Recentemente la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) ha lanciato l’allarme riguardo il graduale peggioramento della salute mentale dei minori in Italia. Stando ai dati presentati, i ricoveri di minori nei reparti di neuropsichiatria sarebbero aumentati tra il 2020 e il 2021, alimentando i timori relativi all’impatto della pandemia sull’equilibrio mentale.
Esaminiamo cos’è emerso dall’indagine condotta dalla SINPIA sulla popolazione italiana in età adolescenziale e preadolescenziale.
In questo articolo parliamo di:
Salute mentale dei minori: cosa dicono i dati SINPIA
Secondo i dati forniti dalla SINPIA, il quadro italiano relativo ai disturbi di natura psicologica e neuropsichiatrica sarebbe peggiorato rispetto al periodo antecedente la pandemia.
Basti pensare che durante i primi nove mesi del 2021 il numero di ricoveri di minori nei reparti di neuropsichiatria ha superato lo stesso dato inerente l’intero 2019. Solo nel 15% dei casi i pazienti presentavano un quadro clinico lieve o moderato, mentre nel restante 85% dei casi i disturbi diagnosticati erano già in fase avanzata. Si parla soprattutto di forme di depressione che hanno richiesto trattamento farmacologico. Non sempre si trattava di pazienti già interessati da patologie psichiatriche, i quali tuttavia sono andati incontro a un peggioramento della loro condizione clinica.
In alcune regioni il 25% dei pazienti con meno di 18 anni è stato ricoverato nei reparti di psichiatria per gli adulti, dato che un’ondata di ricoveri anomali aveva congestionato i reparti riservati ai minori.
Le cause principali del fenomeno
Gli esperti non hanno dubbi nell’identificare nelle misure di contenimento del SARS-CoV-2 la principale causa del deterioramento della salute mentale dei minori. Il lockdown generale e i seguenti confinamenti locali avrebbero sovraccaricato di stress i minori, rendendo inoltre più difficile lo svolgimento di attività che nel periodo antecedente la pandemia mitigavano il disagio psicologico di alcuni soggetti. Si parla di attività sportive e ricreative, ma anche di percorsi di psicoterapia.
Infatti secondo la SINPIA circa il 25% dei soggetti che seguivano terapia psicologiche non ha avuto la possibilità di essere assistito a distanza dal proprio psicoterapeuta. Nella maggior parte dei casi l’interruzione di queste prestazioni è stata determinata dalla carenza di strumenti tecnologici (webcam, rete internet, microfoni). In alcuni casi sono state le strutture territoriali a non autorizzare l’erogazione del servizio per via telematica.
Salute mentale: la situazione nel resto del mondo
I dati parziali di un ampio studio globale condotto sui minori evidenziano che nel biennio 2020-2021 il loro benessere mentale è sceso del 10%, mentre sarebbe raddoppiato il numero di minori con evidenti sintomi di disagio psicologico. Tra i disturbi più evidenti si segnala l’aumento dell’aggressività, disturbi del sonno, difficoltà dell’attenzione, depressione e senso di solitudine.
Come già prospettato da molti osservatori, la pandemia ha accentuato il divario sociale anche tra i minori, colpendo con maggiore durezza quanti erano già interessati da povertà, disagi di natura famigliare, difficoltà di apprendimento e integrazione in un differente contesto sociale.
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