Acmella: benefici e controindicazioni della pianta effetto botox

La conoscenza delle proprietà terapeutiche delle piante è fondamentale nell’ambito medico perchè si possono scoprire, o riscoprire, composti dotati di proprietà interessanti. E’ il caso dell’acmella, una pianta sudamericana che è tornata “di moda” in ambito cosmetico per il suo effetto botox-like, ma grazie alle sue proprietà anestetiche e antinfiammatorie può avere un impiego più ampio. Vediamo insieme benefici e controindicazioni.

Acmella, la pianta contro il mal di denti

L’Acmella oleracea è una pianta originaria del sud America e appartiene alla famiglia delle Asteraceae(o Compositae). Si caratterizza per le sue foglie verdi e fiori a capolino giallo con macchia rossastra centrale. E’ chiamata con diversi nomi quali: Jambù, crescione del Brasile, bottoni di Sichuan, spilanthes, fiore elettrico e pianta del mal di denti. Le popolazioni indigene l’hanno utilizzata per secoli proprio per curare il dolore dato dal mal di denti, ma è stata impiegata anche per i dolori articolari e il mal di gola. Viene impiegata anche come fonte alimentare in alcune regioni, in particolare le foglie sono consumate come verdura e aggiunte alle insalate per il loro sapore leggermente piccante.

Meccanismo di azione dell’acmella

Ad oggi l’acmella è utilizzata con diversi scopi: alimentare, cosmetico e farmaceutico in varie formulazioni, da topiche a quelle assunte per bocca. Infatti, presenta diverse proprietà:

  • anestetica locale
  • antinfiammatoria
  • antipiretica
  • batteriostatica
  • miorilassante
  • idratante
  • antiossidante.

Altri potenziali effetti sono: antifungino, diuretico, vasorilassante anche se servono maggiori studi in vivo e clinici per poter confermare. La pianta contiene un’ampia gamma di metaboliti secondari, in particolare derivati fenolici e alchilamidi, e tra queste lo spilantolo, classificato come N-alchilammide, sostanze bioattive sui sistemi serotoninergico, oppioidergico e GABAergico. Queste caratteristiche portano a inibire il rilascio dei mediatori infiammatori garantendo l’azione anestetica.

Spilantolo, metabolita effetto botox-like

Le parti aeree fiorite contengono numerosi metaboliti secondari: flavonoidi, polisaccaridi, terpenoidi, cumarinee N-alchilammidi. Proprio a quest’ultimo gruppo appartiene lo spilantolo, responsabile non solo sapore pungente ma anche di varie attività biologiche. Infatti, protegge dalla morte cellulare (effetto antiaging), interagisce con i recettori coinvolti nella segnalazione del dolore e stimola la sintesi delle prostaglandine. Inoltre, sembra avere proprietà di rilassante muscolare topico, cioè aiuta a ridurre le contrazioni ripetitive dei muscoli sottocutanei, in particolare di quelli facciali. Questo effetto è denominato botox-like perché esercita un’azione simile alla tossina botulinica, senza essere iniettato, con un’azione rilassante sulle linee di espressione del viso e sulle rughe. Ecco, quindi, che l’acmella è diventata negli anni una pianta interessante dal punto di vista cosmetico.

Effetti collaterali: ecco quali sono

Anche se si tratta di una pianta e di composti naturali è comunque bene fare attenzione perchè alcune persone possono avere un aumento della sensibilità cutanea o reazioni allergiche con segni di arrossamento, prurito, eruzioni cutanee o gonfiore. E’ possibile percepire una sensazione di formicolio e intorpidimento se l’acmella viene applicata sulla pelle o sulle mucose.

Inoltre, sono possibili interazioni farmacologiche. Lo spilantolo può inibire gli enzimi del citocromo P450, interferendo con il metabolismo di alcuni farmaci alterandone la biodisponibilità. Attenzione anche a farmaci antiandrogeni e diuretici: alcuni studi in vitro suggeriscono che nel primo caso l’assunzione di acmella aumenti il testosterone e nel secondo possaincrementare l’effetto diuretico.

Per questo motivo, è meglio chiedere il parere del proprio medico di famiglia o del farmacista prima di utilizzare prodotti a base di acmella. Stesso discorso in caso di gravidanza e allattamento: la sicurezza dell’uso di questa pianta non è ben documentata e per precauzione consultare un professionista sanitario prima di assumerla.

Fonti:
Centro fitoterapia AOU Careggi – Acmella olaracea: Una pianta alla moda?
Memorial Sloan Kettering Cancer Centre – Spilanthes acmella

Condividi su: