La sindrome di Fregoli (conosciuta anche come “sindrome d’illusione” o “delirio di Fregoli“) è una rara malattia psichiatrica ancora oggetto di studi, della quale non si conosce con esattezza l’incidenza nella popolazione. Descritto per la prima volta negli anni ’20, il delirio di Fregoli può condurre chi ne soffre ad attività criminogene, motivo per il quale è bene non sottovalutare simile disturbo.
Analizziamo quali sono le caratteristiche principali della malattia, quali possono essere le cause e in che modo è possibile guarirne.
In questo articolo parliamo di:
Sindrome di Fregoli: caratteristiche principali
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la malattia non prende il nome del medico che la scoprì e classificò, bensì dell’attore Leopoldo Fregoli (1867-1936), che all’inizio del ‘900 si guadagnò grande fama per le sue abilità di trasformista, tanto che il termine “fregolismo” è tutt’oggi utilizzato nell’ambiente teatrale e cinematografico.
I pazienti con delirio d’illusione sono fermamente convinti che una persona li perseguiti assumendo di volta in volta un aspetto diverso. Il presunto inseguitore assumerebbe le sembianze di un famigliare, un amico, un collega di lavoro o anche degli sconosciuti che incontra per strada. In alcuni casi i pazienti con Fregoli identificano l’inseguitore in una persona a loro vicina, che cambierebbe aspetto solo con finalità goliardiche. In altri casi invece è forte la convinzione che il trasformista sia intenzionato a far loro del male, o che voglia farlo alle persone a cui ruba l’identità. Non è raro che un soggetto con questa malattia sostenga di essere preda delle attenzioni moleste di celebrità o del proprio partner, come non è raro riscontrare anche la prosopagnosia, vale a dire un deficit percettivo che rende difficile distinguere i volti delle persone.
Il primo caso documentato di sindrome di Fregoli risale al 1927 e la paziente era una donna che sosteneva essere importunata da un’attrice di nome Robine, la quale assume le sembianze di altri soggetti per seguirla e spiarla. I pazienti con Fregoli possono assumere atteggiamenti aggressivi e anche violenti nei confronti del presunto inseguitore o anche del medico curante (fonte), ma è bene precisare che non risultano essere preda di allucinazioni.
Nel 1991 si riportò il curioso caso di un paziente con sindrome d’illusione che sosteneva che parte della propria mente risiedesse in altri individui, che a suo dire erano in grado di pensare e agire come lui (fonte).
Delirio di Fregoli e sindrome di Capgras
Spesso si paragona la sindrome di Fregoli alla sindrome di Capgras, nota anche come “delirio dei sosia”, un’altra malattia psichiatrica che rientra nella categoria delle sindromi deliranti da errata identificazione.
Le due patologie si differenziano per la natura dei presunti sosia: i pazienti Fregoli riconoscono le fattezze di un individuo in quelle dei propri amici, famigliari o colleghi, mentre i pazienti Capgras non riescono a identificare visivamente i loro affetti. Quindi nei pazienti Fregoli si presenta un problema d’iperidentificazione, mentre in quelli Capgras si hanno problemi d’ipoidentificazione. Nonostante ciò, alcuni psichiatri ipotizzano che le due malattie possano avere un’origine comune, sebbene si tratti di un tema ancora oggetto di studio e di dibattito.
Le possibili cause della sindrome di Fregoli
Le cause della sindrome di Fregoli non sono ancora del tutto note, tuttavia gli psichiatri hanno osservato che nella maggior parte dei pazienti affetti da questo disturbo è presente almeno una delle seguenti malattie o condizioni cliniche:
- Patologie psichiatriche (soprattutto la schizofrenia);
- Disturbi cerebrovascolari (ictus, aneurismi etc.);
- Tumori cerebrali;
- Dipendenza da sostanze stupefacenti;
- Lesioni a carico del lobo frontale e/o del lobo temporale;
Esistono evidenze scientifiche che correlano la comparsa del delirio di Fregoli al trattamento a base di Levodopa, il precursore del neurotrasmettitore dopamina somministrato per stabilizzare la sintomatologia della malattia di Parkinson (fonte). A differenza di quanto avviene nei pazienti con la sindrome di Capgras, in quelli con la sindrome di Fregoli l’attività della corteccia peririnale si presenta eccessiva. Gli esperti evidenziano anche il possibile coinvolgimento dell’emisfero cerebrale sinistro e del sistema limbico dietro il disturbo.
Come si può curare il delirio di Fregoli?
Al pari della già menzionata sindrome di Capgras, anche il delirio di Fregoli può essere trattato per mezzo di una terapia farmacologica e/o psicoterapia, a seconda della gravità del disturbo e delle possibili cause di esso. La somministrazione di farmaci antipsicotici si vede necessaria se il delirio è parte della sintomatologia di altre malattie psichiatriche, come ad esempio la schizofrenia. Qualora il paziente manifesti anche disturbi dell’ansia o depressione, il medico curante può anche optare per la somministrazione di farmaci ansiolitici e/o antidepressivi.
La psicoterapia può essere condotto in aggiunta o in alternativa alla terapia farmacologica. Gli psichiatri consigliano di coinvolgere anche il nucleo famigliare e il resto degli affetti del paziente, dato che quest’ultimo potrebbe non essere in grado di riconoscere la propria condizione.
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