Il 10 dicembre ricorre l’87° anniversario della morte di Theobald Smith, il medico statunitense che tra la fine del XIX secolo e i primi anni del XX secolo condusse importanti studi sulle zoonosi, vale a dire le patologie infettive che possono trasmettersi dagli animali all’Uomo.
Le malattie di origine animale sono da sempre una costante per gli esseri umani, dato che sin dalla notte dei tempi il contatto ravvicinato e protratto nel tempo con specie selvatiche e domestiche ha esposto gli individui a diversi agenti patogeni, ultimo dei quali il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la COVID-19 derivato da quello dei pipistrelli. Vediamo ora alcuni dettagli biografici su Smith e cosa emerse dai suoi studi.
In questo articolo parliamo di:
La vita di Theobald Smith
Theobald Smith nacque il 31 luglio 1859 ad Albany (New York) in una famiglia di ascendenza tedesca. Dopo essersi formato in campo umanistico e aver praticato per molti anni lo studio della musica, nel 1883 Smith si laureò alla Scuola Medica di Albany, e soli tre anni dopo ottenne la cattedra di docente presso la George Washington University di Washington D.C. (all’epoca chiamata ancora “Columbian University”). Negli anni ’80 del XIX secolo Theobald Smith si dedicò allo studio di alcune malattie infettive, quali il colera suino (contro il quale pensò erroneamente di aver sviluppato un vaccino efficace), la morva e la malaria. Grazie al contributo di Smith fu possibile comprendere meglio i meccanismi di trasmissione dei patogeni delle tre zoonosi, inoltre il medico fu uno dei primi a identificare i batteri del genere “Salmonella“.
Nel 1893 il medico identificò la “Babesia bigemina“, l’agente patogeno responsabile della febbre bovina del Texas, una malattia che si originava dai bovini e che poteva essere trasmessa agli uomini mediante la puntura delle zecche infette. Smith si occupò anche dello studio delle colonie di batteri coliformi fecali nel fiume Potomac. Nel 1896 gli fu offerta la cattedra di Patologia Comparata alla prestigiosa Harvard University, incaricò che ricoprirà fino al 1915. Theobald Smith morì il 10 dicembre 1934 a New York, l’anno precedente era stato insignito della Medaglia Copley per i suoi meriti scientifici.
Gli studi di Smith sulla febbre bovina del Texas
Theobald Smith è ricordato soprattutto per il suo contributo donato alla lotta contro la febbre del Texas, una zoonosi apparsa sul finire degli anni ’80 del XIX secolo nell’omonimo stato USA, causata dal protozoo “Babesia bigemina” (fonte). Smith collegò la diffusione del contagio tra i capi di bestiame alle zecche, le quali fungevano da vettore dei protozoi del genere “Babesia“, la cui scoperta era all’epoca molto recente. Fino a quel momento non era noto il legame tra parassitosi protozoica e malattie infettive, ne segue che lo studio di Smith aprì le porte a un nuovo approccio che anni più tardi permetterà d’individuare l’origine di alcune delle più pericolose zoonosi parassitarie, quali la febbre gialla e la stessa malaria.
Le parassitosi da protozoi Babesia microti, Babesia duncani, Babesia divergens e Babesia venatorum possono interessare anche gli esseri umani e causare una malattia chiamata babesiosi (detta anche “piroplasmosi“), che nelle forme più gravi provoca anemia emolitica, compromissione epatica (ittero), insufficienza respiratoria e insufficienza renale acuta (fonte). Le parassitosi da Babesia divergens sono quelle con la percentuale di decessi più elevata (fino al 40%) e gli individui maggiormente a rischio sono gli immunocompromessi o quelli che hanno subito in precedenza l’asportazione della milza (splenectomia).
Gli studi di Smith su salmonella e tubercolosi
Theobald Smith studiò anche le caratteristiche di diverse specie batteriche, tra cui la salmonella e i micobatteri della tubercolosi umana e bovina. Parlando della salmonella, Smith isolò nel 1885 la variante “Choleraesuis“, identificandola erroneamente quale l’agente patogeno della peste suina (o “colera suino“), zoonosi che è invece causata dal Pestivirus C. Pur essendo in errore, nel 1886 il medico sviluppò un vaccino contro il batterio Salmonella enterica Choleraesuis per la protezione dei maiali, dimostrando che anche questi animali potevano essere immunizzati contro un patogeno.
Per quanto riguarda invece i batteri responsabili della tubercolosi, Smith scoprì che la forma bovina e quella umana non condividevano il medesimo patogeno. Infatti mentre la forma bovina è imputabile all’infezione da Mycobacterium bovis o Mycobacterium caprae, negli umani la patologia è causata dal Mycobacterium tuberculosis (conosciuto anche come “bacillo di Koch”).
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