazioni ipocondriache continue ai a medici e indossa guanti protettivi.
Comunemente la vita quotidiana del soggetto rupofobico è completamente dedicata in modo totale alla pulizia e al cercare di evitare in ogni modo il contatto con possibili germi che potrebbero attaccarlo in ogni momento della giornata. Il soggetto cerca di essere sempre pulito in maniera impeccabile.
Cause della rupofobia
La causa della rupofobia si ritrovano negli stati di ansia e sono connessi al terrore del proprio mondo interiore. Se ci si sente sempre inadeguati, dal punto di vista fisico o morale, ci si sente anche luridi e sporchi e non si accettano i difetti e le ombre del subconscio. Per questo la pulizia esteriore e dell’ambiente sono esteriorizzazioni di una pulizia interiore che il soggetto desidera fare.
L’ansia è uno stato psichico caratterizzato da preoccupazione o paura intense e la maggior parte delle volte infondate. Spesso l’ansia è generata da una mancata risposta di adattamento da parte del soggetto ad una certa situazione. Questa mancata risposta si esprime sotto forma di forte stress per il soggetto e può causare alcuni sintomi come:
- sudorazione eccessiva;
- tremori;
- tachicardia;
- vertigini,
- nausea;
- capogiri.
Esiste una cura per la rupofobia?
In genere la miglior cura consiste nella terapia cognitivo comportamentale specifica per la rupofobia. Questa terapia è molto simile alla comune terapia utilizzata per tutti i diversi disturbi correlati all’ansia. La prima cosa che bisogna fare se si desidera liberarsi di questa patologia è rivolgersi ad uno specialista competente che sia in grado di indagare a fondo l’animo del paziente.
La terapia aiuterà il soggetto rupofobico ad individuare le scene che danno vita alle paure e in seguito l’origine dell’ansia. In genere sono proposti al paziente una serie di esercizi che prevedono che il soggetto crei una classifica di situazioni ed eventi che causano ansia.
Sempre con un esercizio di immaginazione saranno affrontate una per una tutte quelle situazioni, dalle più semplici alle più complesse, che possono causare agitazione e paura al paziente. Questa particolare terapia espone il paziente al “pericolo” su diversi livelli e lo aiuta ad affrontare il problema. Il contenuto degli esercizi specifici varia di seduta in seduta e può essere diverso da paziente a paziente. In genere questo tipo di terapia risulta utile per la cura di ogni tipo di disturbo ossessivo compulsivo oltre che per la rupofobia.
I pazienti che soffrono di un disturbo ossessivo compulsivo sono letteralmente e continuamente attaccati e soverchiati da centinaia di pensieri e immagini spaventose che li portano obbligatoriamente ad una serie di comportamenti e compulsioni ricorrenti. Questi comportamenti sembrano utili al paziente per ridurre l’ansia al momento, ma non sono risolutivi perché in realtà creano un circolo ansioso da cui il paziente non riesce ad uscire, quindi è necessario combatterli con una terapia psicologica mirata.
Nella maggior parte dei casi i diversi comportamenti ossessivi compulsivi impegnano quasi tutta la giornata di chi è affetto da rupofobia e vanno ad interferire con la normale vita quotidiana abbassando anche la qualità della vita. Il soggetto alla fine si sente stremato e sfinito. Se non si corre ai ripari in tempo la malattia tende ad aggravarsi e la frequenza dei pensieri ossessivo-compulsivi tende ad aumentare. Proprio per questo la terapia cognitivo comportamentale contro il disturbo ossessivo compulsivo rupofobico è necessaria. Lo psicologo cerca di far parlare il paziente dei pensieri e delle sensazioni che sono nella sua mente e pian piano lo porta ad allontanarsi dai comportamenti ossessivo-compulsivi.
La riuscita della terapia richiede del tempo e tanto impegno, ma è tra i pochi mezzi che si conoscono per uscire da questa situazione. Un trattamento cognitivo comportamentale è necessario per ridurre i sintomi della rupofobia e per aiutare il paziente a riorganizzare i suoi pensieri distorti. Seduta dopo seduta il paziente inizierà a razionalizzare e a capire che si si tratta solo di pensieri irreali e di ossessioni senza fondamenta legate all’ansia o a qualcosa di interiorizzato e non di certo alla realtà. Chi è affetto da rupofobia deve per forza affrontare quelli che sono i sui problemi più profondi prima di sperare di potersi liberare dalla malattia.
In Italia ci sono molte persone che soffrono di questo disturbo e ci sono anche dei centri specializzati per la cura di questa malattia. Si trovano sempre più specialisti che offrono il proprio servizio ai pazienti per cercare di porre rimedio alla situazione. Come sempre il primo e il più importante passo verso la completa guarigione è ammettere di avere un problema e desiderare di affrontarlo. In seguito si può pensare di trovare un bravo terapeuta che sia capace di fronteggiare la patologia del paziente e le ansie che lo affliggono.
Se l’ansia provocata dalla paura dello sporco è così forte da causarvi attacchi di panico incontrollabili, il vostro terapista potrebbe consigliarvi di seguire anche una terapia farmacologica a base di ansiolitici da correlare alla terapia cognitivo comportamentale. In questo caso avrete bisogno anche dell’aiuto di uno psichiatra che possa occuparsi della prescrizione dei diversi farmaci necessari per far sentire meglio il paziente.
In genere i medicinali agiscono per un periodo di tempo limitato e una volta terminato l’effetto benefico la situazione torna la stessa di prima, di conseguenza l’ansia torna a farsi sentire. Quindi è necessario non interrompere la terapia cognitivo comportamentale anche se vi sentite meglio. I farmaci da soli non possono in alcun modo risolvere la situazione, è sempre necessario affrontare di petto il problema per gettare nel dimenticatoio la sofferenza causata dalla rupofobia.
Per uscire dalla rupofobia si deve imparare a gestire e affrontare la paura, si tratta dell’unica strada possibile per superare il problema. Come sempre vi ricordiamo che i nostri articoli hanno uno scopo puramente informativo e che se vi sentite davvero minacciati e limitati dalla vostra incontrollabile fobia dello sporco sarà necessario che vi rivolgiate ad un medico specialista e ad uno psicologo o psicoterapeuta.
Armatevi di coraggio e di tanta pazienza e imparate a stare calmi di fronte alle situazioni e vedrete che tutto si sistemerà e che tornerete a vivere sereni in poco tempo! Riprendetevi subito la vostra vita e non trascurate i sintomi della rupofobia.
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