Alzi la mano chi ha la passione per la skincare! E alzi la mano chi conosce quali skincare routine e farmaci non sono particolarmente indicati in estate perché possono dare fotosensibilità. Ecco perché è importante conoscere i componenti della propria skincare routine che possono provocare macchie sulla pelle con l’esposizione al sole.
In questo articolo approfondiamo quali prodotti è meglio evitare nei mesi estivi e quali accorgimenti è bene utilizzare per proteggersi.
In questo articolo parliamo di:
Cos’è la fotosensibilità e come si manifesta
La fotosensibilità viene comunemente chiamata “allergia al sole” ed è una reazione scatenata dalla luce solare.
Ci sono moltissime sostanze, tra prodotti per skincare e farmaci, che possono causare fotosensibilità. Se consideriamo le reazioni causate dal sole sulla pelle in relazione a sostanze chimiche possiamo dividere la fotosensibilità in due tipi: la fotoallergia e la fototossicità.
In caso di fotoallergia, ci si riferisce a quando le radiazioni ultraviolette trasformano il farmaco in un antigene che scatena una reazione allergica che si manifesta con l’infiammazione della pelle nelle zone esposte alla luce. Quindi in questo caso è una reazione immunomediata, non dose-dipendente.
La reazione sviluppa arrossamento, formazione di squame e talvolta vesciche e macchie che somigliano all’orticaria. Le reazioni fotoallergiche possono interessare aree della pelle non esposte al sole. Solitamente si sviluppano entro 24-72 ore dall’esposizione e possono persistere per mesi.
Nella fototossicità, risposta non immuno-mediata, ma dose-dipendente, i sintomi somigliano a quelli di una scottatura ma va da sé che si scatenano solo dopo che la persona ha ingerito o applicato sulla pelle le sostanze che la scatenano.
I segni a cui fare attenzione sono: dolore, arrossamento, infiammazione e talvolta discromie di colore marrone o azzurro-grigio in aree della pelle esposte alla luce solare anche solo per breve tempo (da qualche minuto a qualche ora). I sintomi scompaiono dopo la sospensione del farmaco o del prodotto.
Altre situazioni che causano fotosensibilità
È possibile che alcuni farmaci (come i corticosteroidi, farmaci ormonali) causino la comparsa di macchie scure dovute all’eccessiva stimolazione delle cellule che producono melanina. Una reazione molto simile, per iperproduzione di melanina, può avvenire nelle donne in gravidanza che se esposte al sole senza adeguata protezione, potrebbero veder comparire il cosiddetto “melasma”.
Infine, attenzione ad assumere prodotti erboristici o vegetali come il lime, il sedano e il prezzemolo che contengono furanocumarine, composti che rendono la pelle più sensibile alla luce UV. Questa reazione viene chiamata fitofotodermatite.
Attivi da evitare nella skincare estiva
Ci sono prodotti che sarebbe bene evitare durante la skincare routine estiva. Non solo per l’eventuale espoizione al sole, ma anche se si fanno lampade UVA o trattamenti con il laser o luce pulsata. Ecco qualche esempio di prodotti:
- a base di retinolo, derivati della vitamina A e usato per ridurre le rughe e le macchie solari.
- con acido glicolico o con acido mandelico, utilizzati per le loro proprietà esfolianti
- con acido salicilico, dalle proprietà cheratolitiche e leviganti
- a base di acido lattico, per peeling in pelle con imperfezioni
- ricchi di oli essenziali. Da evitare durante l’estate, in particolare l’olio di bergamotto che può provocare dermatiti fototossiche. L’olio di limone o mandarino può favorire la comparsa di macchie scure o rosse se ci si espone al sole.
- prdotti con alte quantità di alcol, che possono provocare sensibilizzazioni o reazioni allergiche localizzate.
Infine, alcune di queste sostanze vengono utilizzate e inserite in prodotti per contrastare o trattare le macchie scure, ma è bene utilizzarli nelle stagioni più fredde ed evitarli in estate.
Farmaci fotosensibilizzanti, ecco a quali fare attenzione
Se si vuole sapere se un farmaco è fotosensibilizzante, basta leggere il foglietto illustrativo dove sarà indicato, tra le tante informazioni utili. Come per gli attivi della skincare è bene evitare i seguenti principi attivi anche quando si fanno le lampade UVA o trattamenti con laser e luce pulsata. Ecco le sei classi di farmaci a cui fare attenzione:
- Farmaci retinoidi, ad esempio isotretinoina e acido retinoico. Sono cioè quei composti analoghi della vitamina A, in qualunque forma farmaceutica. Utilizzati normalmente per il trattamento dell’acne o per trattare le macchie cutanee possono causare delle dermatiti foto-allergiche.
- Farmaci antiinfiammatori come ketoprofene e naprossene. Meglio evitarli, se possibile, almeno nelle 8 ore prima di esporsi al sole.
- Antibiotici e antimicotici. Per i primi sono reazioni comuni nelle classi delle tetracicline, chinoloni e sulfamidici, mentre i secondi coinvolgono principi attivi come ketoconazolo e voriconazolo.
- Farmaci cortisonici, ad esempio desametasone e beclometasone
- Antistaminici in crema (prometazina ) utilizzati per ridurre i sintomi dovuti a un eritema solare.
- Pillole anticoncezionali, farmaci a base ormonale
Cosa fare in caso di fotosensibilizazione
Innanzitutto è bene utilizzare tutte le protezioni a disposizione. A partire da una protezione solare alta, indumenti leggeri ma coprenti, occhiali da sole e cappello a tesa larga.
Nel caso in cui, però, si sospetti una fotosensibilizzazione è fondamentale evitare nuove esposizioni al sole e contattare subito il proprio medico di famiglia o lo specialista da cui si è in cura. La consulenza permetterà di valutare e decidere il trattamento in modo personalizzato.
Invece, per affrontare i segni della fotosensibilizzazione, che possono regredire in modo naturale, si utilizzano a supporto anche prodotti sintomatici. Inoltre, eventuali macchie scure, se non regrediscono spontaneamente dopo qualche settimana dall’ultima esposizione solare, possono essere trattate nei mesi invernali con prodotti appositi. Raramente, infatti, le macchie diventano permanenti e richiedono trattamenti specializzati per la loro rimozione.