Vaccino anti-COVID Moderna per i bambini: quando potrebbe essere autorizzato?

In data odierna l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha avviato la valutazione della domanda di autorizzazione presentata dalla società farmaceutica statunitense Moderna. L’oggetto della richiesta è l’estensione della somministrazione del vaccino SpikeVax di Moderna ai bambini di età compresa tra i 6 e i 11 anni.

Quando potrebbe giungere un parere definito dell’EMA? Esaminiamo attentamente questo aspetto.

Vaccino SpikeVax ai bambini: perché se ne parla

In una nota dell’EMA si legge che il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha iniziato la revisione di alcuni dati scientifici sul vaccino di Moderna. La documentazione comprende anche i dati preliminari di uno studio clinico ancora in corso su minori di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Si rammenta che al momento la somministrazione del vaccino SpikeVax è autorizzata nel 27 paesi UE solo per soggetti a partire dai 12 anni d’età.

L’eventuale estensione della vaccinazione con questo vaccino potrebbe risolvere una delle principali criticità emerse nel corso degli ultimi mesi, vale a dire l’aumento dei casi di positività tra la popolazione non vaccinabile per ragioni legate all’età. A questo elemento si aggiungono i timori legati alla variante Delta, la cui diffusione mette in pericolo i precedenti obiettivi della campagna vaccinale. Infatti molti esperti sono convinti che per poter raggiungere l’immunità di gregge occorrerà immunizzare con il vaccino quasi il 100% della popolazione, compresi i minori di 12 anni.

Quando arriverà il parere sul vaccino di Moderna?

Per ammissione della stessa Agenzia europea per i medicinali, il parere in merito alla domanda di autorizzazione potrebbe arrivare entro la fine del 2021. Nei prossimi 60 giorni potrebbe già essere inviato un responso alla casa produttrice, fermo restando la richiesta di ulteriore documentazione da parte dell’EMA.

EMA ha precisato che le suddette tempistiche sono molto più brevi rispetto a quelle previste di norma nel periodo pre-pandemico. Dal momento in cui il comitato CHMP renderà noto l’esito della valutazione, spetterà alla Commissione Europea formulare una decisione in merito.

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