Lo sperone calcaneare (o spina calcaneare) consiste in una esostosi, ossia una nuova formazione ossea, in questo caso a forma di uncino che si localizza all’altezza del calcagno, cioè nella parte sottostante al tallone, più precisamente nel punto d’inizio della fascia plantare.
I sintomi più ricorrente sono il dolore al tallone che si manifesta soprattutto quando si cammina, impossibilità a svolgere esercizi fisici che richiedono un sovraccarico sui talloni e talvolta gonfiore alla zona che si estende anche alla caviglia.
La spina calcaneare può andare anche a formarsi a ridosso della zona della pianta del piede o sul collo dello stesso, dove prende però altri nomi, che non saranno oggetto di questa trattazione.
In questo articolo parliamo di:
Che cos’è lo sperone calcaneare?
Nella presente guida ci occuperemo più precisamente dello sperone calcaneare, il quale si origina dall’accumulo eccessivo di calcio a livello del tallone.
Si tratta di una patologia degenerativa che può essere soprattutto causata da uno strappo muscolare o da uno stiramento della stessa fascia plantare.
È possibile individuare tale deformazione tramite radiografia (talvolta associata a ecografia), solo dopo circa dieci anni dalla sua comparsa, in quanto spesso non provoca dolore eccessivo (se non nel momento iniziale della formazione) e il suo sviluppo è molto lento.
La sintomatologia della spina calcaneare è costituita principalmente da:
- dolore durante l’attività fisica;
- dolore durante il carico o la pressione sulla fascia plantare;
- in alcuni casi gonfiore della parte colpita.
Generalmente non appare in modo bilaterale, ma su un solo piede. È molto frequente tra gli atleti, soprattutto in coloro che praticano attività che producono sollecitazioni ai piedi in modo costante, individui con piede piatto o affetti da obesità.
Perché si forma la spina calcaneare?
Dopo questa breve introduzione, utile per comprendere in cosa consiste lo sperone calcaneare, vediamo ora quali sono le principali cause che inducono questa problematica.
Come per la maggior parte delle patologie che coinvolgono la deambulazione e la postura, anche la formazione della spina calcaneare può essere associata ad alcune abitudini individuali, tra cui:
- l’uso prolungato di scarpe che non hanno il sostegno appropriato per l’arco plantare;
- praticare attività come il jogging su superfici prevalentemente dure, piuttosto che morbide e ammortizzanti;
- andatura scorretta che mette in tensione le parti coinvolte nella sua formazione;
- svolgere attività o fisiche o sportive con elevata sollecitazione di tutto l’arco plantare.
Sperone calcaneare: le cure
Il campanello d’allarme dello sperone calcaneare è il dolore che si manifesta nel periodo della sua formazione, soprattutto nel momento in cui viene esercitata pressione sul tallone, ad esempio camminando o semplicemente stando in posizione eretta.
Come abbiamo accennato sopra, la diagnosi di questa patologia viene fatta attraverso radiografia, talvolta accompagnata da ecografia, che ci permette di visualizzare in modo più o meno dettagliato la formazione ossea eccessiva.
Una volta che ci è stato diagnosticato lo sperone calcaneare cerchiamo di capire se la sua causa risiede nelle nostre abitudini quotidiane, e in tal caso bisogna allontanare l’atteggiamento o l’abitudine in questione (ad esempio, cambiare il tipo di scarpe nel caso in cui indossiamo una calzatura non consona).
Allontanata la fonte abitudinaria ci focalizzeremo sull’eventuale trattamento fisioterapico, tenendo conto del fatto che il riposo prolungato può peggiorare il problema, così come l’eccessiva attività fisica: l’ideale sarebbe creare un equilibrio stabile tra i due.
È consigliabile, almeno all’inizio, mettere il ghiaccio sulla zona interessata con una frequenza di circa 2 o 3 volte al giorno, tenendo conto del fatto che questa non è una terapia, ma il suo scopo è esclusivamente quello di diminuire la percezione del dolore.
Oltre a mettere il ghiaccio nella parte dolorante consigliamo anche di:
- indossare scarpe adeguate;
- rivolgersi a personale specializzato per l’applicazione di cerotti elastici al fine di ridurne i sintomi (kinesio taping);
- utilizzare gli appositi plantari ortopedici;
- sottoporsi agli adeguati esercizi di stretching previsti per l’alleviamento del problema.
Trattamento fisioterapico
Tra i rimedi principali dello sperone calcaneare troviamo senza alcun dubbio la fisioterapia combinata agli esercizi di stretching, con durata di almeno due settimane.
I trattamenti fisioterapici più validi per alleviare la sintomatologia della spina calcaneare sono:
- La terapia laser, che consiste nel posizionamento di un laser elettromagnetico sulla parte interessata;
- La terapia a base di onde d’urto che prevede letteralmente il “bombardamento” della zona in questione con onde d’urto che stimolano i processi riparativi;
- L’impiego di ultrasuoni a bassa frequenza.
Tuttavia, il problema dello sperone al calcagno non può essere superato con il suddetto trattamento di fisioterapia, in quanto solo un intervento chirurgico sarà in grado di rimuoverlo del tutto, anche se spesso in modo non permanente.
Intervento chirugico
Come abbiamo detto, l’intervento chirurgico è l’ultima fase del trattamento dello sperone calcaneare, ed è da prendere in considerazione solo dopo aver provato, senza successo, tutte le possibili soluzioni al problema.
L’intervento chirurgico solitamente è un processo rapido, e viene eseguito quasi sempre in day-hospital, con l’ausilio dell’anestesia locale.
Si tratta di una tecnica “mini-invasiva” ed esistono due procedure distinte per questo tipo di operazione chirurgica:
- resezione della fascia plantare: mirata soprattutto alla riduzione di tensione della fascia sul tallone, permettendo così di diminuire il dolore;
- eliminazione dello stesso sperone calcaneare: che permette di rimuovere completamente la formazione ossea che sta alla base del nostro problema.
Il giorno successivo all’operazione a cui abbiamo scelto di sottoporci, si possono iniziare a compiere i primi passi, quindi possiamo dire che i tempi di guarigione sono molto brevi.
Cosa fare per evitare la sua ricomparsa?
Per evitare che il problema si riproponga, dopo il trattamento a cui ci siamo sottoposti, e che ci ha permesso di risolverlo anche parzialmente, bisogna seguire delle regole, alcune delle quali sono scontate, ma assolutamente da non sottovalutare:
- indossare delle scarpe adeguate che non contribuiscano alla nuova malformazione ossea;
- continuare a fare gli adeguati esercizi di stretching, con costanza, al fine di non perdere la flessibilità del piede;
- è consigliabile ricorrere ai plantari appositamente creati per alleviare la pressione sulla fascia plantare;
- mantenere una corretta postura, soprattutto durante la deambulazione e quando ci sottoponiamo ad una certa attività fisica;
- cercare di mantenere un peso forma ideale, che non sia eccessivamente alto, così da evitare di sovraccaricare la fascia plantare;
- bilanciare il peso del nostro corpo, o un eventuale peso aggiuntivo, su entrambi i talloni.
In conclusione, possiamo dire che lo sperone calcaneare non è assolutamente un problema da sottovalutare, in quanto potrebbe condizionare e limitare la nostra qualità di vita.
Consigliamo di consultare un medico, o un fisioterapista qualificato, qualora pensate di avere un problema simile a questo, al fine di non aggravare la situazione al punto di dover ricorrere all’intervento chirurgico, che, come abbiamo visto, è la soluzione più “drastica” al problema.
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