In questo articolo parliamo di:
Secondo un recente studio, utilizzare collutori contenenti alcol potrebbe aumentare il rischio di sviluppare problemi di salute come malattie gengivali e alcuni tipi di cancro. Gli esperti però ricordano che non ci sono evidenze per una relazione diretta tra uso di collutorio alcolico e cancro. La ricerca è stata condotta presso l’Istituto di Medicina Tropicale di Anversa, in Belgio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Medical Microbiology. Approfondiamo il tema dell’igiene orale e vediamo in quali occasioni è bene non usare collutori contenenti alcol.
Collutori: cosa sono e come orientarsi nella scelta
La parola “collutorio” spiega la Treccani, deriva dal latino collùtus, a sua volta da collùere, ovvero ‘sciacquare’. L’utilizzo del collutorio come strumento per una buona igiene dentale è ormai pratica conosciuta e assodata. Alcuni colluttori aiutano a prevenire placca, alito cattivo, altri sono utili nel contrastare un mal di denti. Si utilizzano dopo essersi lavati i denti con spazzolino e dentifricio e aver passato il filo interdentale.
Infatti, sono disponibili in commercio due tipi di collutori:
- quelli che non contengono farmaci: in questo casono non hanno nessuna azione medica o farmacologica, ma sono utili a rendere gradevole il sapore che si ha in bocca dopo le pratiche di igiene orale.
- quelli che contengono un farmaco: questi prodotti sono curativi e vengono prescritti dal dentista se il paziente presenta determinate problematiche, ad esempio dopo un intervento di chirurgia orale o infezioni.
I dentisti, generalmente, suggerisocono di utilizzare collutori senza alcool, perchè in alcuni casi rischia di provocare lesioni alle mucose della bocca. Ora, un recente studio confermerebbe questa strategia perché i collutori a base di alcol potrebbero aumentare il rischio di malattie gengivali e alcuni tipi di tumore.
La ricerca sul microbioma faringeo
Innanzitutto, l’obiettivo era valutare se l’uso quotidiano di uno specifico collutorio a base di alcol (Listerine Cool Mint) influenzasse la composizione del microbioma faringeo. Inoltre, questa ricerca rientrava come sottostudio sul microbioma del trial Preventing Resistance in Gonorrhoea. In particolare, si trattava di uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, a centro unico, che confrontava un collutorio antibatterico con un collutorio placebo per ridurre l’incidenza di gonorrea/clamidia/sifilide in uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che assumono profilassi pre-esposizione (PrEP) per l’HIV. I partecipanti hanno utilizzato il collutorio a base d’alcol per tre mesi e poi un collutorio senza alcol per tre mesi, o viceversa.
Dai dati si riscontra una differenza significativa nella composizione e nel numero di batteri nel microbioma orale dei partecipanti dopo l’uso del collutorio. Specialmente, due specie di batteri erano significativamente abbondanti dopo l’uso quotidiano del collutorio. Il Fusobacterium nucleatum e lo Streptococcus anginosus sono stati collegati a diverse malattie, tra cui malattie gengivali, cancro esofageo e del colon-retto. Invece, c’è stata una diminuzione del ceppo batterico chiamato Actinobacteria. Infine, gli esperti sottolineano che i risultati dello studio non significano che il pubblico generale debba smettere di usare il collutorio.
Collutori contenenti alcol: fattore di rischio al cancro orale
I collutori a base di alcol hanno la capacità di eliminare buona parte dei batteri, buoni e cattivi, presenti in bocca. Ma non tutti, infatti si crea un nuovo equilibrio batterico in bocca. Inoltre, è bene ricordare che i principali fattori di rischio per l’insorgenza di cancro orale sono il consumo di alcol e di tabacco. Ma ci sono ulteriori condizioni che concorrono tra cui una scarsa igiene orale o continui traumi alle mucose o segue una dieta non salutare.
Aggiungono i ricercatori che sarebbe necessario anche un uso estensivo del prodotto per provocare direttamente il cancro a livello orale.
Gli studiosi hanno dichiarato:
“Il tipo di collutorio da usare dovrebbe essere basato su esigenze dentali specifiche, che possono essere discusse durante un controllo dentistico semestrale. Questo viene determinato in base allo smalto (lo strato che protegge i denti), così come l’igiene dentale generale”.
I collutori a base di alcol, poi, sono ampiamente disponibili per combattere l’alitosi o prevenire la parodontite. Semplicemente, l’uso a lungo termine dovrebbe essere guidato da professionisti sanitari.
Chi non dovrebbe usare i collutori contenenti alcol
I ricercatori hanno affermato che le persone con problemi di secchezza della bocca, come coloro che sono sottoposti a trattamenti radioterapici o che assumono alcuni farmaci, o che hanno condizioni mediche come il diabete o la sindrome di Sjögren, potrebbero preferire il collutorio senza alcol. Infatti, i collutori a base alcolica hanno un gusto non gradevole e danno una sensazione di bruciore. Anche le persone con una storia di abuso di alcol e coloro che hanno estesi lavori dentali potrebbero preferire il collutorio senza alcol.
In generale, però è stato scoperto che l’utilizzao del collutorio a base di alcol ha un effetto negativo su alcuni batteri benefici. Come abbiamo indicato precedentemente, diminuisce l’abbondanza del phylum Actinobacteria. Spiegano i ricercatori, che varie specie di Actinomyces fanno parte dei batteri orali che riducono i nitrati. Questi batteri sono fondamentali nel percorso di trasformazione nitrato-nitrito-ossido nitrico, un meccanismo importante che collega il microbioma orale alla salute cardiovascolare. Quindi, è bene rivolgersi agli specialisti per valutare il prodotto migliore per la propria igiene dentale anche in base alle proprie problematiche di salute.
Fonti:
Medical News Today – Alchol based mouthwash
Humanitas – Come si usa il collutorio
Condividi su: