Cocaina rosa: cosa contiene, effetti e rischi per la salute

La chiamano “cocaina rosa” ed è un mix di sostanze sintetiche diverse tra loro in cui si trovano anche MDMA e ketamina, con effetto analgesico-dissociativo. Questa miscela è sempre più diffusa in Europa, come riporta l’analisi del Rapporto europeo sulle droghe 2024. Tuttavia, sembra che spesso i consumatori non siano consapevoli di quello che effettivamente contenga la cocaina rosa, aumentando quindi il rischio di consumo involontario. In questo articolo approfondiremo cos’è e cosa causa questo mix di sostanze e a chi rivolgersi per affrontare una situazione di dipendenza.

Cocaina rosa: cos’è e cosa contiene

La cocaina rosa, conosciuta colloquialmente come tucibi, è una droga sintetica che ha guadagnato notorietà negli ultimi anni. È un composto derivato da una miscela di MDMA, anfetamine, LSD e altre droghe sintetiche. Il mix risulta una sostanza potente e imprevedibile. Il tucibi imita gli effetti della cocaina ma con esiti potenzialmente più intensi e pericolosi. La sua tonalità rosa la distingue dalla cocaina tradizionale, da cui il soprannome “cocaina rosa”.
A preoccupare maggiormente gli esperti dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenza (Emcdda)- che presto si chimaerà European Union Drugs Agency (EUDA) – è in particolare la possibile presenza di ketamina nelle miscele.

Affermano gli esperti:

“Per molti aspetti, la cocaina rosa è un esempio del marketing più sofisticato sulle sostanze sintetiche rivolto ai consumatori, che probabilmente hanno ben poca comprensione di quali sostanze chimiche stanno effettivamente assumendo”.

Tucibi o cocaina rosa: la storia chimica

La cocaina rosa ha una storia lunga. Innanzitutto, arriva dall’America Latina, dove contiene spesso la sostanza 2CB, da cui deriva il suo nome alternativo ‘tucibi‘ (dalla lettura della sigla). Il nome corretto della droga originale è 2C-B è 4-Bromo-2,5-dimetossifenetilammina, una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia delle feniletilammine 2C, con effetti prevalentemente psichedelici.
La forma originale di tucibi risale al 1974 ed è stata sintetizzata per la prima volta da Alexander Shulgin.

La forma moderna è una versione recente e contraffatta. Mentre l’originale è sia un allucinogeno che uno stimolante, la variante moderna potrebbe essere qualcosa di diverso o una combinazione di ciò che un trafficante di droga ha a disposizione.
L’uso ripetitivo di tucibi è solitamente un prodotto di altre abitudini di uso di sostanze d’abuso. Spesso, la persona dipendente cerca qualcosa di simile alla cocaina, all’eroina o a qualche altra droga e accetta tucibi come sostituto. Questo può portare a un uso ripetuto di questa droga, che porta a comportamenti imprevedibili e talvolta all’esposizione a sostanze mortali.

Gli effetti della cocaina rosa

La cocaina rosa è un allucinogeno, stimolante, empatogeno ed entactogeno. Più in dettaglio, l’azione empatogena creare “stati empatici”, non diversamente dall’ecstasy. Invece, l’effetto entactogeno significa “produrre un tocco interiore”, cioè il suo scopo è portare una persona in contatto o consapevolezza degli stati interiori.
Una volta ingerita, la cocaina rosa agisce come una sostanza controllante, influenzando neurotrasmettitori come dopamina, serotonina e feniletilammina. Gli effetti vanno a interessare:

  • l’umore
  • la percezione
  • la frequenza cardiaca
  • la pressione sanguigna
  • creano sensazioni di euforia
  • rendono le esperienze sensoriali amplificate.

L’intenzione originale del 2C-B era terapeutica, come l’uso clinico di altre droghe, ma non ha avuto, sul lungo periodo, questo tipo di uso. Nonostante tutto, oggi la ricerca sta rivalutando a scopo terapeutico alcune sostanze psichedeliche.

Effetti collaterali del tucibi

Gli effetti collaterali e la chimica del tucibi non possono essere previsti. Tra l’altro, nella maggior parte dei casi, una persona la cui droga preferita è cocaina, eroina o altre sostanze prenderà il tucibi come alternativa economica o quando la droga preferita non è disponibile.
Questo rende il suo uso particolarmente pericoloso, portando le persone a sperimentare effetti della cocaina rosa che potrebbero non essere attesi o per i quali non sono preparati. Inoltre, il suo uso crea una situazione in cui l’utente è più incline ad utilizzare sostanze più pericolose come il Fentanyl. Per questi motivi, l’assunzione della cocaina rosa rappresenta una forma estremamente pericolosa di comportamento di dipendenza.

Ketamina, una delle sostanze aggiunte alla cocaina rosa

La ketamina è tra le sostanze che possono essere ritrovate nella cocaina rosa, aumentando potenzialmente il rischio di consumo involontario. Nel 2022, afferma l’Osservatorio, i dati dei dipartimenti di emergenza ospedalieri partecipanti alla rete Euro-DEN Plus, riportavano che la cocaina era la sostanza più frequentemente segnalata in combinazione con la ketamina in situazioni di tossicità acuta. La quantità di ketamina sequestrata e segnalata al Sistema di Allerta Rapida dell’UE sulle nuove sostanze psicoattive è variata nel tempo. Ma è rimasta a livelli relativamente alti di recente, con sequestri segnalati aumentati da poco meno di 1 tonnellata nel 2021 a 2,8 tonnellate nel 2022.
La ketamina causa vari danni acuti e cronici dipendenti dalla dose, tra cui: tossicità neurologica e cardiovascolare, problemi di salute mentale, complicazioni urologiche (danni alla vescica).

Sul commercio di miscele di sostanze d’abuso potenti, Riccardo Gatti, psichiatra, intervistato da AdnKronos, afferma:

“Fino a un po’ di anni fa poteva essere il singolo consumatore che decideva di mischiare le sostanze. Adesso viene dato già un prodotto mix, che è diverso dalla singola componente, è la somma delle parti, sempre con quel criterio di dare qualcosa di molto potente. Poi il costo, considerando che si tratta di prodotti di laboratorio, può essere assolutamente variabile a seconda del mercato”.

Uscire dalla dipendenza si può, ecco a chi rivolgersi

Per uscire dalla dipendenza delle sostanze d’abuso, alcol o gioco d’azzardo, ci si può rivolgere ai Servizi per le dipendenze, conosciuti con l’acronimo Serd o Sert, se mantengono la vecchia attribuzione di “Servizi per le tossicodipendenze”. Si accede direttamente, cioè senza l’impegnativa del medico, senza lista di attesa e gratuitamente. Generalmente, in 48-72 ore viene fissato il primo incontro con un team multidisciplinare dove si prescrivono test tossicologici, esami per la funzionalità del fegato eventualmente un’ecografia all’addome. E, inoltre, si valutano le comorbilità fisiche e psichiche come disturbo depressivo, bipolare, borderline, psicotico. Se necessario la persona viene seguita anche da un Centro per la salute mentale.
La persona che accede ai servizi seguirà un progetto terapeutico riabilitativo individuale dove vengono dati trattamenti farmacologici per controllare i sintomi di astinenza, trattamenti con psicofarmaci, percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo, percorsi di psicoeducazione (per aiutare a prendere coscienza della condizione patologica e a gestire sintomi e stress), rivolti anche ai familiari, e gruppi di mutuo aiuto.

È possibile anche accedere ad un counselling telefonico sia  per chi consuma sostanze di abuso sia per i familiari. Si chiama “Telefono Verde Droga (TVD)” e il numero è  800 186070. Il servizio anonimo e gratuito ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. L’utente viene sostenuto nell’adozione di strategie efficaci per operare scelte adeguate all’interno di una gamma di possibilità presenti sul territorio nazionale, come Servizi di cura (afferenti all’SSN e/o Strutture del privato sociale), Associazioni di Auto e Mutuo Aiuto.

Fonti:

EMCDDA – European Drug Report 2024

Illinois Recovery Center – Tucibi (Pink Cocaine)

 

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