Oggi 18 febbraio è la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, una patologia annoverata tra i disturbi dello spettro autistico.
La giornata mondiale della sindrome coincide con il giorno di nascita del suo scopritore, lo psichiatra infantile e pediatra tedesco Hans Asperger (Vienna, 18 febbraio 1906 – 21 ottobre 1980).
Scopriamo come venne scoperta la sindrome di Asperger, quali sono i sintomi e le terapie applicabili a questa particolare patologia.
In questo articolo parliamo di:
La diagnosi di Hans Asperger
Negli anni ’40 il dottor Asperger identificò la sindrome dopo aver analizzato un gruppo di bambini nei quali aveva osservato dei comportamenti anomali a livello di interazione sociale.
Solo nel 1994, come riporta il sito dell’Istituto superiore di Sanità, la sindrome di Asperger è stata inserita ufficialmente nel DSM IV (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Ndr). La malattia è stata categorizzata tra i disturbi dello spettro autistico.
Si calcola che soffra della sindrome in media un bambino su 250. Tuttora la sindrome di Asperger è una malattia spesso sotto-diagnosticata, perché associata erroneamente a particolarità caratteriali della persona. Uno studio britannico del 2001 ha rivelato che il 46% degli adulti con Sindrome di Asperger aveva ricevuto la diagnosi solo in tarda adolescenza o nell’età adulta.
Ma qual è la ragione di una diagnosi così tardiva? La sindrome non è sempre facile da riconoscere poiché l’Asperger non ha un unico aspetto. Spesso si presenta con una gamma di abilità e comportamenti che si differenziano da un individuo dall’altro, rendendo difficile la diagnosi.
Approfondiamo le caratteristiche e i sintomi della sindrome.
Sindrome di Asperger: come si manifesta
La sindrome di Asperger è stata inserita nel DSM IV nella categoria dei disturbi pervasivi dello sviluppo. Ancora oggi si discute se si tratti di una forma di autismo mite oppure costituisca un disturbo a sé. L’eziologia della patologia è ancora sconosciuta, si pensa possa essere causata da una mutazione genetica.
C’è chi la identifica come un peculiare tipo di “autismo ad alto funzionamento”. Ovvero in quella parte dello spettro autistico che riguarda soggetti verbali e con un alto quoziente intellettivo.
I criteri per identificare la sindrome sono stati identificati dal manuale DSM IV e sono seguenti:
- Un’alterazione severa e prolungata dell’interazione sociale (Criterio A)
- Lo sviluppo di modi di comportamento, di attività e d’interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati (Criterio B),
- Il disturbo deve comportare un’alterazione clinicamente significativa nel funzionamento sociale, professionale (Criterio C)
- Non esiste ritardo clinicamente significativo del linguaggio (Criterio D)
- Nel corso dell’infanzia non si ha avuto un ritardo significativo sul piano clinico nello sviluppo cognitivo, né nello sviluppo delle capacità d’autonomia, del comportamento adattativo (salvo che nell’interazione sociale) e della curiosità per l’ambiente (Criterio E),
- Non si può fare la diagnosi di Sindrome di Asperger se sono presenti i criteri di un altro specifico disturbo pervasivo dello sviluppo o della schizofrenia (Criterio F)
Quali sono i sintomi della Sindrome di Asperger ?
I soggetti affetti da Asperger hanno un quoziente cognitivo superiore alla media e manifestano il loro disagio soprattutto a livello di interazione e inserimento sociale. Una peculiare caratteristica di chi è affetto dalla sindrome è l’indifferenza emotiva a ciò che lo circonda. Vi è dunque una palese difficoltà nel verbalizzare le proprie emozioni e nel provare empatia verso gli altri.
Nelle conversazioni i soggetti Asperger spesso tendono a interpretare le frasi in maniera letterale, senza cogliere l’implicito o la comunicazione non verbale del proprio interlocutore.
Spesso i bambini con sindrome di Asperger si focalizzano su un unico interesse dal quale sono come ossessionati. Questi ambiti di interesse speciali possono già manifestarsi dal terzo anno di età. In genere, i soggetti affetti da Asperger non sono abili nell’attività immaginativa, ma preferiscono gli esercizi di logica o i giochi matematici.
Un altro sintomo di Asperger è dato dall’adesione a regole e rituali ripetitivi. Ad esempio, i bambini potrebbero volersi vestire sempre allo stesso modo per andare a scuola. Oppure allineano i giocattoli sempre allo stesso modo seguendo un ordine mentale.
Si può inoltre rilevare una difficoltà nel coordinamento e nell’attività motoria: ad esempio lanciare e riprendere una palla, oppure andare in bicicletta.
Gli adulti affetti da Asperger poi, secondo studi medici, sono ipersensibili e quindi particolarmente vulnerabili a sentimenti di ansia e depressione: in media uno su tre soffre di depressione cronica.
Si può guarire dalla Sindrome di Asperger?
Non esiste alcuna cura risolutiva per la sindrome. La patologia segue un’evoluzione continua e, nella maggior parte dei casi, persiste per tutta l’esistenza.
Un’adeguata terapia psicologico-comportamentale può tuttavia aiutare a migliorare le difficoltà socio-relazionali di chi ne è affetto. È utile che i soggetti affetti da Asperger siano aiutati nella gestione delle proprie emozioni non solo da medici e psicologi, ma anche da genitori, insegnanti e da tutti coloro che fanno parte della loro sfera relazionale.
Solo in rari casi i soggetti Asperger necessitano di cure psichiatriche o farmacologiche, mentre per migliorare i deficit motori correlati alla sindrome può essere utile praticare una buona fisioterapia.
Personaggi famosi affetti dalla sindrome di Asperger
In occasione dell’Asperger Day ricordiamo alcuni personaggi famosi affetti dalla sindrome di Asperger per favorire una maggiore sensibilizzazione nei confronti della patologia.
Questi volti noti vi stupiranno, perché sono la chiara dimostrazione di come l’Asperger non sia un handicap dal punto di vista cognitivo. Molte persone affette dalla sindrome hanno raggiunto risultati straordinari in ambito artistico o scientifico.
Il caso più famoso è sicuramente la diciottenne svedese, Greta Thunberg, paladina della lotta al cambiamento climatico.
Segue il grande attore britannico Anthony Hopkins, che ha riversato la sindrome in un attitudine maniacale per il proprio lavoro, e il celebre regista Tim Burton.
La scrittrice Susanna Tamaro ha raccontato la propria esperienza con l’Asperger nel libro autobiografico Il tuo sguardo illumina il mondo (Solferino, 2018), scritto come lettera all’amico poeta Pierluigi Cappello.
Tra i casi di Asperger presunti vi sono alcuni celeberrimi personaggi storici come il matematico Albert Einstein, il fisico Isaac Newton e il pittore Vincent Van Gogh.
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