Controindicazioni dell’acerola
Partiamo col dire che tutte le sostanze, anche se di origine naturale, possono avere controindicazioni ed effetti collaterali anche nell’ottica di interferenza con alcuni tipi di farmaci che si assumono. La dose giornaliera consigliata di vitamina C si aggira intorno ai 60 mg/die che può essere aumentata in casi di malattie infettive, gravidanza, nei fumatori. L’acerola è controindicata in tutti quei pazienti che soffrono di calcoli renali, in quanto elevate dosi di vitamina C favoriscono la formazione e la precipitazione degli ossalati di calcio.
È controindicata in tutti quei pazienti che fanno uso di disinfettanti delle vie urinarie in caso di cistite come il cranberry, l’uva ursina ed il corbezzolo, in quanto la vitamina C interferisce con il funzionamento di questi preparati. L’acerola è inoltre sconsigliata in chi soffre di gastrite, bruciori di stomaco e reflusso gastroesofageo per via della presenza dell’elevata percentuale di sostanze tanniche che possono stimolare la produzione di succhi gastrici. Inoltre, c’è da considerare l’escrezione della vitamina C può aumentare in caso di assunzione di salicilati, tetracicline e barbiturici pertanto la dose da assumere quotidianamente di vitamina C andrebbe aumentata. Considerati tutti questi aspetti è bene consultare il medico prima di assumere preparati che contengono l’acerola ed informarlo anche delle eventuali terapie farmacologiche che state seguendo.