I valori della pressione sono uno degli indici biologici più importanti, ovvero i valori che indicano il nostro stato di salute e il funzionamento del nostro organismo.
Sono moltissimi i fattori, le patologie, le problematiche e gli errori nello stile di vita che possono andare a modificare i valori della pressione che si registrano, ed è dunque necessario, a tutela della nostra salute e per compiere scelte informate per il superamento di eventuali problemi, andare a individuare quali siano le cause delle alterazioni.
Quali sono i valori normali della pressione arteriosa? Come comportarsi nel caso in cui invece vengano fatti registrare dei valori fuori norma?
In questo articolo parliamo di:
- I valori non sono uguali per tutti!
- Quali sono i valori di pressione che possono essere ritenuti normali?
- Perché i valori della pressione arteriosa sono importanti?
- Utile ricorrere anche ai test collaterali
- Cosa vuol dire essere ipertesi?
- La pressione bassa non è in genere fonte di problemi
- Come abbassare o alzare la pressione: quali sono i rimedi?
I valori non sono uguali per tutti!
Prima di procedere con la lettura dei valori che abbiamo registrato, è bene fare una brevissima premessa. I valori della pressione possono infatti variare in relazione all’età, al peso del soggetto, sesso del paziente uomo o donna e, cosa che ci interessa in maniera principale nella trattazione, anche a causa di diverse patologie.
Questo a significare che i valori che verranno fatti registrare dovranno essere messi in correlazione con delle tabelle che dividono la popolazione per età e condizioni di salute, prima di trarre conclusioni.
Quali sono i valori di pressione che possono essere ritenuti normali?
Di seguito troverete, età per età e sesso per sesso quali sono i valori che possono essere ritenuti normali quando parliamo di pressione arteriosa.
In via generale possiamo considerare:
- I valori 33/50 e inferiori come pressione bassa pericolosa, nel senso che oltre ad essere bassa rispetto ai valori normali, è anche in grado di nuocere al soggetto che la faccia registrare. Particolare attenzione va fatta negli anziani che possono andare incontro a problemi di questo tipo;
- I valori 40/60 e inferiori devono essere ritenuti allo stesso modo motivo di allarme;
- Una normale pressione bassa, che non è in grado di causare in genere problemi al soggetto che la faccia registrare è da individuarsi intorno all’intervallo 90/60;
- La pressione arteriosa ottimale è invece di 115/75;
- La pressione sotto i 130/85 è da considerarsi alta, ma ancora accettabile;
- Per quanto riguarda invece i valori fino a 140/100, siamo in presenza di uno stadio di pre-ipertensione;
- Chi fa registrare valori tra 140–160/90–100 deve essere considerato come soggetto iperteso in stadio 1;
- I valori superiori a 160/100 devono invece essere considerati di estremo allarme e richiedono l’immediato intervento del medico, che con le terapie adeguate si preoccuperà, in prima istanza, di far rientrare i valori all’interno di un alveo di normalità.
Oltre a quelle che sono le tabelle generiche che abbiamo riportato sopra, è necessario aggiungere all’equazione un altro fattore, ovvero quello dell’età: per ogni scaglione di 5 anni e a partire dal quindicesimo anno di età del soggetto, si può ritenere normale un innalzamento dei valori nella misura dell’1–2%, fino a raggiungere per chi è oltre il sessantesimo anno di età, valori normali che sono da considerarsi nello spettro di 120–140/80–90.
Con il crescere dell’età è dunque normale considerare nel computo un innalzamento della pressione arteriosa, che è segno dell’età piuttosto che della presenza di alcune specifiche condizioni di salute.
Perché i valori della pressione arteriosa sono importanti?
I valori di pressione alta sono associati in modo inequivocabile e certificato da una copiosa letteratura scientifica in materia, al rischio di sviluppare condizioni di pericolo cardiovascolare.
Parliamo, per intenderci, di tutte quelle condizioni che sono a carico del cuore o dei vasi sanguigni. L’incidenza di queste patologie è statisticamente correlata in modo diretto ai livelli di pressione che si fanno registrare nel soggetto.
A contribuire ad un possibile quadro negativo concorrono anche:
- diabete;
- fumo;
- sovrappeso, anche se lieve, ma comunque importante soprattutto se localizzato a livello addominale;
- una dieta che includa troppi alimenti ricchi di colesterolo;
- l’eccessivo consumo di grassi saturi;
- l’eccessivo consumo di zuccheri semplici;
- uno stile di vita particolarmente sedentario;
- l’arrivo della menopausa;
- l’invecchiamento.
Utile ricorrere anche ai test collaterali
Chi faccia registrare valori di pressione non normale dovrebbe immediatamente procedere con altri tipi di test, atti ad individuare il preciso stato di salute generale del paziente, soprattutto nell’ottica di valutare il rischio dell’insorgenza di talune forme patologiche che interessano il sistema cardiovascolare.
Tra i test sicuramente da far seguire ad un esito al di sopra dei valori normali di pressione troviamo:
- colesterolo totale, HDL, LDL, rapporto tra i due;
- trigliceridi: misurano la componente trigliceridi all’interno del sangue
- valori di omocisteina;
- valori di antitrombina III;
- valori di fibrinogeno;
- valori di proteina C-reattiva.
Nel complesso, grazie anche al ricorso a questi esami, sarà possibile per il medico andare ad individuare il quadro esatto e completo di salute del soggetto che si è appunto sottoposto ai test.
Cosa vuol dire essere ipertesi?
L’ipertensione è uno stato del paziente che si ha quando i valori di pressione arteriosa siano superiori a quelli dei valori che abbiamo sopra riportato.
Come abbiamo appena detto, si tratta di una condizione che è direttamente correlata alla possibilità che insorgano problemi di carattere cardiocircolatorio.
La pressione bassa non è in genere fonte di problemi
Al contrario però, e almeno fino al punto che abbiamo stabilito nella nostra tabella di cui sopra, la pressione bassa è raramente un problema.
Andrà comunque monitorata con attenzione dal medico, che nel caso in cui i valori dovessero scendere oltre una certa soglia, provvederà ad intervenire con le terapie adeguate.
Come abbassare o alzare la pressione: quali sono i rimedi?
Trattandosi di un problema potenzialmente grave e che comunque richiede l’intervento del medico, quantomeno sotto il profilo diagnostico, è di assoluta importanza evitare di intervenire con questo o quel rimedio naturale al fine di normalizzare la pressione.
Ad ogni modo si può fare qualche piccolo cambiamento nello stile di vita che dovrebbe contribuire alla normalizzazione della pressione arteriosa:
- condurre una vita meno sedentaria, preoccupandosi di camminare almeno 20-30 minuti al giorno nel caso in cui non fossimo nelle condizioni di imbarcarci in imprese sportive ben più impegnative;
- normalizzare la propria alimentazione, sia sotto il profilo calorico che sotto il profilo della ripartizione tra macronutrienti, riducendo carboidrati e grassi;
- ridurre le quantità di sale e più in generale di sodio presenti nella nostra dieta.