Con il suo comunicato stampa n.660 del 10 settembre 2021, l’AIFA ha espresso un parere positivo per quanto riguarda la terza dose del vaccino anti-COVID. Tuttavia questo via libera è da considerarsi circoscritto solo a determinati soggetti, essendo ancora l’efficacia di una somministrazione aggiuntiva indiscriminata oggetto di discussione a livello UE.
Infatti per il momento l’agenzia europea per i medicinali (EMA) e l’OMS ritengono non necessaria la somministrazione di una dose aggiuntiva nei soggetti sani. Al contrario entrambi gli istituti sono tornati a chiedere ai governi di provvedere a immunizzare con le dosi sufficienti quanti non hanno ancora avuto accesso alla vaccinazione.
Analizziamo nel dettaglio cosa ha riferito AIFA per mezzo del suo comunicato. Quali sono le categorie di individui che potrebbero ricevere la terza dose di vaccino già dai prossimi mesi?
In questo articolo parliamo di:
Terza dose di vaccino: il parere della Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA
La Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA è tornata ad esprimersi nei confronti della terza dose di vaccino contro il SARS-CoV-2, rispondendo peraltro alle domande presentate dal Ministero della Salute. La Commissione è tornata a ribadire che al momento il raggiungimento di un’adeguata copertura vaccinale tra la popolazione rimane l’obiettivo prioritario, dato che sono ancora troppi i soggetti che non hanno ricevuto neanche una dose del vaccino.
In virtù di ciò, non è al momento raccomandata la somministrazione di una dose di richiamo in maniera indiscriminata, nonostante gli studi abbiano sottolineato i benefici della terza dose di vaccino nell’aumentare il livello di anticorpi specifici contro il virus (fonte).
EMA e AIFA evidenziano però che al momento non sono ancora definiti diversi aspetti legati alla dose aggiuntiva, quali per esempio la capacità di garantire una maggior durata della protezione o l’efficacia nel prevenire lo sviluppo di COVID-19 con sintomatologia severa.
In conclusione, la terza dose di vaccino anti-COVID rimane per ora raccomandata solo per determinati soggetti.
Quali soggetti riceveranno la terza dose di vaccino?
Stando al parere della Commissione tecnico-scientifica dell’AIFA i soggetti interessati dalla somministrazione aggiuntiva del vaccino anti-COVID sono (fonte):
- Individui immunodepressi;
- Soggetti a partire dagli 80 anni d’età;
- Soggetti che hanno recentemente subito un trapianto di organi;
- Operatori sanitari;
Sulla prima voce occorre fare alcune precisazioni. Infatti secondo quanto comunicato dall’AIFA, rientrano nella categoria di soggetti immunodepressi coloro che:
- Assumono o hanno assunto nei 6 mesi precedenti la vaccinazione farmaci che determinano immunodepressione (chemioterapici, corticosteroidi ad alto dosaggio, antimetaboliti etc.);
- Si sono sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche;
- Risultano affetti da immunodeficienze primarie o acquisite (insufficienza renale grave, sindrome di Wiskott-Aldrich, AIDS etc.);
Per quanto riguarda invece gli operatori sanitari, è bene sottolineare che la somministrazione nei confronti di questa tipologia di individui è vincolata al livello potenziale di infezione al quale potrebbero essere esposti.
Quando viene somministrata la terza dose?
La terza dose di vaccino sarà somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose e sarà suddivisa in:
- Dose addizionale per soggetti di età pari o superiore ai 12 anni in stato di immunodepressione;
- Dose booster per mantenere una corretta risposta immunitaria contro l’infezione da SARS-CoV-2 per il personale sanitario e gli individui con almeno 80 anni d’età;
Quali vaccini saranno somministrati?
In base a quanto riportato nel comunicato stampa dell’AIFA, i vaccini utilizzati per la somministrazione aggiuntiva saranno esclusivamente i preparati di vaccini a mRNA Pfizer-BioNTech (Comirnaty) e Moderna (SpikeVax).
L’AIFA tende a precisare che la vaccinazione eterologa sarà disposta qualora il soggetto interessato abbia ultimato il primo ciclo vaccinale con un vaccino a vettore virale (Janssen o Vaxzevria). L’inoculazione di una dose diversa dalle prime due sarà possibile anche se il soggetto è stato vaccinato con un vaccino a mRNA non disponibile al momento. Sulla base delle attuali conoscenze il dosaggio previsto per la terza dose di vaccino sarà la medesima delle due precedenti.
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