Sids: cos’è e come si previene la morte in culla

L’arrivo di un bambino porta una serie di novità nel menage familiare: adattamenti, differenti routine e preoccupazioni. Uno degli eventi che spaventa di più i genitori di tutto il mondo è la morte in culla, un evento inspiegabile e improvviso che accade nei neonati sani sotto l’anno. Il termine corretto è Sids e ad oggi non sono ancora note le cause che la provocano. Tuttavia, ci sono alcune azioni che si possono mettere in pratica per abbassare il rischio di morte in culla. Ecco quali sono.

Cos’è la Sids

Il termine Sids deriva dall’inglese ed è l’acronimo di “Sudden Infant Death Syndrome” la sindrome di morte improvvisa infantile, conosciuta in italiano come “morte in culla”. Si fa riferimento alla morte nel sonno improvvisa e inspiegabile di un bambino sano al di sotto dell’anno di età. Questo evento è più frequente tra i bambini di uno e cinque mesi e rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita post-neonatale a livello globale. In Italia, si stima che ci sia un evento ogni duemila nati.

Quali sono le cause della morte in culla

Le cause della Sids sono a tutt’oggi ancora sconosciute, anche se la scienza sta da tempo cercando una risposta. Però, sembra che ci siano alcune condizioni e fattori di rischio che favoriscono la sindrome come anomalie di aree del cervello che controllano la respirazione durante il sonno: il bambino non si sveglia in caso di una insufficiente quantità di ossigeno. Nel caso della morte inspiegabile di un bambino sano, viene praticata l’autopsia e ripercorsa la storia clinica. Talvolta gli accertamenti permettono di diagnosticare una malattia metabolica come il deficit di acil-CoAdeidrogenasi a catena media, un’asfissia, un aritmia grave, un trauma accidentale o provocato, un’infezione. In questi casi, va da sè, non si tratta più di Sid.

I biomarcatori che segnalano la Sids

La ricerca ha anche provato a individuare biomarcatori specifici, metaboliti, la cui presenza potesse avvertire del rischio di Sids. E’ stato possibile con l’avvento della metabolomica, che caratterizza sistematicamente i metaboliti a basso peso molecolare nei sistemi biologici. Questa branca potrebbe aiutare a identificare firme metaboliche uniche che distinguono i neonati a rischio, fornendo una finestra sullo stato fisiologico che precede l’evento della morte in culla. Un recente studio retrospettivo di associazione metabolomica su larga scala ha confrontato i neonati deceduti con una diagnosi di Sids rispetto a quelli con una diagnosi non-Sids. Ha analizzato 828 metaboliti. Dallo studio sembra che ci siano cinque metaboliti più predittivi della diagnosi di Sids:

  1. Ornitina
  2. 5-idrossilisina
  3. 1-stearoil-2-linoleoil-GPC
  4. Ribitolo
  5. Arabitolo/xilitolo.

Consigli per prevenire la Sids

Il percorso per individuare delle cause specifiche e poi approntare dei test selettivi per individuare possibili biomarcatori della Sids è ancora lungo. In generale, quello che i genitori, i familiari e gli educatori di bambini piccoli possono fare è mettere in atto delle strategie di prevenzione. Le raccomandazioni degli esperti sono:

  • Far dormire il bambino sulla schiena.
  • Coprire il piccolo con coperte che rimangano ben rimboccate e che non si spostino durante il sonno, coprendo il viso e la testa del neonato. Preferire una tutina o sacco nanna.
  • Non utilizzare cuscini soffici, coperte, trapunte, piumini, asciugamani di spugna, paracolpi o altri materiali come giocattoli, soprattutto quelli di peluche, che possono soffocare il bambino.
  • Sì a una base piatta e solida come un materasso per la culla o per il lettino. I materassi morbidi, come i memory foam, possono creare delle incavature pericolose perché aumentano il rischio di soffocamento.
  • Attenzione a divani e poltrone che aumentano il rischio di soffocamento e di intrappolamento della testa del bambino tra i cuscini.
  • Ok al ciuccio, ma senza appenderlo al collo o agli indumenti per evitare il rischio di strangolamento.
  • Far dormire il bambino in un ambiente a temperatura adeguata, controllando che non sudi, e con sufficiente ricambio di ossigeno.
  • Evitare la presenza del bambino nel letto con altre persone (genitori o fratellini) durante il sonno. Meglio tenere la culla o il lettino nella stessa camera in cui dormono i genitori fino all’anno di età.
  • Non assumere alcol, fumo o altre sostanze d’abuso durante e dopo la gravidanza.
  • Attenzione all’utilizzo dei baby monitor, materassini sensori o monitor respiratori: non sono in grado di prevenire la Sids e tendono a dare una falsa sensazione di sicurezza

Infine, per qualunque dubbio, è bene chiedere un consulto al proprio pediatra.

Fonti:
Healthy children – How to keep your sleeping baby safe

Ospedale Bambino Gesù – Morte in culla

Metabolomic profiles of infants classified as sudden infant death syndrome: a case-control analysis
C. M. Aldridgea, K. L. Keene et al.
eBioMedicine Volume 111, 105484 January 2025

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