Sindrome di Alpers Huttenlocher: cos’è, i sintomi e cure disponibili

La sindrome di Alpers Huttenlocher, è una malattia rara di tipo genetico, conosciuta anche come PolG, che priva le cellule del corpo di energia, causando a sua volta una progressiva disfunzione e insufficienza di più organi. Era affetto da questa malattia il principe Federico di Lussemburgo, mancato recentemente a 22 anni. Il ragazzo aveva fondato l’associazione “The Polg Foundation” e ne era anche il direttore creativo. Vediamo, quindi, cos’è la sindrome di Alpers Huttenlocher, quali sono i sintomi e quali trattamenti sono disponibili.

Cos’è la sindrome di Alpers Huttenlocher

La sindrome di Alpers Huttenlocher è una malattia genetica rara, più precisamente una malattia mitocondriale che colpisce circa 5mila persone nel mondo. E’ la seconda malattia genetica grave più comunemente diagnosticata, dopo la fibrosi cistica. Secondo la definizione di Orphanet:

“è una cerebro-epatopatia ed una forma rara e grave di sindrome da deplezione del DNA mitocondriale (mtDNA), caratterizzata dalla triade regression eprogressiva dello sviluppo, crisi epilettiche non trattabili e insufficienza epatica”.

La sindrome di Alpers Huttenlocher priva le cellule del corpo di energia, provocando a cascata problemi a diversi organi. Come indicato dalla Fondazione, si potrebbe paragonare ad una batteria difettosa che non si ricarica mai completamente ed è in un costante stato di esaurimento.
Il nome della patologia deriva dall’enzima polimerasi γ, da cui PolG, necessario nella replicazione dei mitocondri, strutture cellulari fondamentali per il funzionamento del nostro corpo.

I mitocondri, le nostre centrali energetiche

I mitocondri sono spesso paragonati a delle “centrali elettriche” all’interno della cellula in grado di convertire il cibo che mangiamo nel tipo di energia di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare. Oltre a essere fragili, una particolarità di questi organelli è che contengono il loro Dna che, per replicarsi, richiede l’enzima polimerasi γ codificato nei geni PolG e PolG2 della cellula ospite. Le mutazioni in quei geni (a oggi se ne conoscono circa 200) compromettono l’efficiente replicazione del Dna mitocondriale, causando sintomi che possono iniziare dalla prima infanzia all’età adulta.

Quali sono i sintomi della sindrome di Alpers Huttenlocher

La malattia è di tipo autosomico recessivo, quindi, per manifestare i sintomi, occorre ereditare una mutazione da ciascun genitore, che risultano portatori sani. La malattia esordisce tra i 2e i 4 anni di età, ma può variare dai 3 mesi ai 36 anni. I sintomi sono vari e possono essere da lievi a gravi. Spesso includono:

  • oftalmoplegia, una debolezza della muscolatura oculare
  • crisi epilettiche
  • insufficienza epatica
  • cefalea
  • perdita della funzione cognitiva (deficit di concentrazione, competenze linguistiche e memoria)
  • sonnolenza
  • irritabilità
  • problemi gastrointestinali (difficoltà di deglutizione, dismotilità intestinale).

Diagnosi e trattamenti disponibili

La diagnosi si effettua sulla base di analisi cliniche e molecolari, oltre all’elettroencefalogramma e immagini diagnostiche. Ad oggi non esiste una cura risolutiva per la sindrome di Alpers Huttenlocher e i trattamenti disponibili sono sintomatici e palliativi. Si utilizzano farmaci anticonvulsivanti per trattare le crisi epilettiche fino a quando riescono a mantenere i benefici. Invece, il trattamento con valproato è sconsigliato perché associato a insufficienza epatica acuta. La terapia occupazionale, la fisioterapia e/o la logopedia sono consigliate per preservare la funzione neurologica il più a lungo possibile. Con il progredire della malattia, possono essere necessarie la tracheotomia, la ventilazione artificiale e il sondino gastrico.

La ricerca sulla Polg per aiutare altre malattie

La ricerca specifica sul malfunzionamento mitocondriale causato dalle mutazioni PolG è fondamentale, non solo per trovare una cura alla malattia, ma anche per ampliare conoscenze che potrebbero impattare positivamente nello sviluppo di trattamenti per altre patologie come Alzheimer, Parkinson, diabete, malattie cardiache,depressione, alcuni tipi di cancro.

Fonti:
Fondazione Telethon – Sindrome di Alpers Huttenlocher
The Polg Foundation – Polg

Condividi su: