Sindrome di Capgras: cos’è, sintomi e trattamento del delirio dei sosia

La sindrome di Capgras (anche nota come “delirio dei sosia“) è una malattia psichiatrica molto rara che può tuttavia causare potenziali attività criminogene nei soggetti che ne soffrono. Conosciuta in passato con il nome di “illusione dei sosia“, questa patologia fu descritta per la prima volta negli anni ’20 dallo psichiatra francese Joseph Capgras (1873-1950), dal quale prese il nome.

Nel corso degli anni diversi film o serie televisive hanno mostrato al pubblico personaggi affetti dal disturbo, sottolineandone la correlazione con altri disturbi mentali e il potenziale pericolo che il paziente può rappresentare per sé stesso e per gli altri. Cosa caratterizza questa sindrome e in che modo può essere trattata?

Sindrome di Capgras: caratteristiche principali

I soggetti affetti dalla sindrome di Capgras credono che uno o più cari – siano essi amici, parenti, partner di vita o persino animali domestici – siano stati fatti sparire e rimpiazzati da sosia. In alcuni casi i pazienti pensano di esser stati sostituiti loro stessi, non essendo in grado di riconoscersi allo specchio. Si tratta dunque di una sindrome delirante di errata identificazione, termine molto generico con il quale si identificano diverse malattie accomunate dall’incapacità del paziente di riconoscere sé stesso o le persone che lo circondano.

Chi soffre di tale sindrome può anche assumere comportamenti violenti nei confronti del proprio caro, reputandolo un impostore e credendolo offensivo. Tuttavia è bene precisare che i soggetti interessati dalla sindrome non sono vittime di allucinazioni. Diversi studi psichiatrici condotti negli anni ’90 hanno però evidenziato che i pazienti con Capgras sono ancora in grado di riconoscere i volti nelle fotografie o la voce delle persone a loro vicine. Questo elemento ha aiutato a individuare meglio le possibili cause del disturbo.

Le possibili cause della sindrome di Capgras

Le cause della sindrome di Capgras sono ancora oggetto di studio. Gli psichiatri riferiscono che nei pazienti con diagnosi di sindrome di Capgras è quasi sempre presente almeno uno dei seguenti elementi:

  • Danni cerebrali a carico del lobo frontale e/o temporale dell’emisfero destro;
  • Demenza neurodegenerativa (malattia di Alzheimer, malattia di Pick, demenza semantica etc.)
  • Disturbi cerebrovascolari (ictus, aneurismi, tromboflebite cerebrale etc.);
  • Tumori benigni del sistema nervoso;
  • Disturbi neurologici (soprattutto epilessia);
  • Malattie psichiatriche (soprattutto la schizofrenia);
  • Infezioni cerebrali (encefaliti);

Il fatto che i pazienti con sindrome di Capbras possano riconoscere i volti dei famigliari nelle fotografie o le loro voci registrate, ma non siano successivamente in grado d’identificarli quando sono di fronte a loro, lascia supporre il coinvolgimento delle strutture encefaliche collegate alle reazioni emotive (sistema limbico). In poche parole, il soggetto non avverte emozioni nei confronti di famigliari e amici, da questo deriverebbe la convinzione che questi ultimi siano dei sosia. Anche l’ipotesi che vede una correlazione tra la sindrome e le disfunzione dell’amigdala (il complesso nucleare situato nel lobo temprale che gestisce le emozioni) trova supporto di buona parte della comunità scientifica.

Chi è maggiormente colpito dalla sindrome di Capgras?

Le statistiche riferiscono che la sindrome di Capgras colpisce maggiormente i soggetti di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile. Il rapporto d’incidenza tra i due sessi è stimato essere 3:2. Gli studi svolti fino a oggi non hanno dimostrato una correlazione tra l’etnia dei malati e il disturbo. Come riportato in precedenza, chi soffre di patologie psichiatriche o neurologiche può manifestare i sintomi della Capgras in associazione alla sintomatologia tipica della malattia primaria.

Come si può curare la malattia?

Il trattamento per la sindrome di Capgras non è univoco e dipende dalla causa scatenante della patologia. Esistono due tipi di trattamento:

  • Trattamento farmacologico: mediante la somministrazione di farmaci antipsicotici (se il disturbo si accompagna ad altre malattie psichiatriche), antidepressivi o ansiolitici;
  • Psicoterapia: in aggiunta o in alternativa al trattamento farmacologico;

Gli psichiatri consigliano di coinvolgere nella terapia dei pazienti Capgras anche il nucleo famigliare o le persone più intime, dato che come più volte riportato i soggetti malati non riconoscono la propria condizione clinica.

Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK570557/

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