Ashwagandha: proprietà, benefici e controindicazioni

L’Ashwagandha, venerata da millenni nella medicina ayurvedica, è una pianta che vanta una ricca storia e un’ampia gamma di proprietà benefiche. Il suo nome deriva dal sanscrito e significa “odore di cavallo”, in riferimento all’odore forte e muschiato della radice. Conosciuta anche come “ginseng indiano“, o in inglese, come “winter cherry” questa pianta è nota per le sue proprietà adattogene e per la sua capacità di aumentare l’energia e migliorare la salute generale.

L’Ashwagandha rappresenta un rimedio naturale prezioso per contrastare lo stress, aumentare l’energia ed è un alleato per il benessere psicofisico. La ricerca scientifica sta continuando a indagare le sue molteplici proprietà terapeutiche e i suoi potenziali benefici per la salute.

Ashwagandha: descrizione botanica

L’Ashwagandha (Withania somnifera) è un piccolo arbusto sempreverde originario dell’India, diffuso anche in Africa e Medio-Oriente. Appartenente alla famiglia delle Solanaceae, presenta foglie ovali, fiori giallo-verdi e brillanti frutti rossi. La radice, la parte più utilizzata della pianta, è ricca di composti attivi responsabili dei suoi benefici per la salute.

I principali composti attivi, contenuti nelle sue parti, sono:

  • i withanolidi, lattoni steroidei che aiutano a ridurre i livelli di cortisolo combattendo così l’infiammazione; la withaferina A è l’attivo isolato al quale sono deputate la maggior parte delle attività, tra cui anche quella antitumorale.
  • gli alcaloidi, vasta classe di composti azotati, nell’Aswagandha sono presenti come withanina, somniferina e cuscohygrina. Questi composti possono contribuire a migliorare l’umore, la funzione cognitiva, il rilassamento e il sonno;
  • gli acidi grassi, come l’acido linoleico e l’acido alfa-linolenico, importanti per la salute del cuore, del cervello e del sistema immunitario.
  • L’Ashwagandha contiene anche altri composti benefici, come flavonoidi, tannini e saponine. Questi composti hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche.

Usi Tradizionali dell’ashwagandha in medicina ayurvedica

L’Ashwagandha vanta una lunga tradizione di utilizzo nella medicina ayurvedica, dove viene impiegata da oltre 3.000 anni come tonico, antispastico e rimedio per una vasta gamma di disturbi. L’ayurveda si fonda sulla teoria secondo cui la malattia è dovuta ad uno squilibrio della forza vitale corporea o prana. L’Ashwagandha era considerata un Rasayana, ovvero una sostanza in grado di ringiovanire il corpo e la mente, fonte di longevità e benessere.

Ashwagandha: benefici principali e usi

  • Adattogeno e ansiolitico: l’Ashwagandha è un potente adattogeno. Si definiscono “adattogeni” quei regolatori metabolici che migliorano la capacità del corpo di adattarsi ai fattori ambientali ed evitare i danni che potrebbero comportare. I withanolidi riducono i livelli di cortisolo, promuovendo una sensazione di calma e benessere. L’Ashwagandha può anche influenzare i livelli di neurotrasmettitori come GABA e serotonina, che svolgono un ruolo importante nella regolazione dell’umore e dell’ansia. Qui lo studio. (1)
  • Energia e vitalità: l’assunzione di questa preziosa radice può aumentare i livelli di energia e vitalità, contrastando la stanchezza cronica e favorendo il recupero muscolare dopo l’attività fisica. È stato osservato, durante recenti studi, un aumento significativo dei livelli di testosterone e una diminuzione significativa del grasso corporeo nel gruppo trattato con Ashwaganda rispetto al gruppo placebo.
  • Trattamento infertilità maschile: negli uomini con oligospermia trattati con Withania somnifera per 90 giorni si è osservato un aumento del numero, del volume e della motilità degli spermatozoi, insieme a un aumento dei livelli di testosterone e ormone luteinizzante. Studi su uomini con normozoospermia hanno mostrato che l’assunzione di Ashwagandha sotto forma di radice in polvere ha migliorato significativamente i parametri del liquido seminale, inclusi il numero di spermatozoi, la morfologia, il volume e la motilità degli spermatozoi, aumentando così le possibilità di gravidanza nelle donne. Qui lo studio. (2)
  • Trattamento ipotiroidismo: è stato dimostrato che l’Ashwagandha è efficace nel trattamento dell’ipotiroidismo subclinico, pur essendo priva di iodio. Nonostante ciò, può essere utilizzata come complemento nella terapia convenzionale. La sostanza che principalmente stimola l’attività tiroidea è la withaferina A che agisce normalizzando la funzione della ghiandola tiroidea. Qui lo studio. (3)
  • Sistema immunitario: l’Ashwagandha può aumentare l’attività delle cellule immunitarie, come i linfociti T e le cellule natural killer (NK), che sono cruciali per la difesa contro infezioni e malattie.
  • Funzioni cognitive: diversi studi dimostrano che l’Ashwagandha può migliorare la memoria, la concentrazione e le funzioni cognitive in generale. La ricerca sta avanzando per dimostrare l’attività neuroprotettiva di questa pianta contro l’Alzheimer ed il morbo di Parkinson. Qui uno studio. (4)

Modalità di Assunzione

L’Ashwagandha è disponibile come integratore in diverse forme, tra cui polvere, capsule ed estratti liquidi. La dose consigliata giornaliera varia a seconda della forma e della concentrazione del prodotto.  Per scegliere un buon integratore è importante valutare il titolo dei withanolidi che dovrebbe essere tra il 2,5-5%. Alcuni integratori presenti in commercio utilizzano l’estratto brevettato KSM-66®, considerato tra i più completi e con una maggiore biodisponibilità di withanolidi, avvicinandosi così di più allo spettro naturale dei composti della pianta originale.

Quando non prendere l’Ashwagandha? Controindicazioni e precauzioni

L’Ashwagandha è generalmente sicura per la maggior parte delle persone. Tuttavia, è consigliabile consultare un medico prima di assumerla in caso di gravidanza, allattamento, assunzione di farmaci o condizioni mediche preesistenti. Inoltre è sconsigliata nei bambini.

Fonti e Riferimenti

(1) Fuladi, S.; Emami, S.A.; Mohammadpour, A.H.; Karimani, A.; Manteghi, A.A.; Sahebkar, A. Assessment of the Efficacy of Withania somnifera Root Extract in Patients with Generalized Anxiety Disorder: A Randomized Double-blind Placebo-Controlled Trial. Curr. Rev. Clin. Exp. Pharmacol. 2021, 16, 191–196.

(2) Nasimi Doost Azgomi, R.; Nazemiyeh, H.; Bazargani, H.S.; Fazljou, S.M.B.; Nejatbakhsh, F.; Jazani, A.M.; AsrBadr, Y.A.; Zomorrodi, A. Comparative evaluation of the effects of Withania somnifera with pentoxifylline on the sperm parameters in idiopathic male infertility: A triple-blind randomised clinical trial. Andrologia 2018, 50, e13041.

(3) Michał Wiciński , Anna Fajkiel-Madajczyk, Zuzanna Kurant, Dominik Kurant, Karol Gryczka, Michal Falkowski, Magdalena Wiśniewska, Maciej Słupski, Jakub Ohla, Jan Zabrzyński. Affiliations expand Can Ashwagandha Benefit the Endocrine System?-A Review https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38003702/

(4) Das, R.; Rauf, A.; Akhter, S.; Islam, M.N.; Emran, T.B.; Mitra, S.; Khan, I.N.; Mubarak, M.S. Role of Withaferin A and Its Derivatives in the Management of Alzheimer’s Disease: Recent Trends and Future Perspectives. Molecules 2021, 26, 3696.

Mikulska, P.; Malinowska, M.; Ignacyk, M.; Szustowski, P.; Nowak, J.; Pesta, K.; Szeląg, M.; Szklanny, D.; Judasz, E.; Kaczmarek, G.; et al. Ashwagandha (Withania somnifera)—Current Research on the Health-Promoting Activities: A Narrative Review. Pharmaceutics 2023, 15, 1057. https://doi.org/10.3390/pharmaceutics15041057

Mandlik (Ingawale), D. S., & Namdeo, A. G. (2020). Pharmacological evaluation of Ashwagandha highlighting its healthcare claims, safety, and toxicity aspects. Journal of Dietary Supplements18(2), 183–226. https://doi.org/10.1080/19390211.2020.1741484

 

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